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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Uso a fini residenziali delle strutture turistico-ricettive: non sempre è lottizzazione abusiva
L'articolo affronta il tema delle strutture turistico-ricettive trasformate in civili abitazioni senza opere edilizie. Si sofferma in particolare sullo stato della giurisprudenza penale che, anziché ravvisare in tali fattispecie un mutamento di destinazione d'uso puramente funzionale, ritiene configurabile la lottizzazione abusiva e nel critica le conclusioni, che hanno fondamento solo in casi particolari. Il fenomeno si presta invece ad altri mezzi di reazione da parte dell'ordinamento, quali l'annullamento d'ufficio del permesso di costruire e la revoca della agibilità. L'A. prende altresì in esame la posizione della giurisprudenza amministrativa circa i limiti alla circolazione giuridica delle singole unità che compongono strutture turistico-ricettive a carattere complesso, per rilevare l'infondatezza della tesi secondo cui esse non sarebbero frazionabili e trasferibili separatamente. Infine auspica un intervento del legislatore regionale per superare l'attuale rigidità che caratterizza le tecniche di pianificazione urbanistica.