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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Violazione delle garanzie di difesa tutelate dalla Convenzione Europea per i diritti umani e obblighi di riparazione gravanti sullo Stato autore dell'illecito: il caso Sejdovic c. Italia
Il caso Sejdovic, in cui l'Italia è stata nuovamente condannata a motivo della lacuna dell'ordinamento nazionale che non consente il rinnovo di un processo giudicato non equo da parte degli organi di Strasburgo, fornisce lo spunto per riflettere sia sull'estensione della competenza della Corte Europea a pronunciarsi sulle conseguenze derivanti dalla violazione della CEDU, sia sugli effetti che le sentenze della medesima possono produrre nell'ordinamento giuridico dello Stato responsabile. In particolare, l'intento di questo lavoro è di verificare, alla luce della giurisprudenza degli organi di Strasburgo e della prassi statale, se l'obbligo di conformarsi alle sentenze della Corte Europea implichi anche l'adozione di misure a portata individuale, come la revisione di processi interni conclusisi con una sentenza passata in giudicato e di misure a carattere generale, quali abrogazioni legislative, modifiche di norme statali e di prassi amministrative o giudiziarie.