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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Stato vegetativo permanente e interruzione dell'alimentazione artificiale: profili penalistici
Il problema della responsabilità penale del sanitario che provveda ad interrompere il trattamento di alimentazione artificiale al quale è sottoposto un paziente in stato vegetativo permanente, con conseguente morte di quest'ultimo, è strettamente correlato con l'annosa questione della sussistenza, in capo al medesimo, del relativo obbligo di proseguirlo e, dunque, dell'obbligo di cura. E la soluzione di tale questione è a sua volta condizionata da un duplice interrogativo. Occorre, infatti, stabilire, da un lato, se i trattamenti di sostegno in vita siano o meno una forma di accanimento terapeutico e, dall'altro, quale sia la posizione del sanitario che si trovi di fronte ad una persona che, in quanto incosciente, non sia in grado di esprimere il proprio volere.