mi venne l’idea, come avevo già richiesto al suo collega Zadkine anni prima e a Kokoschka, di domandare allo scultore uno «scarabocchio» un «disegnino
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Brancusi, prima ancora che dei vari coetanei Arp, Archipenko, Zadkine, Lawrence, opera al profondo nello stile di Giacometti per il «quanto di cubismo» o
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comunità di intenti, in scultori di diversissima personalità e statura, da Brancusi ad Arp, da Giacometti a Moore, da Boccioni a Wotruba, da Zadkine a Marino
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luce si posa come su una cenere: le donne dai ventagli richiamano i nomi di Zadkine e di Moore come pure nel totem strutturato in frequenti ellissi, i
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