assemblages (tenuta al Museum of Modem Art di New York, nel 1962, che riuniva i progenitori dadaisti del pop con gli ultimi rappresentanti del movimento) e dopo
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grandi centri dell’arte contemporanea: New York, Parigi, Tokio, Milano, Colonia, Zurigo, ecc. ma perché il più delle volte i valori sono
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come delle trovate inimitabili, ma che, riesposte a New York un paio d’anni or sono (1970), (si trattava ad esempio del famoso Rotozazà, col suo fascino
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come Anthology (New York, 1961) pubblicato da La Monte Young con interventi di George Brecht, Nam June Paik (l’autore della Penis Symphonie), Cage
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, Harry N. Abrams, New York 1966.]
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partire dall’immediato dopoguerra, in diversi paesi e centri artistici, a Parigi come a Tokio, a New York come a Roma, si è venuto evidenziando un
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" presso il Museum of Modern Art di New York. A questa mostra parteciparono, tra gli altri: il Gruppo N. e T. Vasarely, Dorazio, Louis, Davis
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scritture ideografiche, e l’influsso che, di rimbalzo, vi giungeva da New York e da Parigi e dagli altri centri europei. Parecchi giapponesi nel
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importante, deve essere considerato quello del gruppo surrealista infiltratosi negli Stati Uniti già a partire dal 1915 con la venuta a New York di
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tessuto coloristico stesso d’una città come New York ad essere diverso da quello europeo, e questa diversità fa si che alcune tonalità e alcuni accordi
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