2. Di qui a riparare a tanta ruina gli sforzi multiformi nei secoli stessi fra XVII-XVIII per la rinnovazione della filosofia e di tutte le scienze
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della trattazione autonomo-empirica, dall'età moderna a mezzo il secolo XVIII;
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della trattazione razionale-sistematica, dalla seconda metà del secolo XVIII ad oggi.
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libro il Rig-Veda appena occupato il Penjab (sec. XVIII a. Cr.) insieme al codice di Manu (sec. EX a. Cr.) ritraggono la cultura indiana prima e dopo
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all'economia moderna, avvalorando dapprima l'onnipotenza politica (sec. XVI-XVIII), e dappoi coll'individualismo trapassato nei codici (sec. XIX
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Concetto e ragioni. ‒ 1. Comprende il periodo storico dell'età moderna dall'aprirsi di questa (1492) sino alla metà del secolo XVIII (1750). In
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Conseguenze economiche. ‒ Dietro questo spirito, trapassato a vario grado nei popoli e governi protestanti ed anche cattolici fino al secolo XVIII
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e fortunata da Colbert sotto Luigi XIV, ricevette fino al sec. XVIII in ogni parte di Europa attuazione universale e durevole (Roscher, Heyd
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comunemente sistema fisiocratico, che si elabora dalla metà del sec. XVIII al 1776;
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colla conseguente trascuranza dell'agricoltura, aveva recato tutta Europa al principio del secolo XVIII ad un vero esaurimento.
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Questa conversione scientifica, già preparata dagli scrittori di diritto naturale-razionale di Germania dei secoli XVII e XVIII (Tomasio, Grozio
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Già vedemmo (nella «Storia delle dottrine economiche») come imperò dal secolo XVI al XVIII l'utilitarismo politico o di Stato ed anzi dinastico, in
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secoli XVIII-XIX fino ad oggi, accoppiate agli studi storici e sociali, hanno illustrato da Montesquieu, ad Herder, Ritter, Peschel, Ratzel, Reclus
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Studi di statistica, per questo rispetto della demografia, che vanno dal secolo XVIII con Süssmilch al XIX con Quetelet eWappäus, fino ad oggi con
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6. È certo però che dal secolo XVIII, e più dopo il periodo napoleonico, la mortalità si ridusse a rapporti più favorevoli e normali.Dal primo autore
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); e alla fine del secolo XVIII, R. Malthus (1798) preceduto da G. M. Ortes, lo ripropose in modo esplicito ma unilaterale, come un problema economico
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Ma la dipendenza politica come la servitù personale, circostanze transitorie, dovevano scomparire dal sec. XVIII al XIX, mercé l'emancipazione delle
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Elisabetta. La Germania non iniziò una vera economia nazionale che con Federico II (sec. XVIII), e meglio alla metà del secolo XIX con List e lo «Zollverein
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falsa concezione dell'enciclopedia del secolo XVIII e dell'individualismo del secolo XIX. La stessa società universale è un organismo mondiale, le cui
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effetti perdurano tuttodì. Esso spiega: — la terribile reazione ideologica e positiva della rivoluzione francese dal sec. XVIII fino a noi, contro i
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nella notte del 4 agosto 1789, fu decretata in Prussia con leggi del 1806-8, in Russia del 1860; e poi scomparve nel sec. XVIII e XIX lentamente
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sec. XVIII (Schmoller).
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applicata (alle industrie), nel sec. XVIII specialmente dal 1770 fino ad oggi, con Lavoisier, Watt, Stephenson, Morse, Siemens, Liebig, Pasteur, apportando
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agricoltura, in cui, dopo secoli di immobilità, dalla metà del secolo XVIII (dopo A. Young) attua gradualmente ma decisamente la triplice transizione
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sec. XVII — e una economia meccanico-capitalistica dal secolo XVIII ad oggi. Guai all'economista che non estimi al giusto la profonda differenza di
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secoli XVI-xviii) nella rinascenza neo-pagana (che riprodusse financo la schiavitù nell'America) e nella riforma protestante, e dopo l'incentramento
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