, dal sec. VI al XV), continuatori, correttori, perfezionativi di quella anche nei riguardi del metodo,particolarmente nelle premesse metafisiche e nei
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induttivo; propagandosi più tardi nel secolo XV, fino agli esordi del secolo XVI, con L. Pacioli, Toscanelli, Paracelso (tedesco), Copernico (polacco
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Villani, Dati, Balducci-Pegolotti, B. Uzzano, L. B. Alberai (sec. XIV-XV), i quali alla formulazione di alcune teorie economiche (specialmente commerciali
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democratici, già inchinevoli anche in Italia fin dal secolo XV a principati, donde discredito degli ideali etici, scientifici, civili del medio evo
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evo, tramutò la coscienza nazionale (alimentata dalla prosperità, lungo il secolo XV, dei popoli crescenti, Baviera, paesi renani, Fiandra, Inghilterra
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Letteratura. ‒ 1. Gli umanisti politici.Fra gli eruditi del sec. XV, che svolgono le tradizioni economiche medioevali, Alberai, Carafa, Pontano
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scolastiche, applicate ai fatti nuovi economici (sec. XV e XVI). Così quel ciclo di cultura cattolica che si dispiega specialmente in Ispagna dietro a
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Letteratura. ‒ Si riconoscono autori immediati del sistema: F. Quesnay, medico di Luigi XV coi suoi articoli per la enciclopedia (1756 e 1757) e il
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secoli XV e XVI, abbuiando questi veri sovrani, col ridestare le reminiscenze dell'antichità pagana intorno al fato, al panteismo politico, all
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secoli XIV e XV, fin nel cuore della Russia europea.
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centrale perviene con Gengiskan a dominare la Russia (sec. XIII-XV) in piena età di mezzo.
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educò che al cadere dell'evo medio (sec. XV) e nei due secoli XVI e XVII, e prima al di là dell'Alpi che fra noi. Molto vi contribuì la politica economica
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ricercarvi affrancazione dal dominio feudale (donde i nomi di Villafranca, Castelfranco, Francavilla), dal secolo XII al XV; — infine la simultanea
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spesso le Arti minori in Italia; — periodo che comprende nei sec. XIV-XV l'agitazione del «compagnonnage» e del salariato (la rivoluzione dei Ciompi 1378
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3. Ma nei due secoli XV e XVII interviene nel rispetto del potere regale un mutamento che, soffocato dalle teorie assolutiste di un paganesimo
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quale, anticipato in Inghilterra e Italia fin dal secolo XI, già rapido in Francia nel secolo XIV («la jacquerie») e bene avviato nel sec. XV in
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il moto diffusivo dell'affrancazione della servitù della gleba e degli oneri personali si rallentò generalmente in Europa nel secolo XV, pel
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nei paesi circummediterranei, ed anzi si trasferì nei continenti discoperti. Quivi, iniziata dai portoghesi (nel sec. XV e forse prima) sulle coste
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d'oltr'Alpi (Francia, Fiandra, Inghilterra, Germania) nel XV.
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l'estrazione del ferro, rame, piombo, oro, specie dal sec. XV, dal Reno all'«Erzgebirge», alla Siria (Janssen). — L'arte edilizia con originale
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4. Certo la vittoria fu ed è graduale e contrastata. Il rinascimento e la riforma ricondussero nei secoli xv-xvii il panteismo assorbente
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amplia sino alla vita sociale multiforme, vivace e universale del tempo delle crociate e dei Comuni (secoli XI-XV); — mentre fra questo prorompere di
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maturatosi nel medio evo dal sec. XI al XV coll'abolizione della servitù, colla formazione dei ceti industriali e delle loro corporazioni (come già
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2. Questo tipo anticipato di impresari moderni, offerto principalmente dall'Italia e più da Firenze nei sec. XII-XV (G. Capponi, Perrens, Pöhlmann
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critici (p. e. dopo il rialzo per la peste del 1348), e nel periodo del decadimento (dal sec. XV). Sola eccezione il commercio del grano, mercé il regime
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3. Ma ancora in Germania nel sec. XIV-XV, età della fioritura delle corporazioni («Innungen») tedesche, queste erano autonome nel loro duplice
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Nell'economia nazionale dell'evo moderno. – 1. Ma, cominciando dal sec. XV e più nel seguente, si assiste ad una generale e progressiva contrazione
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del mare del Nord e Baltico, compresi i paesi fiamminghi (Olanda), prosperanti dal sec. XV e impazienti di emanciparsi dal predominio degli italiani e
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del sec. XV, sotto i due primi Tudor, per programma di economia nazionale, per necessità di una finanza dissipatrice e infine per passione religiosa
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funzione sociale dell'esploratore e si aggiunse alla classe gerarchica dei mineranti. Già a cavaliere dei sec. XV e XVI si erano moltiplicate le
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(medi e piccoli), ciò che in genere si effettua per l'Europa dopo le crociate dall'uscita del sec. XIII ai primi del XV (Grupp) e si riproducono (sotto
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Reno, delle Anse, nei sec. XIV-XV; per noi anticipa coll'età dei comuni fino dal XII, proseguendo anche sino al XVI, perché l'assottigliarsi dei
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danaro la campagna feudale; ovvero i principati nostri del sec. XV, inizio di organismi politici robusti, sicché i Visconti riprendono i sisterni
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per le avventure transoceaniche, le guerre civili e poi religiose (dal sec. XV al XVII) in Inghilterra, Francia, Germania, che quivi colle pesti
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(è proverbio orientale) non spunta più l'erba. Così la rinascenza classica in Europa nei sec. XV e XVI dispregiò ed oppresse le classi lavoratrici e
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capitalistiche, non mancò essa sempre dal sec. XV al XVI, fra sventure e fortune del pari straordinarie, di una base di equilibrio stabile? Ed oggi i
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evo (sec. XIII-XV) riescono a tutte le forme possibili di imprese industriali e alle più varie modalità del loro esercizio. Esse rivelano un nuovo
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Regime delle concessioni governative. ‒ Dicemmo già («Introduzione») come dal sec. XV fino al sec. XVIII, le autonomie personali, di classe e
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mercanti capitalisti-speculatori, in Italia a cavaliere dei sec. XIII e XIV, altrove fra il XV e il XVI; i quali colle grandi loro corporazioni od
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Leonardo da Vinci (sec. XV) e da Luigi XIV («écoles d'arts et manufactures»), le quali oggi si diffondono ad ingentilire il secolo del ferro e delle
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