Per questa volta!
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A che pensi? Dove hai la testa? Una cosa alla volta, bestia!
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Oh, marchesa, non la prendiamo più su quel tono! Non ci reggo più! Vuole che non la secchi altro? Che lasci Roma, una buona volta?
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Gli volta le spalle per andarsene.
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in modo che l’occhio può con sicurezza dare un giudizio pronto dell’effetto che può fare una volta riprodotto.
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Abbiate per massima, una volta a casa, di mai ritoccare gli studi dal vero, perchè è facile perdere la naturalezza e la freschezza del colorito e il
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prospettiva. La proiezione di un circolo, per esempio, darà un’ellisse, e questa a sua volta può, in certi casi, dare benissimo un circolo.
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Nella speranza che da queste poche nozioni abbiate a trarre il profitto necessario per avviarvi nello studio del ritratto, vi consigliamo, una volta
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Una volta ridipinto il primo piano, difficilmente si accorgerà di questo artificio, qualora ingegnosamente applicato.
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Quando il cielo vi riesce d’intonazione debole, ripassatelo una seconda volta colle medesime tinte, tenendole però più leggere.
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Aggiungete alla stessa tinta pochissimo bianco di China, e ripassate un’altra volta il cielo, che darete all’aria maggior delicatezza e profondità.
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Colla rispettiva tinta suesposta, ripassate un’altra volta la nube principale, aggiungendovi però, verso il margine inferiore, sempre più rosso
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indiano. Ripetete quest’operazione più volte, rinforzando però ogni volta la tinta di valore.
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Senza toccare i lumi, ancora colla ia tinta, ma questa volta piuttosto pastosa, rinforzate il colore della corteccia, aggiungendo, per alcune
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I gialli, si abbozzano di gomma gutta; ombreggiando coll’ocra e terra d'ombra, o bistro. I bordi si miniano con cinabro, aggiungendo, qualche volta
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obbediscono al segno, rimedierete macinandoli prima collo spirito di vino e seccandoli sopra la pietra all’ombra; ripetuto questo più di una volta, si
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La colla adoperata per la preparazione delle assicelle tela o cartone, deve essere molto allungata coll’acqua; altrimenti, una volta che sia asciutta
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pasta, lisciandola un’ultima volta.
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Il difetto più comune di quelli che verniciano per la prima volta, è di metterne troppa nella pennelessa e per conseguenza sul quadro. Ma è da
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Una volta sul vero, non dimenticate queste osservazioni, le quali vi aiuteranno molto, per studiare e comprendere a fondo le più svariate
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Ogni genere di scena richiede però figure di carattere speciale, proprio all’indole del soggetto; e le figure alla lor volta, devono, possibilmente
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contenente dell’aspic rappreso, colmandone gli interstizi d’aspic freddo. Lasciato tutto assodare un’altra volta si riversa, e con un coltello scaldato s
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cospargono di sale e pepe e si fanno cuocere coperti per circa 3/4 d’ora, inaffiandoli poco per volta col sugo della marinata. Nell’imbandire si spalmano con
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nel pan grattato, ponendola indi nel burro fumante. Si bagna spesso la carne con burro e la si volta di quando in quando. In tal modo riesce molto
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di carne, lo si fa stufare con calore al disopra, bagnandolo poco per volta con brodo, poi di sovente col proprio sugo. Si serve con verdure. Prima
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tuorlo una pasta, che si spiana e si ripiega come la sfogliata. Dopo averla spianata per l’ultima volta s’intagliano dei tondelli, che riempiti di hachée
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Si pone una sfoglia di pasta sfogliata sulla lamiera coperta di carta, stendendovi sopra un farcito crudo di selvaggina (pag. 43), che a sua volta si
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; poi se ne levano dei gnocchetti con un cucchiaio intinto volta per volta nel burro.
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Si tramenano 10 deca di zucchero coll'aroma ed il succo di un limone con 5 tuorli, aggiuntovi uno per volta; mescolatovi poi la neve di 5 chiare si
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uno per volta 4 tuorli. Schiumoso che sia il tutto vi si mescola la neve delle 4 chiare, od anche 7 deca di mandorle, o 4 deca di briciole bagnate con
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Per una spuma di marmellata si tramenano 2 cucchiai di conserva di lamponi, visciole, fragole, albicocche o di cotogne, mescolandovi poco per volta
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d’una sottile sfoglia di pasta, si fa lievitare la focaccia un’altra volta, spalmandola colla neve d’uova; indi vi si sparge sopra dello zucchero e
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pesce disciolta, e colatolo un'altra volta, lo si mette a congelare in una forma sul ghiaccio.
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un limone, un deca di colla di pesce disciolta e colata, e dopo filtrato il tutto un’altra volta, vi si mesce un cucchiaino di maraschino. Lo si versa
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disciolto. Riempitolo in bottiglie, queste si espongono aperte 14 giorni al sole, dopodichè si cola un’altra volta lo sciroppo per serbarlo poi in bottiglie
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Per poter servire una composta di varie frutta, sciroppate, senza dover aprire ogni volta più vetri, si unisce in un vetro quelle di qualità duracina
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il grasso rappreso e lo si adopera secondo prescrizione. Se non fosse netto, bisogna liquefarlo e passarlo un’altra volta.
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Crema di cacao in polvere digrassato. Se ne mescolano poco per volta 4 a 6 deca in 3 decilitri di latte e si lascia bollire; dopo freddato s’aggiunge
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caldo poco per volta nella neve ferma di 3 chiare d'uova seguitando a sbatterla diligentemente colla sistola. Aggiuntovi del liquore di vaniglia, la si
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d’acqua fredda e sale, si versa questo poco per volta nella farina, mestolando presto il tutto colla forchetta, finchè la pasta sia ridotta a
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ripiega un’altra volta e dopo messa a riposare di nuovo la si adopera ulteriormente.
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Michonnet lo guarda stranito; poi gli volta le spalle, risalendo.
Il Principe un poco col vasetto fra le mani; l'Abate lo segue senza comprendere; la Principessa si volta curiosa.
La Principessa, ossequiata da alcuni signori, abbandona il braccio di Maurizio; questi si volta e, scorgendo Adriana, la saluta profondamente.
Michonnet si schermisce malamente, contento e confuso. In quella giunge dal giardino una voce. Adriana trasalisce; Michonnet si volta verso il fondo.
Michonnet esce alquanto stranito dal gabinetto, di cui richiude l'uscio; al rumore Adriana vivamente si volta, e l'Abate solleva la testa dal
Adriana ha schiuso i vetri del fondo; il Principe, preceduto dall'Abate recante un candelabro, si dirige allasua volta; la Principessa a quella vista
spalle; ella si volta di soprassalto.
addobbi della sala, mentre l'Abate, tutto affaccendato coi domestici, le volta dal fondo le spalle.
Ripeto anche una volta che Molfetta da antico tempo fu sede di studi classici e non chiede un nuovo Liceo: così manca ogni ragione all'onorevole
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