costume, della vita sociale; e dà figura, carattere, valore di bellezza naturale e storica insieme alle città, cioè all’ambiente della vita sociale e
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lavorano perché questa è la pena della colpa originale; ma le opere non hanno valore al di là della vita terrena, non salvano. È il principio di
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vita quotidiana o di costume; e ciascun genere si suddivide in sottospecie, a cui corrispondono diverse categorie di specialisti, sicché si avranno
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chiusa nelle sue mura e vi sono le greggi al pascolo, la vita urbana e la vita agreste; v’è il fatto storico religioso, ma ambientato nella natura, legato
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Napoli, a Malta, in Sicilia, poi di nuovo a Napoli. Morì mentre, perdonato dal papa, tornava a Roma. La sua fu una vita disperata e violenta; ma un
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della vita interiore, della più profonda realtà umana. Non è né contro, né al di sopra, ma dentro il reale, ne costituisce il significato più autentico
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Paolina di Michelangiolo. Sono i due momenti salienti della vita spirituale; ma questo significato ideale non è espresso nella solennità della
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molto più del motivo sociale della devozione popolare: è il farsi presente di Dio nei fatti della vita quotidiana, nell’umanità senza convenzioni
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vistose, per i più brillanti effetti di luce e di colore. L’arte barocca, nel complesso, è un’esaltazione troppo enfatica del valore della vita per
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collegabili, invece, al Caravaggio le scene di vita e di costume popolare (venditori ambulanti, mercati, carnevali) dei Bamboccianti, una corrente che
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quadro sacro a episodio di vita quotidiana, ma vissuto con un fervore interno che si esprime nella luce irradiata dall’impasto pittorico animato dal
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nella vita. Ciò che l’immaginazione concepisce deve diventare, subito e totalmente, realtà. Questo è il compito della tecnica. Più che nella novità e
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realizzare subito e tutto celano appena il timore di una realtà opposta, così come l’appassionato amore della vita dissimula spesso l’angoscia della
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, la chiarezza, l’universalità del concetto. Si può anche ignorare che cosa propriamente significhino; non si può non essere presi dal senso della vita
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della costruzione sale di colpo ad altezze vertiginose dove la funzione pratica della comunità è la pratica ascetica. Non c’è un dominio della vita
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particolare vissuto con intensità estrema; non la città come immagine unitaria dei supremi poteri divini ed umani, ma la città come luogo della vita
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piace Rubens perché, fiammingo, ama il classico e non lo sente come storia né come ideale, ma come vita e presente; gli piace Poussin perché, francese
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rimarrà, salvo una breve parentesi parigina (tra il 1640 e il ’42), fino alla morte. Eppure non vi si ambienta; fa vita ritirata, frequentando pochi e
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All'estremo opposto di questa pittura, che sostiene la visione 'ascetica con le regole della matematica, v’è la pittura di costume o di scene di vita
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singolarità dei suoi effetti, un senso di mistero, di vita sospesa. E dunque l’iniziatore di una tendenza poetica, che non contraddice neanche quando
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, formatosi sulla scia del Callot, che era passato a Firenze; le sue acqueforti con scene di vita popolare brulicano di figurine nervose, tracciate
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, l’essenza stessa della vita e della morte (il corpo come strumento a cui l’anima dà voce e che, con la morte, è forma vuota).
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incombenze del governo e alla vita della corte. Anche i palazzi patrizi debbono sottostare alle norme, adattarsi al tracciato, limitare la monumentalità delle
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termini del contrasto non sono più quelli, classici, di civiltà e natura, bensì quelli, tipicamente settecenteschi, di vita mondana e vita rurale.
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vita alla morte, che è ascesa, svolta dalla vita, ingresso in una dimensione senza tempo né spazio: una dimensione che, qui, è suggerita dalla porta
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Null’altro che questo portarsi della realtà a livello del simbolo, questo includersi dell'idea della morte in quella della vita è il classicismo
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... E IN BREVE I RIFLESSI DEI FUOCHI RISCHIARANO SOLTANTO DEI CORPI PRIVI DI VITA!
ERA STRETTA NEL PUGNO DI UN TENENTE TROVATO IN FIN DI VITA NEI PRESSI DI FORTE MYERS...
... MA PER GLI INIZIATI VOODOO, UNO “ZOMBIE” È DAVVERO UN MORTO CHE IL LORO STREGONE HA RIPORTATO IN VITA?
TU PARLI DI GRANDI COSE, DAMBO!... LE STESSE COSE PER CUI MIO PADRE OSCEOLA E TANTI ALTRI VALOROSI HANNO DATO LA VITA...
COSÌ ERA STATO, MA LA MAGIA DEL NOSTRO STREGONE HO-YAN HA MESSO IN FUGA L’OMBRA DELLA MORTE CONSERVANDO LA VITA DI YAMPAS!
TERZO!... L’INTESA FRA QUEI DUE UOMINI NON È FINITA DOPO LA FUGA, MA AL CONTRARIO SI È SVILUPPATA AL PUNTO DA DAR VITA A UNA OSCURA ASSOCIAZIONE I
ALTRI CAPI FINIRANNO PER PAGARE CON LA VITA LA LORO STUPIDA DECISIONE!