diffonderanno ovunque dando vita a tutte le forme artistiche “ufficiali”. L'arte non è più autoritaria ma didascalica, e l’educazione non è più imposizione di
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Con la persuasione si vuole ottenere un modo di vita, una praxis conforme ai principi dell’autorità; il mezzo rimane la comunicazione e questa non ha
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martiri della fede, i santi sono ora precettori e avvocati: in ogni caso, sono figure intermediarie, che mantengono il contatto tra la vita terrena e la
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cristiano ha aperto agli uomini fissando oltre la vita il fine della vita.
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beata in cui si vorrebbe evadere se l'evasione dal mondo confuso del presente o della realtà sociale non fosse anche un uscire dalla vita?
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Rubens va oltre: gli affetti umani, la “passione della vita” non conoscono limiti di tempo e non hanno un passato, un presente, un futuro. Le
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storia è la base dell’esperienza, l’argomento della fiducia nel futuro, la vita; oppure e il passato senza ritorno, l'oggetto di un rimpianto senza
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coscienza di tutti, della vita e della morte: poiché altro è il senso di questi termini in rapporto alla natura, altro in rapporto alla società. Il tema
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che accade, vede nella morte il vero evento, che non ha cause né effetti. La morte non è passaggio a un'altra vita: è lo scontro violento con la realtà
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pochissimi artisti arrivano a superare il contrasto tra vita moderna e storia antica, e a inquadrare la loro opera in una storia “moderna”. Sono gli stessi che
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dimensione della vita, perché è definita dalla vita vissuta dall’umanità, ma non è più una costruzione razionale disposta dalla provvidenza né la
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agiscono: patiscono la luce e l’ombra, lo spazio, il tempo, la vita, le cose. Perciò, benché Dio sia anche in noi e riconoscerlo sia riconoscersi, dovremo
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’ambiente di due modi di vita, di organizzazione sociale, i quali si integrano reciprocamente.
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renderla operativa: dimostrarla vorrebbe dire eliminarla come ipotesi o come problema, ed eliminare il problematismo dalla vita umana significa escludere
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corso o nel processo del fare l'arte. Spetta dunque all’arte scoprire e definire il valore della esperienza, della vita che si vive; e poiché il suo
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rivolta contro la proposta tecnica e sociale della Controriforma, cioè contro quell’arte barocca che in ultima analisi mirava a dar vita a una
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, nella società, dall'individuo che vive la propria vita al sovrano che vive la vita di tutti, dello Stato. L’universale non è più un valore trascendente
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mitologico o storico-religioso e le scene di vita contadina dipinte dai Le Nain; né la novità tematica è, per se stessa, essenziale. Potrebb'essere invece
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perché la nostra esperienza della vita disciplinatamente vi s’inquadri, sarà una struttura che si ricaverà a poteriori dal compiersi dell’esperienza
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un giudizio, anche se spesso il giudizio è elogio oratorio o complimento galante. Nel ritratto si ammette, insomma, che nella vita sociale il
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esperienza non fa, disfà la vita, la consuma: l’immagine di un essere umano non può che consegnare la storia di questa lunga consunzione nel mondo. Non
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L’interesse sociale che domina il secolo, la rinuncia a identificare Dio nella natura e a dedurre da essa i principi della vita intellettiva e morale
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può avere un seguito nella riflessione cognitiva. Né può dirsi che questo paesaggio sia arcadico, invitante, e offra la pace della vita rustica all
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soprattutto sulla “frequentabilità” dello spazio naturale, sulla vita sociale che dalla città si dirama nella campagna: nei paesaggi olandesi non troveremo più
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dimostrare, è che la vita di quella gente non ha luce ideale e non conosce altra alternativa che l’uniformità dell’abitudine e l’improvviso del caso
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e società contadina, tra il modo di vita della città e quello della campagna.
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Masaniello a Napoli, ma la vede come un episodio di vita plebea; non vuole sollevare il problema della povera gente, che la nuova struttura della vita sociale
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: vorremmo insomma ritrovare in essi i sapori e i profumi di cui abbiamo goduto nella vita, ma ritrovarli e goderli in un rapporto spirituale che non è
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consumarsi dei beni della vita o all'agio di una vita assestata o alla confortevole intimità della casa. La stessa persona, secondo la disposizione
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’interno e di costume condizionano il rapporto con la casa e la vita famigliare o le vedute di città il rapporto con il paesaggio urbano, così la natura
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coinvolgendo nello stesso giudizio negativo tutte le manifestazioni della vita del secolo XVII: la morale, la religione, la politica, la letteratura
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Il termine Barocco, benché esteso a tutte le forme della vita, rimane tuttavia legato soprattutto all'arte, come manifestazione sensibile del moto
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, non è soltanto tra due tesi, ma tra due modi di comportamento nella vita. È una scelta morale e l’ordine naturale della creazione, posto che si creda
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del mare è incolore. Nella vita pratica, infatti, seguitiamo a misurare il tempo col cammino del sole da oriente a occidente e, quando vediamo una
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Nel programma politico-sociale della Chiesa, poi, l’arte fornisce uno strumento essenziale per quel nuovo modo di vita religiosa che Francesco di
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piena di problemi. Tra gli altri, c'è quello dei popoli pagani che sono entrati a far parte della comunità umana e che bisogna iniziare alla vita
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Seicento, l’arte si preoccupa di documentare in immagine i modi di vita dei ceti borghesi e popolari; e non è per motivi ideologici che questa
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’ascesa del capitalismo estendono enormemente il campo in cui si generano e agiscono le forze determinanti della vita politica. Gli stessi sovrani, del
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storia non è più soltanto un insegnamento e un esempio ma un dato del problema: la vita dell’individuo e quella della comunità si svolgono in una
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alla ricerca di un equilibrio di forze politiche ed economiche. Il Rinascimento aveva dato vita a una civiltà urbana in cui ogni città si presentava
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Come schema di organizzazione dello spazio, la città-capitale differisce profondamente dalla città medievale con la sua vita di quartiere: prevede un
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, riaffermata la priorità storica della Chiesa di Roma, le stesse rovine di Roma antica diventavano testimonianze della vita eroica della Chiesa primitiva
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tutta l'Europa centrale e settentrionale, la vita privata del cittadino medio si mette in rapporto diretto con la strada, luogo della vita pubblica
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palazzi vi sono cortili, scaloni, gallerie, saloni monumentali: infatti il palazzo non è più soltanto una casa signorile ma l’ambiente di una vita
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monumentali, per essere più strettamente collegate con il costume ed i modi di vita della società del Seicento, si diffondano presto in tutta l'Europa. Il
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’orizzonte di uno spazio e di un tempo praticabili, si collega alla vita pratica, alla morale, alla politica. L’immaginazione che si definisce nel Seicento
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Per vedere come il “monumentale” tenda a rompere ogni limite di categoria e l'immaginazione a farsi modo di vita basta confrontare la decorazione
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esattamente come la luce naturale: tra spazio fisico, spazio allegorico e spazio simbolico v'è una continuità e una progressione come tra la vita
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quotidiano della vita ci illude della beatitudine eterna dell'al di là. L'arte del Seicento vuole agire nell’ordine morale molto più che nell’ordine
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