conoscerebbero mai. Non sapevano che cos'era stata la sua vita prima di raggiungere quella salda posizione nella bella casa di Via dell'Albero di Pesco
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fra loro, Rossella sentí che per la prima volta in vita sua lo comprendeva realmente. - Perché... - disse lentamente - voi la amate, non è vero? Egli
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. La sua mente sentí nuovamente il crollo delle due cittadelle inespugnabili della sua vita. Tentò di ricorrere al suo vecchio incantesimo che l'aveva
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egli non le parlasse subito di Melania. Non voleva rivivere l'agonia di quell'ultima ora. Vi era tutto il resto della vita per parlare di Melania
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tornavano ora la vita, il sentimento e la comprensione. - Ma avete detto or ora che mi volevate bene. Le sue mani ardenti le fecero male. - Cara, perché
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addolorata. La sua noia era acuta e continua. La Contea era priva di ogni divertimento e di ogni manifestazione di vita sociale, da quando lo Squadrone
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diventata il punto d'incrocio per i viaggi da nord a sud e da est a ovest; cosí il piccolo villaggio sorse alla vita. In un lasso di tempo poco maggiore dei
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e varietà alla torpida vita meridionale, ed erano sempre i benvenuti. Rossella si era dunque recata ad Atlanta senza avere idea di quanto tempo vi si
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tre giovinotti. Ora aveva soltanto diciassette anni e i suoi piedi avevano ancora tanta voglia di ballare. No, non era giusto! La vita passava dinanzi a
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di ciò per cui arrischio la mia vita, il simbolo del genere di vita che amo. Io combatto per i vecchi giorni, per le vecchie abitudini che amo tanto
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nostra Marina che ha il còmpito di eludere il blocco» diceva la lettera del dottore «uomini disinteressati che arrischiano la loro vita e la loro
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retrovie per i pericoli della battaglia; molti di loro avevano lasciato una vita facile per una morte dolorosa. Ora erano dei veterani, veterani di un
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Atlanta. Tara le sembrava sicura e lontana da tutti gli spaventi. Smaniava per la sua casa e per la mamma come non aveva mai smaniato per nulla nella vita
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sussultare perché nella sua mente ogni rumore era collegato con gli yankees. Prima dell'assedio, egli non aveva conosciuto che una vita tranquilla; anche
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vita per procurare dei viveri per la loro tavola. In altri tempi i ladrocini di Pork sarebbero stati una cosa molto seria, che probabilmente avrebbe
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delle guance. Soltanto la vita, però, aveva potuto dare al volto di Elena quella sua espressione di orgoglio senza alterigia, la sua grazia, la sua
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che avevano da mangiare, tutti quanti a Tara cercavano di rendere alla vita una certa normalità. Vi era da lavorare per tutti; anche troppo. Gli
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signora Tarleton e le disse sottovoce qualche cosa. Il sorriso scomparve dalle labbra della signora, la quale pose un braccio intorno alla vita sottile
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nulla... come se fossimo ancora ricchi e avessimo tante provviste da non sapere che farne. Certo ti avrò sulle spalle per tutta la vita. Ma non
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non giungeva, Tara riprese il suo sistema solito di vita. Nel cuore di Rossella cominciò a sorgere il timore che gli fosse accaduto qualche cosa cammin
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abitudini di vita e le idee mutarono, ma egli non volle mutare i suoi modi anche se ne fosse stato capace. Ammirava l'eleganza affettata dei ricchi
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realtà schietta. Finché non è scoppiata la guerra, la vita è sempre stata per me una specie d'ombra proiettata su uno schermo. E la preferivo cosí
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che sono con loro mi toglieranno tutto... Tutta la vita mi affannerò a lavorare come una bestia, per vedere il mio lavoro infruttifero e il mio
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dorso di Ugo. - Toccato! - esclamò. - È mia suocera, la signora Merriwether, che mi fa far questo... Il primo lavoro che ho fatto in vita mia, io
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che riguardano gli uomini! Ed egli sentiva per la prima volta in vita sua di essere un uomo che poteva proteggere una donna sola e inesperta. Quando
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se lo facessi gli yankees mi metterebbero in prigione? - Scommetto che tuo padre non ha mai battuto un negro in vita sua. - Una volta sola. Un mozzo di
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volta in vita sua, e cioè nel Natale del 1862. - E... posso assicurare che era completamente ubriaco! Rossella, sofferente dei primi disturbi della
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vecchi cittadini. La guerra aveva definitivamente stabilito l'importanza di Atlanta; e la città tornava ad aver vita dalle ferrovie che l'avevano fatta
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di scrupoli, sorto nei giorni miserabili di Tara e rinsaldato dalle attuali difficoltà di vita. Superò dunque questa specie di piccolo rimorso come ne
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di Bullard. La strada rossa e polverosa era deserta. E i soli segni di vita nel villaggio erano poche voci e risate di ubriachi che giungevano da una
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neanche stata violata. Si era limitata ad avere un grande spavento; ed ecco che per colpa sua, molti uomini correvano rischio di perdere la vita. In
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mi chiama in quella città. - Voi, un lavoratore! - Rise con impertinenza. - Non avete mai lavorato in vita vostra. Siete troppo indolente. Tutta la
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compagnia. Queste due ultime cose erano un tormento per tutti. Bella Watling! Dovere a lei la vita dei loro uomini! Era una cosa intollerabile! Donne
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ringraziare la brava donna che ha salvato la vita di mio marito? - Tacete, signora Wilkes! Sapete bene che cosa voglio dire! Melania tacque per un
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destato la disapprovazione generale. Ma quando ella cagionò la morte di Franco e di Tommy e mise a repentaglio la vita di una dozzina di altri uomini
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Rossella godette quel soggiorno con la gioia spensierata di un condannato a vita che sia stato graziato. I «Carpetbaggers» depredavano la città
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perché il capitano Butler gli salvò la vita - continuò la signora Elsing. - E la povera Fanny gli ha dato ragione e ha detto che anche lei andrà a far loro
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la salvezza della loro vita o di quella di un parente. Ma due giorni prima si sparse per Atlanta la voce che fra gli invitati era anche il governatore
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poltrona, con la schiena indolenzita; e le sembrò che la vita le si spezzasse in due. Com'era stata fortunata Rossella ad aver suo marito dietro l'uscio
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poi la circonferenza della sua cintura ed emise un gemito: cinquanta centimetri! Ecco che cosa significava avere dei bambini! La sua vita era diventata
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tu non sei nulla di meglio... Anch'io ho la mia parte di colpa. Ho attraversato la vita come un pipistrello che vola all'impazzata, senza dare
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personalità non riusciva a celarsi. Gli occhi verdi erano vivacissimi nel visino dolce, pieni di volontà, avidi di vita, in assoluto contrasto col
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battiti. Questo la sconcertava alquanto. Eppure era sempre il suo Ashley, che ella amava piú della vita. E allora perché...? Ma respinse questo pensiero
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tanti anni, Rossella aveva sempre ritenuto che nulla avesse veramente importanza per lui; che tutta la vita - lei inclusa - fosse per Rhett un gioco
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repulsione. Oh, era una penitenza troppo atroce dover ricordare per tutta la vita il volto di Melania, sapere che Melania conosceva tutta la sua
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ciò che doveva a Rossella; quasi la vita. Nei tristi giorni dell'immediato dopoguerra, quando ella si era trovata di fronte all'alternativa di morir
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aveva il tempo di dedicarsi a un piccino; e del denaro per fargli bella la vita, come sarebbe felice! Ebbe l'impulso di scrivere a Rhett per dirglielo
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per la prima volta in vita sua la verità, denudandosi spietatamente a Melania che fin dal primo momento, pur senza comprenderlo, fu soavemente materna
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mai a nulla del loro passato e sembrava silenziosamente impedire che lei vi alludesse. La vita continuava dunque a scorrere quietamente, almeno alla
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e dal vecchio sistema di vita. Ed ora il potere dei conquistatori era crollato. Ella aveva giocato sulla continuazione del regime di Bullock e aveva
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Accademia della crusca
