accumularvi i detriti della tavolozza e picchiarvi all’impazzata coi pennelli, colori e vernici, pur di riescire in breve a coprir la tela che si vuol
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strati del colore, evitando pure che si accumulino essiccanti e vernici in un luogo più che in un altro, affinchè le contrazioni, compagne
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parti da ridipingere fossero essiccate, invalse quello dannoso delle spalmature d’olio, di pomate, di balsami, di vernici e di essiccanti violenti.
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Conviene intanto separare l’ingiallimento delle vernici e degli oli dalla questione di preferenza per l’opacità o lucidezza delle tinte. La prima
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Sir L. Eastlake, partendo da un diligentissimo esame di vecchie formule di vernici, crede doversi ritenere dimostrato che si trattasse di vernice
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chiedere ai vegetali per le tinte più intense e trasparenti, il non prestarsi il processo all’adozione di vernici che darebbero solidità alle lacche
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guardarlo; l’aggiunta di vernici, essenze, olì, se occorrenti, e infine la pennellata franca come un colpo di martello o lieve come la vellutatura di
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scomparire alla luce, nel non avere corpo sufficiente per i miscugli con colori compatti, nel richiedere una quantità grande di vernici ed essiccanti per
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antichità, poichè le vernici e incrostazioni vetrose dei vasi antichi egiziani contengono l’ossido di cobalto. In Europa si cominciò nel secolo XV a
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Il suo vero uso, dal quale è da augurarsi non fosse mai uscito e non esca più per invadere i dipinti, è per farne delle vernici su lamiera di ferro
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. Ma così ridotto perde la facoltà di essiccare completamente tanto disteso in velature quanto mescolato a vernici od essiccanti, onde non è a dirsi come
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tempo si rilevano, determinarono sino dal loro primitivo impiego nella pittura l’uso di salvaguardarle col mezzo delle vernici, le quali per tal modo
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I trattati di Eraclio e Teofilo monaco, se non parlano esplicitamente di resine, però attestano che si usavano gli oli seccativi come vernici ultime
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bizantini favevano vernici con resine sciolte in oli seccativi molti secoli prima che si dipingesse ad olio, ond’è presumibile, come ritiene sir Eastlake
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Da un impiego di sostanze mai abbastanza conosciute e dall’essersi sempre le vernici per l’uso dei pittori fabbricate alla spicciola secondo criteri
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Come desiderato le vernici dovrebbero presentare il carattere di una perfetta trasparenza e privazione di qualsiasi colore; l’inalterabilità all’aria
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Ma ritornando sul tema diretto delle vernici, da quanto si è esposto consegue che le resine determinano la qualità della vernice.
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In quei libri, fioriti specialmente dopo che i Padri Gesuiti penetrati nella China, diedero, come poterono, notizie sulla fabbricazione delle vernici
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comunemente diverse altre a proprietà differenti fra di loro. Esse sono molto numerose, ma per vernici, le più adoperate sono: la sandracca, la mastice
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L’industria prepara vernici ad alcool, vernici ad oli seccativi di lino e di noce, dette vernici grasse, e vernici all’essenza, ossia cogli oli
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I metodi di preparazione di queste forme di vernici che un po’ di pratica insegna presto ad eseguire, fa parte integrante delle manipolazioni che il
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vernici, sia come aggiunta alle mestiche dei colori per aumentarne l’essiccabilità o come mezzo finale per ravvivare i colori e difenderli dall
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È quasi inutile avvertire che per piccole quantità di vernici basta un fornelletto a carbone e un matraccio di vetro o bottiglia a lungo collo da
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Le vernici all’essenza si conservano in recipienti di vetro turati e tenuti a 15°. È necessario non chiudere le bottiglie mentre la vernice è ancora
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Comunemente, per brevità d’operazioni, e perchè il calore assicura la limpidità del prodotto, le vernici all’essenza si fanno a bagno-maria. Non
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Troppo vecchie però le vernici ingrassano, ossia perdono la proprietà di essiccare in causa della resinificazione delle essenze al contatto dell’aria
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strato dei colori che si seccano, e per l’elasticità della tela stessa. Queste vernici si possono ottenere anche a freddo, lasciando cioè in digestione
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vergognosa che si possa strappare a quanti si occuparono della fabbricazione di vernici: perciò si hanno tante ricette per vernici d’ambra come per
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Le vernici grasse, o di oli seccativi, sono esclusivamente formate di olio di lino cotto od olio di noce cotto colla coppale o coll’ambra. Queste due
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Non sperava poco dalle vernici di coppale e d’ambra il rinomato fabbricante di colori e vernici del quale è il prezioso consiglio all’artista di
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. Un esempio dell’antitesi fra il concetto empirico e il criterio razionale, in fatto di vernici, non potrebbe risultare più evidente che paragonando
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degli artisti, come quella che compendia l’argomento delle vernici riguardo alla pittura: «Vernice all'essenza, o vernice per quadri».
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acque corrosive che togliendo la vernice asportano nello stesso tempo tutte le finezze e quasi tutte le velature. Tutte le altre vernici bianche hanno lo
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Dopo che si esclusero le vernici grasse dall’uso pittorico: essendosi dimostrate preferibili quelle all’essenza di trementina per la maggiore
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non si ossidi. Questa sua proprietà associata a quella del piombo viene utilizzata nel ridurre gli oli atti a cambiarsi in vernici per usi
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sostituire la trementina in tutti quegli usi della pittura, salvo le vernici, che da tanti secoli prestava, ma non sarà inutile un ritorno sullo stesso
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delle essenze e la miscela colle resine in forma di vernici, corrono per l’arte dei preparati a sè detti essiccanti, che in forma di liquidi, gelatine
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Tutti quegli eccessi di rilievo dovuti all’incomposto succedersi di colori ed oli e vernici verranno rivelando il difetto d’ogni criterio del tecnico
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preparava tutto il materiale occorrente per dipingere; dalle imprimiture ai colori, ai solventi ed alle vernici, e dove ai precetti seguivano gli esempi
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era scopo principale fare lucidi gli encausti ed i musaici e, come scrive l’Eastlake: «Lustre erano ed anzi lucide chiamavansi le vernici del medio evo
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galleria, quella sventura di vernici gialle per le quali tante opere si risentono ancora, ed alcune corsero pericolo di essere perdute per sempre.
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verniciatura finale ordinaria, essendo vecchio il quadro, altre vernici ebbe infallantemente quel colore, il che coll’olio di macinazione e gli strati
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’autore riconosciuti e pregiati per quello che sono e valgono, si vuole ragionevolmente ritenere che, almeno riguardo alle vernici, essi abbiano perduto
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D’altra parte l’impiego della cera, di varie vernici e il rialzare i toni colle velature, sono pratiche pure risultanti in modo indubbio sulle
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individuali, di scuola o di clima, sino nel fondo di sostegno ai colori, nella maniera di condurre lo strato colorato e nella varietà delle vernici finali
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, le quali tuttavia per un eccesso di vernici grasse e miscele oleo-resinose contribuirono a quel tipico aspetto cristallino della vecchia pittura
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Le vernici di mescita e finali erano composte di sandracca, di ambra, o di mastice e sciolte nell’olio di lino o in quello di noce.
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sopravvenuta ai colori ed alle vernici finali, illuse spesso sulla perfetta fusione delle tinte delle più antiche pitture ad olio. Ma il pittore olandese
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non somministrarono mai colori nè olì e vernici ai pittori.
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Peggiorate le preparazioni delle tele con composti oleosi che il tempo indurisce e fa screpolare, si abusò di vernici e di olio per dipingervi sopra
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