Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: velo

Numero di risultati: 22 in 1 pagine

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Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta

222864
Misteri del chiostro napoletano 11 occorrenze
  • 1864
  • G. Barbèra
  • Firenze
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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pianto, e fattosi delle mani velo, esclamò: "Lassa! Quale vergogna attendeva la mia vecchiaia, e l'ultimo mio badessato! Che mai diranno le monache

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all'anno il velo da ogni macchiarella avvenuta dal giorno della professione in poi, e sino al limitar della vecchiaia. Una parola ancora intorno agli

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a tanto che non presi il velo, quella donna, incontrandomi, abbassava gli occhi, masticava fra i denti qualche parola di dispetto, e, se lo poteva

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trovavasi, un cappello con fitto velo, ed uno scialle. Risalita la portinaia, e rimasta io chiusa al difuori, mi sarei spogliata della tonaca per

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carattere, e perchè credo al vostro ravvedimento, condiscendo a gettare un velo sul passato. "Siete dunque irremovibilmente risoluta di uscire del

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, simbolo della mia vita celibe: il VELO NERO. Intanto la stella d'Italia risaliva nel firmamento, piccola sì, ma tuttavolta piena di consolante

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lui tutto era lutto e silenzio, ora sparisce, siccome stella sopraffatta dal fulgore del sole nascente. E il mio velo? Mentre per evitare la solennità

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. Mia madre aveva avuto cura di coprirmi il volto d'un fitto velo, acciocchè il mio pianto non divenisse lungo la via argomento di pubblico spettacolo

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fiocchi e copriva la fronte d'un bianco velo, e ne ponevano una veste negra sopra la bianca che fino a quel tempo portavamo, e la negra era più corta

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Ramirez. M'acconcia con semplicità ed eleganza. Io e Giuseppina vestimmo un abito di velo cerise col sott'abito dello stesso colore: il seno, decentemente

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prima di prendere il velo, debbono passare qualche mese in seno alla loro famiglia, accanto del padre, della madre, dei fratelli, non essendo

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Penombre

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Praga, Emilio 11 occorrenze

- Ecco un battesimo nella città ; mio saggio demone, che mai sarà? - Rispose: - All'ombra di quel velo bianco, in mezzo al cor di un tuo fratello

Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo, e la pioggia minuta e lenta cade; le colline lontane han messo il velo, e di fango si coprono le strade

: " Fingi, ridi, pensaso buffon! La moneta dell'uomo infelice non ha corso, nè luce, nè suon! " - Gote mie cui non seppero i baci mascherar del sol velo

nebbia di candido velo passavi come una figura in cielo, presago cuor! sulle mie guancie smorte sentir mi parve il soffio della morte!... Oggi un

guardava attonito, triste, cogli occhi immoti, l'universale accendersi dei continenti ignoti; egli sognava, o limpido raggio, o profondo velo! la

avvinghierei sprezzando il tuo rifiuto, e se il preludio dei baci incomincia ove finisca ignori!. . . Oh abbassa il velo, fuggi, e prega il Signore

domestico cielo cui della pioggia il velo imperla la beltà! Le gonne allor bisbigliano come selvette in maggio, e se il capo ti aggravano nuvole di passaggio

Perchè sei pallido o mio bambino? Perchè il tuo lucido occhio azzurrino, su cui di un dubbio non scese il velo, infaticabile s'affisa in cielo? Non

dei posteri e del sol. Tu che inceppasti il fulmine, prosa lanciando in cielo, sicché alle stelle vergini hai lacerato il velo; tu che, buffon, le

; gelato è il primo albore ; torna, torna ubbriaco al mesto tetto che orbò la morte d'ogni tuo diletto; alzerà il vino un lembo al velo bruno, rivedrai

, e attende, e immobile ha sempre agli occhi il velo, e quando si precipita dal carro di Boote piangendo, e a mani vuote... o fortunate lagrime, o

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