che contiene come caso particolare la (12) del n. 11. I primi due addendi del secondo membro costituiscono il contributo della variabilità dei
Pagina 186
I vettori v a ed a a son dati, per definizione, da ove, beninteso, la variabilità di P si riferisca alla terna fissa Ωξηζ; mentre la velocità e l
Pagina 196
non sia identicamente nullo nel campo di variabilità delle q h.
Pagina 285
derivabili (entro il campo C per le x, y, z ed entro un certo determinato campo di variabilità per ).
Pagina 335
variabilità di ρ e Θ implicano che, mentre ρ raggiunge in O decrescendo il suo minimo zero per poi nuovamente crescere, l’anomalia Θ, al passaggio di P per O
Pagina 98
valori ρ, Θ delle coordinate polari, bisogna imporre alla variabilità di queste le limitazioni Ma allora, se il punto P nel suo moto piano, girando
Pagina 98