Fra i numerosi francesi emerge Valentin (1592-1634): dopo un esordio «tenebroso» in cui utilizza in chiave fortemente drammatica l’emergere del
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tinte vivide e schiette, di composizione scorciata e di gesti plastici aderenti e succosi che preparano il migliore Valentin; e anche lo stile di
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realista, minuto, e trito nei particolari vizzi del panneggio, più cadente nella tipologia, Valentin più scomposto nella plasticità del modellato e
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mai Saraceni Manfredi o Valentin : che infine anche sviandosi fu in un senso così caratteristico e degno da mantenere anche allora più che molt'altri
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successive di Valentin e di Vouet, si potrebbe credere, superficialmente, che Caravaggio Conduca fino a Poussin, diritto. E si noti che anche qui Caracciolo
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altro discepolo, poiché di fronte alle prime opere di Battistello, Manfredi è un verniciatore di quadri, Saraceni un invertebrato, Valentin un classico
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aliena da quei riscatti, quegli elastici improvvisi che dànno tono di vita ai limiti corporei del maestro, e in diversa guisa a quelli di Valentin, e
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Roma, del genere manfrediano ed honthorstiano, e prima che Valentin immetta nuovo spirito di stria e di tratto, in queste lustre placidezze: ciò che
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a Giovanni da San Giovanni; e, dicevamo, il d'Arpino a Roma partecipa tranquillamente alla gara del '30, con rivali come Guercino e Valentin, con
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Valentin era finalmente l'unico a sostenere la corrente caravaggesca con grande intelligenza e fuoco, interpretando veramente i Cinque sensi «in
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voleva raffinarsi, e faceva la schifiltosa dinnanzi alle violente interpretazioni naturali di Caravaggio, di Valentin o di Velazquez e del primo periodo
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rissose di Valentin o di Manfredi, che anche Gentileschi aveva seguito nella Scena di Gioco del Museo di Copenaghen, ma che qui si placa in questa agiatezza
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Rivediamo Artemisia, con idiotismi toscani, nella scena del Giuseppe interprete di sogni, sempre alla Galleria Borghese col nome di Valentin*.
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indeterminabile, seguace del Valentin o del Vouet.
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pittoresche che in Francia impiegano un secolo e mezzo per portare da Valentin e dai Le Nain fino a Simeone Chardin?
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venuto da Berlino - e perché non da Napoli o di Sicilia? - e di un Valentin apocrifo suonava casuale); e, del pari, tacendosi dell'altra schiera di
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» (903), mentre a me pareva di uno dei Francesi nella scia del Valentin a Roma.
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