prossimi al versante neorealista: Guerreschi, Recalcati, Romagnoni, Vaglieri, mentre piuttosto incline a un surrealismo mistico è Romano Notari.
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senz’altro alieni da quelle correnti di realismo sociale che ebbero un certo sviluppo nell’immediato dopoguerra (Guttuso, Pizzinato, Vaglieri). È anzi
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furono: i torinesi Saroni e Ruggeri, i triestini Perizi e Vaglieri, il vicentino Meneguzzo, i bolognesi Bendini e Mandelli, e, all’inizio, il bolognese
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