Presso un sarto molto fino Tom va a fare il fattorino.
Disperato ormai Pierino va a dormir nel suo lettino, e fa orribili sognacci di pupazzi e di pagliacci.
questione va messa all’ordine del giorno della prossima adunanza. Si nominano a firmatari del protocollo Zen e E. Ventura. Sia apre quindi una grande
così celere, successi così magnifici come nell’organizzazione del credito o nella cooperazione commerciale o industriale, la colpa va ricercata non
Qui però va notato che le cognizioni umane assurgono alla importanza di una propria e distinta causa di progresso nella produzione, solo allora che
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Influenza sulla produzione. – 1. A tale proposito va ricordato ciò che già avvertimmo (nella «Introduzione») intorno alle influenze che sempre lo
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pubblica estimazione. Di questo errore va ricredendosi l'età presente.
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popolazioni agricole e industriose, con un processo storico che va dai tempi di Nembrot in Oriente alle imprese eroiche di Teseo ed Ercole sulle terre
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Ma ciò non si avverò che tardivamente nell'evo moderno il quale va distinto per questo rispetto in due momenti.
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(«skilled») va sempre crescendo sopra gli incolti («unskilled »), semplici braccianti.
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(la zona della vite, del riso, degli aranci); — e se la specificazione per zone concentriche di consumo va perdendo colla facile locomozione
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améliorante» sotto Napoleone III in Francia (L. de Lavergne), e la gloria delle meraviglie agrarie d'Inghilterra va per lo meno divisa fra i grandi «lords» e
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, fanciulli, va offrendo spesso al prezzo della fame, le braccia dall'una all'altra azienda, per ingrossare poi le città industriali e le turbe migranti
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. L'industria domestica pertanto va considerata, piuttosto che il prototipo, la matrice di tutte le imprese,le quali assumono a rigore questo nome scientifico
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3. Nell'interno dei grandi stabilimenti il distacco (di classe) fra imprenditore e la moltitudine dei salariati si va facendo meno profondo e
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«tour de France»), affine di rompere la «routine» del mestiere e piegarlo ai progressi quotidiani. — Professionalmente va rammentato che l'artigiano
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Qui anzi va richiamata quella distinzione (nei principi introduttivi) fra ricchezze o beni (economici) finali,che servono immediatamente alle
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sociale. Ciò noi vedemmo (nella «Introduzione»); ma frattanto ciò va tenuto presente in tutta questa trattazione.
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poter rispondere. - Che cosa vi sentite? - Sento... sento il tempo che va indietro! Il tempo che va indietro! Che cosa buffa! Ah, se provaste! Che cosa
partire. Gentile va in città, ode il bando, si propone al banditore. Ed eccolo nella foresta, dopo un mattino di lavoro, che sbocconcella il suo pane
, lasciate venire Gordiana con me... - Gordiana resta qui a tenermi compagnia. E tu va'! Serena tacque rassegnata e si pose in cammino. Giunse nel bosco e
la Reggia, perché era smanioso d' avere il vestito più bello e più ricco che fosse possibile. Va dal Re e gli dice : - Padre, fate chiamare il primo
. Ella andò nel va' sto cortile del palazzo, circondato dal colonnato, in cui l'acqua mormorava nei bacini di porfido e le rose e i gelsomini si
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ancora il popolo, orgoglioso di quel tempio, dice : Chi va a Palermo e non vede Monreale Se ne parte asino, e se ne torna animale.
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, e non vedendo tornare la sorella, si veste e va al Palazzo del Re a cercarla, e là giunta la fa chiamare. Donna Tura le va incontro tutta impettita e
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lettera, se ne va al palazzo della ragazza, entra, fa passare l' ambasciata e consegna la lettera alla madre. Quando Maricchia ebbe letta la lettera e
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latte, e, invece di procurarne un' altra, una sera rinvolge il Principino in una coperta e va in campagna, dalla parte di Piana de' Greci dove sapeva
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padre. Mariuccia si fa vestire dalle cameriere, e col viso sorridente va un momento in giardino, dove finge di cogliere le due arance, e poi
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seduti a cena, tu trasformati in gatto, va' nella sala, balza sulla tavola e ruba il pesce dal piatto della bella ragazza. Lei per iscacciarti ti tirerà
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castello. - Io non mancare appuntamento. - Se per caso vedi la cameriera della miss bionda, dille che muoio sempre d'amore per lei. - Sì, patre. - Ora va
, fratello d'un certo Hulrik? - Wolf Paterman? - chiese il tedesco. - Mio compatriota, camerata. - Va' a cercarlo, ed intanto intasca questo - disse il bretone
mangiata i carnefici. - Va bene, signore. Dal momento che pagate vi porto quanto ho di meglio. - Vi prego solamente di sbrigarvi, perché abbiamo tanta fame
guerra ci si va con due sacchi, - disse ai suoi due compagni, i quali parevano un poco afflitti per il disastro subito dalle truppe federali. - Uno
marca Medoc. Decapitarla fu l'affare di un istante. - In fondo a questa troverò la soluzione dell'arduo problema disse poi. - Va' a cercarla - rispose
prometto. - Va' intanto a cercarne un'altra, poiché le bottiglie francesi sono piuttosto piccole, e quello che contengono non basta nemmeno ad un mozzo
duemila quintali. - I quali in un combattimento costituiranno un grave pericolo. - Lo so ... Va' a chiamare il comandante. - Sarà di cattivo umore. Da
. Testa di Pietra. - Attendi un momento. - Va bene, signor Howard - rispose il bretone, il quale aveva riconosciuto in quella voce il secondo della
finiva il corridoio - disse. Entrò risolutamente, poi usci subito, e disse a Piccolo Flocco: - Va' a vedere tu. Io rimango di guardia e non lascio passar
Flocco, a te. Come va il marchese? - Perde sempre sangue e non ha ancora aperto gli occhi. - Brutto segno! - brontolò il bretone. Poi, alzando la voce
larghi da regalarne anche ai gatti. Si va, sir William? Il baronetto, invece di rispondere, aveva prontamente spento l'occhio di bue. - Buona notte
quelli e prendiamo parte alla festa di fuoco. Va'! Tutti i forti di Boston infuriavano con un fragore assordante, assecondati da tutte le navi da
era asciugata, di nascosto, una lagrima. - Doë - disse il mastro - spiegami come va che un bretone è diventato boia! Ciò mi stupisce, anche perché sei
. - Me ne intendo di nodi, e potete essere sicuro che appena il capitano cadrà, le sue braccia saranno libere. - Va bene. In quel momento entrò il