lavoro dell'uomo. Duplice serie di dispendi, materiali, che richiedono di essere reintegrati,e personali, che esigono di essere rimunerati;senza di
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Forme della produzione. – Sono tre essenziali: talvolta l'uomo produce, provocando la generazione di nuovi enti od oggetti utili materiali
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siccome queste hanno qualità di cose utili, cioè capacità potenziale di soddisfare agli umani bisogni, così l'uomo colla sua attività sopra di esse
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suoi trionfi, che tanto onorano il genio, la dignità e la potenza dell'uomo, rimarranno esclusi i più; o da essa fatta retaggio di pochi verranno i
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produzione; e mentre l'uomo non può produrre senza consertare il proprio lavoro colla natura, il capitale non è produttivo senza congiungersi ad ambedue
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Fattori di essa. – 1. I fattori o cause effettrici o agenti della produzione sono tre: l'uomo mediante il suo lavoro,cioè «l'esercizio delle facoltà
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mestiere era considerato come un diritto proprio di ogni uomo libero e assicurato dalla organizzazione, senza differenze per tale rispetto fra città
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, esterni all'uomo come appunto sono i caratteri della ricchezza. Cade da sé pertanto l'antica concezione (sebbene proseguita oggi da taluno) di
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ai fini concreti produttivi che l'uomo si propone di attuare, dà luogo a varie industrie o forme di produzione.
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donna a quella rude dell'uomo; nel capitale,stromenti di precisione a quelli elementari; nella natura,più pieghevoli forze motrici dell'elettricità a
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I. Le industrie di acquisizione o di apprensione,che hanno per fine di soggettare permanentemente all'uomo le forze e le materie, nonché i prodotti
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stromentale, per cui l'uomo dal lavoro inerme trapassa a quello munito di strumenti copiosi e perfetti, meglio si palesa la legge del progresso
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3. Determinano la continuità della produzione.Le forze degli animali inferiori e dell'uomo, bisognevoli di riposo almeno ogni 12 ore, interrompono la
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Anzi nell'ordine psichico le macchine spiritualizzano il lavoro, sottraendo l'uomo alla parte più onerosa e servile di esso, cioè all'ufficio di
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introduzione delle macchine, sostituendo in tutto o in parte l'uomo, dispensi dal lavoro e ponga in sofferenza un certo numero di braccia. Ma ad
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Inconvenienti e correttivi. – 1. Ma, si osserva, per altri rispetti la divisione del lavoro scema la importanza individuale.Quale gloria per un uomo
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socialità. ― In tal modo, mentre l'uomo collocandosi al posto assegnatogli nel mondo dalla Provvidenza per compiervi la sua specifica missione consegue il
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da un uomo di raro ingegno e abilità, senza eredi o senza continuatore volonteroso e capace? Chi inizierebbe da sé solo un'opera di bonifica, che
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produttive. È manifesto con ciò che Iddio affidò all'uomo il compito di esplicarle colla sua attività intelligente, elevandolo così a proprio
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altre; — industrie agricole e manifatturiere,effettrici per eccellenza, perché determinano la formazione di prodotti elaborati dall'uomo; — industrie
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Nella sua marcia di avanzamento l'uomo prima e facilmente volgesi alla acquisizione dei prodottiche la natura gli fornisce: il frutto spontaneo, il
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Dovere di attività produttiva, che è proporzionale alla varietà e graduazione delle attitudini dei singoli. Sarà eguale per l'uomo, per la madre di
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compagni dell'uomo e gli stromenti domestici del suo progresso economico (Lanzoni, Scherzer).
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Definizione di lavoro e sua analisi. ‒ Si dica partitamente dei singoli fattori della produzione e in prima dell'uomo col suo lavoro.
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Carattere. ‒ Il lavoro èfattore complesso che traduce in atto tutte le facoltà umane; in ogni opera dell'uomo l'uomo intero. Anche con ciò si rivela
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influenze cosmico-telluriche, che solo lievemente l'uomo può correggere e modificare. — Ma nello stesso tempo, applicandosi (a differenza delle altre) non
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, umano-morali e demografiche (natura, uomo, popolazione e ordine sociale-giuridico) da cui deriva tutta la economia, anzi la civiltà.
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». Come tale: — è un fattore esterno all'uomo che non si immedesima con lui (colla sua costituzione fisico-psichica) ed è invece inerente al cosmo; che
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dell'uomo, allora esse prestano il loro contributo alla produzione
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, ecc. Queste forze limitate si differenziano dalle prime, perché sono onerose,cioè costano all'uomo non solo per il loro usufruimento nella produzione
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4. Parallelamente si specificano giusta i mezzi tecnici (forze e stromenti), che adoperano a sussidiare il lavoro inerme dell'uomo; — donde le
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, della quale nelle arti manifattrici meno legate al suolo e figlie dirette del valore personale dell'uomo, si rendono più sensibili questi benefici
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1. Il capitale è un fattore artificiale,cioè preparato dall'uomo col concorso della natura,e non già primigenio come questi due. E invero è risultato
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mentre l'uomo (lavoro) e la natura offrono condizioni e virtù intrinseche,con cui effettuare la ricchezza, sicché senza di esse questa non esisterebbe
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operosità dell'uomo, ma si dice soltanto che esso è un fattore puramente sussidiario e stromentale,e perciò non già fondamentale ma subordinato.
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non effettua produzione se la mano dell'uomo non lo impugni ed adoperi; la macchina motrice non anima lo stabilimento industriale, se la natura non
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risultato fra il braccio dell'uomo inerme ovvero munito di ingegnosi stromenti o di poderosi meccanismi. Ma poiché il capitale non opera che in virtù
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il lavoro dell'uomo, colla forza dei suoi muscoli e la flessibilità delle sue dita, può molto; ma — quanto cresce in potenza produttrice il lavoro
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). Orbene: di questi ultimi beni che l'uomo si appropria o si prepara da sé, la natura colle sue energie produttive (il terreno colla sua forza
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merito dell'uomo, che non solo lo compone ma lo mette a contatto delle energie proprie (lavoro) e della natura. – Dunque le circostanze propizie alla
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Premessa. ‒ I fattori della produzione risultano da due enti primigeni, l'uomo e la natura,di cui il primo assoggetta il secondo e lo impronta dei
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lavoro, infrangendosi di fronte ad un clima ingrato, finisce collo scoraggire l'uomo e ad indurlo piuttosto a diminuire al minimo i bisogni che a
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2. Ma tuttavia l'uomo non subisce passivamente le influenze di natura,ma viceversa sempre più questa assoggetta.
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Così è sempre l'uomo che si afferma mercé il lavoro intelligente non già servo del mondo della natura ma sovrano, giusta la parola biblica: tu domi-
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2. Più largamente deve dirsi che se autore del capitale è l'uomo, avuto riguardo alle cause concomitanti, il capitale è figlio di tutta l'umana
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Il capitale è sempre più proporzionato. – 1. Con qual mezzo l'uomo riesce ulteriormente e massimamente a soggiogare la terra e a far servire il
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2. Ma l'uomo colla copia del capitale formato colle sue mani e colle sue virtù, e perciò aumentabile all'indefinito, appresta qualche cosa di più che
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natura per mezzo del capitale, è sempre l'uomo che trionfa; sicché la produzione economica è umana per eccellenza, anche allora che per l'ingente impiego
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2. Tutti i fattori (uomo, natura, capitale) nella loro funzione si integrano vicendevolmente in ordine al fine produttivo. Ciò in triplice senso: che
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all'unità del genere umano. E più a fondo ancora tutta l'economia produttiva si impronta di continuo alle condizioni del cosmo,dell'uomo e della
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