Un velivolo eseguì ieri una rapida incursione nel vicentino, lanciando da grande altezza una bomba su Asiago e otto su Vicenza; lievissimi danni
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Nell’alto Cordevole la nostra artiglieria disperse coi suoi tiri una colonna in marcia da Varda verso Corvara.
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Nel tempo stesso nostri riparti di bersaglieri eseguivano una ardita incursione di carattere diverso sulle posizioni austriache di Monte Gradiza e
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sulla punta del Forame talune posizioni dominanti. Furono presi una ventina di prigionieri. Un violento contrattacco dell’avversario fu nettamente
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Una squadriglia di idrovolanti nella notte sul 5 lanciò venti bombe su Venezia. Nessuna vittima e danni lievissimi.
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Albania: Una colonna mista di riparti delle tre armi eseguiva il giorno 4 una nuova incursione oltre Vojussa, nella zona a nord di Valona. Sboccate
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Un velivolo nemico lanciò una bomba su Sondrio: nè vittime nè danni.
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Nel pomeriggio di ieri, in condizioni atmosferiche non favorevoli per forte vento, una poderosa squadriglia di 22 Caproni, scortata da Nieuport da
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In un brillante combattimento aereo sul golfo di Panzano una ardita nostra squadriglia abbattè due idrovolanti nemici.
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Nella passata notte una squadriglia nemica lanciò dodici bombe su Mestre. Nessuna vittima e qualche danno.
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Una squadriglia rinnovò nella passata notte il bombardamento di Mestre.
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Una nostra squadriglia di velivoli colpì con tre tonnellate e mezzo di bombe gli impianti ferroviari di Grahovo (Tolmino).
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Nella giornata di ieri la lotta ha avuto sulla fronte Giulia una violenta ripresa.
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Sul Colbricon il giorno 19, col tempestivo brillamento di una contromina, distruggemmo lavori di galleria dell’avversario.
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Nella notte una nostra aereonave, sorpresi nel vallone di Chiapovano intensi movimenti di truppe e di auto-colonne, li sbaragliava fulminandoli con
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Nella giornata di ieri l’attività combattiva si mantenne in complesso moderata su tutta la fronte. A nord del Chiese una nostra pattuglia, fugati gli
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Pattuglie in ricognizione sul versante occidentale di Val Brenta catturarono una piccola guardia nemica in Val Gadena ed una mitragliatrice ed un
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Una nostra squadriglia colpì con oltre una tonnellata di bombe l’arsenale di Pola, i cantieri e i depositi dello scoglio degli Ulivi ottenendo
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In Val di Ledro nostri nuclei attaccarono e fugarono una pattuglia e una piccola guardia avversaria, catturando alcuni prigionieri.
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Una piccola guardia nemica venne annientata sulle pendici nord del Monte Tomba. Catturammo qualche prigioniero.
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In Valle Ornic una nostra pattuglia assalita da un nucleo avversario più numeroso, lo respinse e lo obbligò alla fuga.
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Nelle Giudicarie una nostra pattuglia fugò a colpi di bombe a mano nuclei nemici in ricognizione sulle pendici del Monte Nozzolo.
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’ ossièssi. Ccerte vorte pe’ ffa’ indemognà’ quarcuno abbasta che una strega o una fattucchiera j’arivi a ddà’ ppe’ bbocca un invortino de capelli, una
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Gira la notte, nell’inverno, con una marmitta di rame stagnato, sostenuta da una tracolla: — Pettorali! - Bollenti - Mela cotte!
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È abruzzese. Va curvo per il peso di una canestra nella quale porta una quantità di utensili da cucina, e grida: — Peparóle e cucchiaaà! — Schifiètte
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"Si udiva talora per le vie una lugubre cantilena di voci argentine, interrotta frequentemente dal suono di un campanello. Era — è sempre il Moroni
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Bbisogna portasse in saccoccia er trifojo, o du’ denti legati cor un filo de seta cruda zuppa de bbava de lumaca. Oppuramente tienè’ a ccasa una
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Due ragazzi, tenendo un pezzo di corda uno a una estremità e uno all’altra, o formando con lo spago una specie di sega che ricavano dalla prima
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La canoffièna è formata da due funi che in alto sono raccomandate a una trave, o anche all’architrave d’una porta, od altrove, e in basso sono legate
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Annate a ttrova una bbrava fattucchiera, speciarmente de quelle che stanno in Ghetto, e dditeje de che sse tratta. Quella allora, vederete, che
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Va attorno nei mesi caldi con un cappello di paglia a larghe tese, una secchia d’acqua, una canestra con l’occorrente per bere, e grida: — Acqua
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’invitati, presempio, je viè’ ll’estro de sapé’ quale de le du’ donne gravide farà mmaschio. Uno scommette per una e un antro pe’ quell’antra. Che ffanno
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Ammalappena una persona riceve una bbastonata, un pugno, o anche una ferita, llì ppe’ llì, je fa subbito bbene a mmettecce una bbrava chiarata d’ovo
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Si tte ggira intorno una lapa è ssegno de bbôna nóva; un moscone è ssegno de visita. Una vespa: nôva lesta. Un ragno: è ssegno de guadagno. Apposta
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Si, ssarvognóne, er furmine (ch’è ffatto come una colonnétta de pietra) passa vicino a ’na persona la incennerisce in sur subbito accusì ccome la
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Era una rippresentazzione che sse cantava in povesia, co’ l’accompagno der calascione, e un sacco de ggesti e dde bboccaccie, da facce abbortì’ ’na
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), chiamate Lanternoni. Egli per invitare la gente a comperare la sua merce, gridava con voce stentorea: — A ccinque una grossata, dieci una pavolata, venti una
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sur una delle mani che poggiano a terra, tutto il corpo, in guisa di fare, braccia e gambe tese, una girandola.
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Pe’ nun fa’ mmai una mala cascata o dda un caretto o dda una scala o dda un ponte o da quarsiasi antro sito, abbasta a pportà’ ar collo la medaja de
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costa un sordo. Basta a ttienesse in bocca una cìca, o un mozzóne de sighero che sia. Credeteme a mme, è una vera mano santa.
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"Trastullo fanciullesco, fatto con carta ripiegata, in modo che, ad una agitazione di braccio, uscendone una parte per l’aria che vi s’interna, si
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Pijate una bbôna fatta de foje de sambuco e ccoprìtevece tutta la persona, una foja accanto a ll’antra tanto de sopre che dde sótto. Doppo
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Mettete in d’una pila un par de bbucali e mmezzo d’acqua, du’ libbre de’ erba sarvia, una libbra de rosmarino. A fforza de falla bbulle fate che in
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Comprate un po’ de ggèsso de Genova e ffatelo bbullì’ drento ’na certa quantità d’acqua. Quanno quer gèsso è addiventato come una specie de fanga
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Precuràteve quell’erba a mmazzettini che ffa ppe’ li tetti, e cche se chiama, me pare, la Pimpinélla. Poi pijate una fétta de lardo e ppistatela
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Precuràteve un tantino de tàrtero de bbótte, poi comprate un bajòcco d’éllera, e ffàteli bbullì’ assieme, drento a una piluccia de còccio. Bullito
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Questo giuoco si fa bendando una persona, la quale deve, in quello stato, avanzarsi verso il posto dove prima le si era mostrata in terra una
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Fôra de porta Pia, passata Sant’Agnesa, a la stessa mano de la cchiesa e gguasi de faccia a la trattoria de Màngheni, prima c’era come una scesa e
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Passatempo che consiste nell’indovinare quale è il millesimo di una moneta da un soldo che lo scommettitore tiene in mano dalla parte dell’arma
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libbri: "Tra la vacca e ’r toro, Troverai un gran tesoro". Lui se messe a ccercà’ ppe’ ttutta Roma, e ddefatti, in d’una scurtura che stà ssotto a quel
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