Un altro mio ricordo personale è legato a Don Sturzo: una visita che io gli feci a Caltagirone e la rassegna delle forze che egli aveva messo insieme
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Intanto D. Sturzo, prete e segretario di un. partito politico aconfessionale, esercita, con lo strano connubio, una duplice funzione di garante. Per
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Quel che manca è un obiettivo di sincerità, un termine risolutivo evidente, che leghi gli animi dei molti e determini una azione concorde e fattiva
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crisi presenti, economica e politica, questa sera tenterò di esprimere un pensiero che, ispirato alle direttive del partito popolare italiano, resta
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Il gioco delle forze è misterioso nella natura fisica e in quella sociale: è un dinamismo fatto di azioni e di reazioni, che spesso sfuggono
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Oggi invece un arresto morale, come una sincope, ha colpito la patria nostra. Forse una qualsiasi soluzione del problema estero dei nostri confini, e
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burocrazia da esso nata, e che, come il mostro della favola, da esso è divorata. E non è per rilevare deficienze tecniche e organiche di un ordinamento, nel
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Esso non può, perciò, dare autorità ad un governo, a qualsiasi governo che voglia riprendere in mano il timone dello stato, se non sa fiancheggiarlo
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Direte: È forse questo il sogno morboso di un ipercritico? È uno stato d'animo tormentato dagli avvenimenti che non si possono facilmente spiegare, e
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politica del paese, prima della guerra, mancava un preciso orientamento economico e politico, una vera linea centrale, sintetica, finalistica; si è
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economici e strumenti politici, non in nome di un programma di riorganizzazione del paese, ma in nome di una debolezza che non resiste, in nome di un
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Ma nel contatto forzato e nei facili contrasti si è avuto un turbamento di rapporti, un aumento di diffidenze, un tentativo di sopraffazioni, che han
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Ma ogni periodo ha la sua fase acuta centrale; e sbaglia chi crede di trasportare a suo talento il pensiero delle masse da un termine all'altro.
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Non si tratta di avere un programma e delle idee generali, si tratta di avere organi, mezzi, uomini, elementi di espansione di resistenza. Certo che
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È questo un programma pratico, reale; è un atto di volontà che verrà dal congresso di Napoli come la voce possente di chi vuole essere e operare
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studenti per la cultura religiosa. Uno di essi suggerì che invece di accentuare l'importanza della fede in Cristo, sarebbe più pratico, per attrarre un
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E, del resto, noi ammettiamo un processo e quindi un progresso della coscienza religiosa: e riteniamo esserci quindi oggi una coscienza religiosa più
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: Cristiano. Ma poi ho anche un nome: e questo nome sono io stesso; ed io sono cristiano a modo mio, come ciascuno è cristiano a modo suo, e non c'è, nella
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esteriore, sensibile, immaginata e presentata in immagini, della quale il N. T. ci conserva le tracce; rivelazione la quale appunto perché è un fatto, è
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che riferiscono con la maggior precisione e brevità il punto di partenza della filosofia moderna. «Come mai un oggettivo possa diventare soggettivo, un
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che lo stringeva a bere fino all'ultima goccia il calice della sofferenza e dell'ignominia, è pronunziare un sorprendente enigma». Ma questo enigma
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allo sforzo, paradossale, ma generoso e sincero, di Tolstoi — non sarebbe un uomo banale: sarebbe un veroe cristiano.
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«Ma la Fed. N. studenti per la cultura religiosa, conclude il. L., non ha un tale scopo né un simile compito: essa quindi non ha alcuna tentazione di
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del nostro pensiero, la ricreazione della storia nella nostra storia, fuori della quale quella non ha significato e valore. Un Gesù costruito con
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Permane adunque nel nostro pensiero il moder¬nismo come una vicenda di pertinenza intrinsecamente cattolica, come un momento nella storia del
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Da quel momento, quindi, ci può essere un modernismo che ha avuto origine nel cattolicismo, che si applica in particolar modo alla rinnovazione del
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Un bel giorno la guerra è cessata ed essi, ripresa la tonaca ecclesiastica, hanno dovuto presentarsi al loro superiore, andare a detergere in un
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Un consiglio ci resterebbe da dare ad essi. Se sentono che la loro umanità si rifiuta di sottostare all'onere ingenuamente ed incautamente contratto
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Essi avevano preso sul serio certuni insegnamenti di Leone XIII, e fondarono la democrazia cristiana. La quale ebbe un così rapido successo che già
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interpellare l'autorità, ma senza più far parola apertamente di un nuovo partito, iniziammo la pubblicazione del Domani d'Italia, dando opera
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Il primo è contro il divorzio: posizione naturale per un partito di cattolici ed accettabile anche per molti non cattolici, da un punto di vista
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della tradizione. Noi conosciamo i diritti della vita e della continuità, non conosciamo diritti della tradizione. La tradizione non ha che un
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Ma il modernismo non è stato soltanto questo. O, essendo questo, ha dovuto entrare e provarsi in un campo assai più vasto di reazioni culturali e
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Nasceva, esso, come un movimento cattolico; ed incominciò con una esaltazione ingenua, piena di confidente ottimismo, della Chiesa. Ancora oggi
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, quello che essi volevano era un ritorno allo spirito originario ed autentico del cristianesimo, all'ideale francescano, alla purezza dei motivi e
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Ma un dissidio intimo dilacerava ancora la democrazia cristiana, finché essa designò se stessa con un nome di significato politico sociale e con un
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Mancarono animi capaci di giungere a questo ul timo termine logico dello sviluppo della d.c.; capaci di un tale eroico senso di autonomia inferiore
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sua esperienza religiosa; esso è la storia di un errore di fatto; l'errore di chi, avendo già nell'inizio stesso della sua ricerca superato
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di Tyrrell la Chiesa cattolica c'entra un poco come quel numero di casa sbagliato del quale parlavo. Egli è passato per essa, portando nel suo animo
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dottrine ecclesiastiche; che il cattolicismo è la verità e la verità non solo non ha nulla da temer dal sapere, ma non può anzi che trarne vantaggio. Un
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Anche qui, dunque, il modernismo non è punto un vasto movimento di anime cattoliche, un precipitare di eventi collettivi; è la storia di un errore
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Ora che cosa c'è di comune, ad es., fra le timide audacie di un A. Baudrillart e di un P. Lagrange, un monsignore e un domenicano per i quali la
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Ora, bisogna esser maligni come un gesuita o come un giornalista clericale per dire: Tyrrell, l'infelice Loisy, l'infelice tale altro. Infelici, sì
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giudicare della intima vacuità di tutto un grande movimento apparente, che si risolve poi in un piccolo numero di crisi individuali, dovute ad un
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In mi sono spesso chiesto con meraviglia come mai fu possibile che un movimento così vasto e clamoroso, da scuotere dalle fondamenta la Chiesa di
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. Meda, allora ministro, possono illudere alcuno. Nel suo sogno di democrazia cristiana. Toniolo fu un solitario, sempre; e questa fu la sua sola e vera
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E infatti dai cattolici che hanno commemorato il maestro abbiamo sentito dire che egli fu un sociologo e un filosofo, una guida di anime ed un
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lavoratrici e nella loro in parte riconosciuta ed in parte preconizzata ascensione; egli fu un mistico della fraternità umana e del lavoro, un democratico con
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Evo ed alla Chiesa cattolica. E nei moti sociali e proletari egli vide quindi non un processo di autoeducazione e di autonomia, del quale la
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cui rami già erano spuntate le povere piccole foglie, di un verdino smorto; toccava il sole, già, i primi gradini, a sinistra, della pomposa doppia