sola persona e pensando a lui mi sono ricordato di quello che scrisse il Gazzoletti, quando gli emigranti trentini proponevano nel ’59 di mandare un
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, e la rabbia dei nostri soldati che sapevano di non combattere per una patria loro. Poi venne un terzo periodo, di fiducia, di speranza, e fu quando
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L’on. Degasperi si affretta alla conclusione del suo applauditissimo discorso indirizzando un appello agli altri partiti trentini. Si convincano
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che la questione è troppo grave, troppo decisiva, perché possa venir abbandonata alla decisione di un decreto reale o di pochi consultatori. Il
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cosa di questo fardello debba essere preso nel nuovo cammino, che cosa gettato, ma intanto egli non vuol essere qui che un qualsiasi portavoce della
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perché, come falsamente s’è stampato, fossimo tanto stolti da domandare o da attenderci un uomo di parte nostra, ma perché avremmo chiesto un
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Degasperi ricorda che i suoi amici politici già nella Consulta trentina, quando da parte liberale venne proposto di chiedere al governo l’invio di un
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che ci preoccupiamo anche degli interessi morali. Primo fra tutti è quello della libertà dell’insegnamento religioso. E questo è un patrimonio sacro
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considerazione oggettiva era stato per lo meno un errore grave di tattica quello d’inviare in regioni come il Trentino e l’Alto Adige persona della fama e del
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introdurre almeno la stessa clausola, che assicura un trattamento speciale ai vini dell’Alsazia-Lorena.
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elezioni l’attuale regime degli enti locali, salvo casi di eccezionale necessità. Con ciò, dice l’oratore, appare evidente che s’è ottenuto un successo, il
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autonomia trentina, di autonomia dei popoli redenti. Ridicola poi appare l’accusa che ci si muove da un’altra parte di volere la repubblichetta. Col
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In un paese come il nostro, egli dice, ove la stragrande maggioranza senza distinzione di partito fu della guerra non propagatrice, ma vittima, in un
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1. La rappresentanza provinciale dev’essere ricostituita entro il più breve termine possibile e in modo che alla parte tedesca venga concessa un
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cristianesimo. Difendere quindi la libertà di professare e d’insegnare questa dottrina e salvare la coscienza cristiana del popolo diventa un caposaldo
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fazioso di pochi, assecondati da un’oligarchia resa solo possibile per l’assenza di legittimi e legali rappresentanti del paese, abbia portato la
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, di questi artefatti colossi politici, in cui non esistono che milioni di atomi di fronte ad un governo centrale e ad una rigida uniformità
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in questa sala Manzoni. Un uragano si è rovesciato sopra di noi che pareva schiantarci; orrori di sangue e di fame hanno devastato il verde Trentino
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Noi faremo opera solidale con loro, perché il popolo italiano si conquisti un parlamento ed un governo che siano fedeli esecutori della sua libera
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Il nostro concetto della vita ci preserva però anche dal pericolo inverso, dal fare cioè, come gli antichi, della patria o della nazione un idolo
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ricostruzione: domanda che venga decisa subito per decreto reale l’entrata in vigore della legge anche per le terre annesse e venga istituito un organismo
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Ci saremmo attesi dai socialisti un diverso atteggiamento. Da una parte i loro capi più autorevoli avevano prima e durante la guerra preso tale
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Ed ora permettetemi poche parole di relazione sull’attività del comitato provvisorio. Esso venne nominato in Trento da un’adunanza di amici subito
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qualsiasi suo rappresentante dai corpi rappresentativi ci fecero soffrire la prima delusione. Un disagio innegabile pervase i nostri spiriti, disagio
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paralleli, che si fondevano e s’integravano in una sola aspirazione, ciò che tentai d’esprimere forse imperfettamente in un discorso alla Camera austriaca
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Amici, nessuno si lasci trascinare dalla reazione ad un nazionalismo che, cessata l’esaltazione momentanea del sentimento, appare vuoto d’ogni
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rileva che in Italia più che mai il popolo ha bisogno di un’educazione morale. Senza un contenuto cristiano, il movimento popolare che si entusiasma per
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L’on. Degasperi esordisce dichiarando che, data la situazione speciale di Merano, non intende farvi un’esposizione polemica del programma popolare
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cortesi. L’adunanza durò così tre ore. Riassumere i termini della discussione mi è difficile, perché il Flor divaga da un argomento all’altro
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Noi trentini, dice l’oratore, comprendiamo la situazione dei tedeschi e ci spieghiamo fino ad un certo punto il loro stato d’animo. Appartenendo ad
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organizzate, costituita in consiglio del lavoro, con poteri ampi, ma ben delimitati, accanto al Parlamento. È questo un punto del programma del partito popolare
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Nella seconda, egli ricorda che gli amici che lo hanno invitato a parlare sono gli stessi che a Merano hanno da anni potuto sostenere un modesto ma
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socialisti un certo riserbo. Tornata la pace e la libertà dei commerci, ci sarà la possibilità di studiare serenamente che cosa abbia portato l
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evitare la guerra o un lungo prolungarsi di essa. Il Flor insiste ancora: non vagate all’estero, parlateci dei socialisti italiani! Degasperi lo
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direzione regionale del partito e manda un plauso speciale ai promotori del convegno, in particolare all’infaticabile relatore ed a suo fratello, il
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