Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: udivo

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GLI OCCHI, ERO ANCORA APPOGGIATO AL TAVOLO DELLA CUCINA E  UDIVO  SEMPRE QUEL SIBILO...”
che  udivo  parlare più spesso erano i liguri, e quasi si sarebbero
Io lo adorava; lo colmavo di carezze e di baci; e quando  udivo  dire che Tommaso era brutto mi mettevo a piangere, e
Come un ignoto turbine di suono. Tra le vele di spuma  udivo  il suono. Pieno era il sole di Maggio ... Sotto la torre
le stelle Passare le ombre de le famiglie marine: e canti  Udivo  lenti ed ambigui ne le vene de la città mediterranea:
dove andate!... - Il più bello poi è questo: che stando lì,  udivo  tutti i discorsi che facevano dentro la carrozza... E tra
organi automatici e una decorazione floreale, dalla saletta  udivo  la folla scorrere e i rumori cupi dell'inverno. Oh!
sugli abeti, e piene della melodia dei torrenti di cui  udivo  il canto nascente dall'infinito del sogno. Lassù tra gli
volesse divertirsi a mie spese; poi, di mano in mano che  udivo  le sue spiegazioni, cominciai a sospettare che fosse
l'allucinazione aveva preso tale intensità che io vedevo e  udivo  quei due quasi fossero persone vive, balzai dal letto, in
anche io: "Sciocchezze! Fantasia alterata!", quando  udivo  parlare di queste cose; ma ora mi farei mozzare il collo,
sentivo su la mano convulsa il caldo schizzo del sangue, e  udivo  il rantolo della gola squarciata, e vedevo l'annaspare di
altro da pensare, poverina! In vece, per conto mio, quando  udivo  il suo passo svelto su' mattoni o la sua fresca vocetta che
andare, caro. Lasciamo questi cattivi per sempre ...  Udivo  nella stanza attigua la voce di mio padre: - Moderatevi,
mi insanguinai le dita in quante pozzanghere mi ingolfai.  Udivo  da lontano i gemiti che uscivano dalla mia casa. Ma un
ingigantirsi via via, pigra alla mia impazienza, mentre  udivo  la nota del fischio sempre più acuta e stridente. Il
e s'asciugava gli occhi con l'angolo del grembiale: io  udivo  il singhiozzo profondo venir su dall'imo di quell'anima
alle tempia con la violenza d'un maglio. Nel silenzio  udivo  il battito del mio piccolo cuore accordarsi col rodìo d'un
dai grandi occhi grigi, e vedevo la piccola bocca tumida, e  udivo  il fruscio ritmico della gonna, cose tutte che a poco a
Dei tronchi d'albero disseccati sbarravano il sentiero.  Udivo  de' fruscii ne' cespugli: vidi la coda di un lungo serpe
vicina come se le corde mi vibrassero nelle orecchie. Ma  udivo  anche un passo lieve lungo il pronao. L'importuno s'arrestò
«Io aspettai quattro notti, ma ero triste: ogni passo che  udivo  mi faceva battere il cuore; e le notti passavano, il mio
» insistette la sera appresso. «No». Invece quella volta  udivo  un fioco suono di passi per la stanza, su e giú, attorno al
" insistette la sera appresso. "No". Invece quella volta  udivo  un fioco suono di passi per la stanza, su e giù, attorno al
rimprovero, interrompendosi frequentemente. Nell'intervallo  udivo  un singhiozzo sommesso, poi una sottile, una delicata
scalpitavano, trombe che squillavano, voci che chiamavano.  Udivo  Ciele che diceva: «Vieni, Nemeciech, siamo minacciati!» Poi
inoltre, non vedevo il mio naso, anzi, alcun naso. Vedevo,  udivo  il fruscio del vento e lo scroscio lontano del torrente,
da qual parte ella sarebbe venuta, e al menomo rumore che  udivo  su per le scale o pei corridoj il sangue mi si rimescolava
udii che mi chiamava per nome. Era la prima volta che  udivo  il mio nome in bocca sua, e mi parve che mi mescolasse
senza trovar modo di aprirle. Al di là dell'altro uscio  udivo  un fruscio di vesti e di passi, come se Eva andasse e
molto, e mi sbalordiva, perché era la prima volta che  udivo  un'opera. La Maria, che ci andava piú sovente, voleva
e triste come una tomba nelle ore del pomeriggio, io  udivo  risonarmi all'orecchio la voce ansimante ed amorosa di
studio si trattava la grande questione del mio avvenire.  Udivo  in cucina la Titina discorrere colla matrigna, che era
Io lo adorava; lo colmavo di carezze e di baci; e quando  udivo  dire che Tommaso era brutto mi mettevo a piangere, e
sedermi sopra una seggiola, che stava accanto all'ingresso.  Udivo  e vedevo come se fossi immersa in un sogno: avevo perso il
* * * Io m'ero messo in testa di trovare il violoncello che  udivo  tra gli alberi del bosco: quando tira vento, non sta più