il duemille! - E che pensava il fiorellin divelto | udendo | il cicalìo della vegliarda? Egli che all'alba ancor non era |
magro tizzone, e allor, le buone veglie! ancor io sfavillo | udendo | il grillo. Non l'ho? penso a chi è desto oppur sognante in |
il duemille! ". E che pensava il fiorellin divelto | udendo | il cicalìo della vegliarda? Egli, che all'alba ancor non |
ne le sere dell'estate torrida: volte di tre quarti, | udendo | dal sobborgo il clangore che si accentua annunciando le |