. Prima di morire il povero colcottero chiese all'assasinp: - Che cosa ti ho fatto che mi uccidi? - Il Serpente rispose: - Tu brilli! -
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uccidi. La tua è una cattiva azione. Ora che t'ho avvisato, spero che ricorderai sempre questo precetto: lascia vivere gli uccelli: il buon Dio li ha
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mio! Restituiscilo, hai inteso? o ti rompo le braccia! Restituiscilo, ch'io lo spezzi, ch'io lo calpesti, ch'io lo butti nel mare.... - Ah, tu m'uccidi
... NON MI UCCIDI?
SÌ, MA SARÀ BENE CHE SAPPIATE CHE CONOSCO IL DIALETTO HURON. IL NOME DI QUEL PIATTO DI CARNE ERA: “UCCIDI QUESTI DUE”. OPPURE SBAGLIO, TRUNKY?
MA POI CHE UN RAMOSCELLO GLI STRAPPAI, UDIMMO VOCE CHE GRIDAVA: “VILE!... TU UCCIDI UN UOMO MORTO E NON LO SAI!”...
rivoltella, gridano loro: ucciditi,o uccidi!
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mostrato in sogno il lenzuolo pieno di quadrupedi, di serpenti e di volatili, e gli è detto: « Sorgi, o Pietro, uccidi e mangia« (1). » Nel nuovo
minuto di paradiso per un padre! per uno sposo! - Bonello! Bonello! vieni e uccidila sotto i miei occhi, e uccidi me! - supplicava il cavaliero, più
. - Cilia ! ... Figlia mia! - Quasi non la riconosceva, tanto sua figlia era cangiata. - Parla! parla! - insisteva. - Cosí ti uccidi! - Sembrava che, anche
detto di no, figlia di beccamorti. - Tu sei il beccamorti, che uccidi tuo padre. - Ohé, ohé! - intervenne il padrone - qui si sta allegri. Balli o non
un momento di pace e dovrò sempre occuparmi di te? Prima mi uccidi una guardia, ora mi ferisci uno schiavo, che io tenevo in gran conto perché era
crede; abbatti, uccidi, interroga i morti e le rovine, cingimi, o bardo, al crine l'irrevocato allòr! - Egli lasciò le facili gioie, le soglie care. E
giusta quella vendetta? Esiste una vendetta giusta? Non esiste; ma sei uomo, e la vendetta grida nel tuo sangue, e allora corri e distruggi e uccidi. Come
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uccidi colei che tu ami, credendo di salvarla. - Io! ... - Ma sì, padrone, tu la uccidi. Al primo tuo apparire, la folgore scoppierà ed abbatterà
. - Lo so. - Questo è affar tuo. - Anche questo lo so. - Se non lo uccidi, la vergine della sacra pagoda non sarà mai tua sposa. - Taci, non nominarla
. - Tu mi uccidi! - esclamò ella, singhiozzando. - Sei l'eletta della nostra dea. - Perché, mostruose creature, troncare sì presto una felicità appena
Accademia della crusca
