tavolo. Il signore ubbidì: si accomiatò con un gelido inchino, a labbra strette, e dileguò immediatamente dalla sala. La signora si toccò l'orecchio
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La Lilia ubbidì, svelta, perchè sapeva che Dodò era buono e non abusava della propria forza; ma ch'era terribile quando qualcuno lo faceva montar su
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scherzo a Sempronella. Il maestro le aveva detto: Va' in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Sempronella ubbidì, ma eccola tornare senza bicchiere e
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diede alla signora Zaira che leggesse, ed ella ubbidì. "Quanto sia lo splendore, e la nobiltà della casa Cibo è tanto noto, che non occorre affaticarsi
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vecchia casa nel Kentucky» suggerí piano; e Rossella ubbidí, riconoscente. Alla sua voce si uní l'ottimo basso di Rhett, e quando essi cominciarono la
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fa paura." Ubbidì. Quando l'udii cader molto lontano, aprii la porta. La pazza mi prese le mani, che strinse nelle sue, e poi le coprì di baci. Il suo
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Freud non ubbidì: egli non tornò né alla Bibbia né agli insegnamenti paterni» .
quel secolo passato, di filosofi pieno, che docilissimo ed altero ubbidì e servì alla voce di Giovanni Locke e degli altri suoi maestri e duci, i
il terrazzino; apri la imposta; voglio vedere la città e la campagna, per l'ultima volta ... Affrettati ... Affrettati ... - Lorenzo ubbidí
panchina dove stavano seduti e si avviarono verso la stalla. Giunti alla porta, Gigino disse a Cecco: "Mena fuori il matto!" Cecco ubbidì. Quando
un tono di voce un po' più umano, disse all'oste: "Su da bravo! Salta subito il letto e preparami da cena." Moccolino ubbidì alla prima: ma era tanta
. Benedetto ubbidì. Appena fu nel corridoio udì l'uomo incollerito strepitare sul piano. Prima di entrare nella celletta di don Clemente, Benedetto si fermò
davanti a sé. "Prenda una sedia" diss'egli, gelido. Benedetto ubbidì. "Lei è il signor Pietro Maironi?" "Sì Signore." "Mi rincresce di averla
alghe. - Libera quel poveretto! - gli consigliò la cavalla. Nonsò ubbidì, e il pesce, emergendo con la testa sull'acqua, disse: - Tu mi hai salvata
desiderio di visitare le Piramidi, e Paolo la ubbidì subito, facendo discendere l'aerotaco in pochi minuti al piede di quei giganti di pietra. Salirono
, abbracciandola tutti i momenti con certi baci caldi, furiosi ... - Torna in casa, Teresina, piglierai freddo. Forse che faceva freddo? Teresina ubbidì e tornò
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, rosso dalla rabbia, gridò: - Non hai udito? - Ho udito, Altezza, ma non ubbidi- sco. Il vento soffia impetuoso, le nubi mi annunziano una tremenda
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cavallo, piangendo: tuttavia il padrone aveva ordinato che lo lasciasse andar via, e Saaud ubbidì; ma prima di separarsi da Fior della Mecca gli fece
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, Cele- ste, regnerai; il regno ti spetta per diritto, e il popolo ti difenderà, perchè ti ama. - Il principe Celeste abbracciò il padre e ubbidì senza
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giorno prima. - Saluta la nobile compagnia, - ordinò il giullare al cavallo, toccandolo con un bastoncino. Il cavallo ubbidì e, piegate le ginocchia
insaputa, e, fattale imboccare una scala, le ordinò di salire su su fino in cima. Lavella la ubbidì, e la Contessa saliva dietro a lei, e tanti erano gli
ella aveva salvata. Il bastone di san Francesco ubbidì subito, e prima che il bastimento salpasse, Santina toccò lo Scoglio del Diavolo col coltello di
maharatto che doveva pure aver udito quel crepitìo che poteva annunciare una imminente rottura, ubbidì subito. Fortunatamente la corda non aveva ceduto
capitano, indicando allo strangolatore un sedile di sottili bambù intrecciati. Negapatnan ubbidì facendo stridere le catene che gli imprigionavano i
assassinarmi.. - Forse. - Posso salvare la vita? - Sì. - Parla. - Siedi e discorriamo. Bhârata ubbidì. Tremal-Naik s'impadronì di tutte le armi
appare, uccidilo. Negapatnan ubbidì prendendo il laccio nella mano dritta. Tremal-Naik si mise di fronte a lui, dietro allo stipite della porta, col
volte della spelonca, poi cessò tutto d'un colpo. Padrone, - mormorò Kammamuri, - spegni il fuoco! - Tremal-Naik ubbidì e tutti e quattro si
e giungerai alla soglia della capanna. Io rimango qui a vegliare. Saranguy ubbidì. Percorrendo il sentiero s'avvide che dietro ad ogni albero stava
lascia che il gonga s'areni da sé sull'isola. Forse c'è qualcuno nei dintorni. Il maharatto ubbidì sdraiandosi sul fondo del canotto, mentre Tremal-Naik
. Aghur, quantunque tuttociò gli sembrasse assai strano, ubbidì.. Prese un sentieruccio appena visibile e condusse il compagno sulle rive di un
stato fulminato. - Hurrà! hurrà! - urlò Bhârata. - Bel colpo! - esclamò il capitano, deponendo l'arma ancor fumante.- Getta la scala. - Il mahut ubbidì