Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ubaldo

Numero di risultati: 4 in 1 pagine

Ordina per:
Titolo Numero di occorrenze
Direzione
Visualizza
KWIC beta
  • Pagina 1 di 1
 Ubaldo  Pasqualotto (Milano)
e lo mandò via dandogli soltanto un bastone e tre scudi.  Ubaldo  aveva sentito tanto magnificare la chiesa di Nostra Signora
steso in terra, circondato da una enorme folla di persone.  Ubaldo  sentì dire che il cadavere abbandonato era quello di un
il povero Marco in una fossa e poi se ne andò a cena.  Ubaldo  prese due pezzi di legno, ne formò una croce, che mise
il santo giorno!". Volgendo nella mente questi pensieri,  Ubaldo  rallentava il passo, e alla fine si sedé appiè di una
tosto soccorri! Dette queste parole, il Santo scomparve e  Ubaldo  si destò. Prima di tutto, appena ebbe liberati gli occhi
un superbo castello con quattro potenti torri ai fianchi.  Ubaldo  varcò il ponte levatoio. - Chi sei? - gli domandò la
e lei, il carnevale. Tutti e due fecero mille garbatezze a  Ubaldo  e, introdottolo nella grande sala d'onore, lo fecero sedere
ordinò gli fossero serviti dei rinfreschi. A dir la verità  Ubaldo  non capiva il perché lo avevan ricevuto a quel modo, ma era
pranzo, e il vecchio si sedé in capo tavola, mentre aveva  Ubaldo  a dritta e Imelda a sinistra. Allorché le mense furono
ragni avevano tessuto le loro tele sulle mangiatoie. Quando  Ubaldo  fu rimasto solo, accese un fuoco di sterpi sul pavimento di
inginocchiatosi, pregò fervidamente. Passò la prima ora e  Ubaldo  non udì altro che lo schioppettìo della fiamma; passò la
e all'estremità della stalla, nell'angolo più scuro,  Ubaldo  vide alzarsi lentamente una pietra e uscir dalla terra la
vedeva svolgersi il corpo enorme, coperto di squame. Benché  Ubaldo  fosse coraggioso, pure sudò freddo a quella vista, e quando
dalla morte. La mattina dopo, quando il sole fu alzato,  Ubaldo  andò a destare la gente del castello e la condusse nelle
Egli non può più nuocere ad alcuno. Fu fatto ciò che  Ubaldo  aveva ordinato, e quando s'andò a misurare la lunghezza del
sua cugina Imelda. Un giorno il perfido Corrado invitò  Ubaldo  ad andare a caccia insieme con lui in prossimità del mare,
cavalieri ai quali dispensa le rose che portava in petto.  Ubaldo  si alzò in punta di piedi. - Quanto desidero di vederla! -
ci vuol poco. Sali sul mulino e sarai più alto di me.  Ubaldo  seguì il consiglio e salì la scaletta tarlata. Quando fu
fioriti. - Ma guarda sotto a te! - Sotto a me! - gridò  Ubaldo  spaventato. - Invece della scala per discendere, vedo le
e il vecchio mulino era circondato da una fornace ardente.  Ubaldo  si raccomandò al Gigante di non lasciarlo morire di una
la terra al cielo. L'arcobaleno spense l'incendio, quindi  Ubaldo  si servì della scala per discendere e tornò al castello
stava per uscire dal cortile e imboccare il ponte levatoio,  Ubaldo  posò una mano sulla groppa del cavallo e disse: - Non
prodotto dei campi e del bestiame. Ma questa generosità di  Ubaldo  non aveva fatto altro che invelenire maggiormente il
un maschietto, bello e forte, che nacque senza piangere.  Ubaldo  mandò inviti a tutti i signori dei castelli vicini
culla, afferrare il piccino e darsela a gambe. Prima che  Ubaldo  pensasse a inseguirlo, egli era già fuori del castello, e
Corri a liberarlo da Corrado, che lo vuole uccidere.  Ubaldo  corse fuori, seguìto da gran parte d'invitati e di servi, e
coltellaccio che prima portava alla cintola, dicendo: - Se  Ubaldo  non mi dona l'altra metà della rendita de' suoi beni in
sempre il coltellaccio. - Rendimi mio figlio! - urlò  Ubaldo  attraverso le inferriate. - Non son così pazzo; cedimi
così pazzo; cedimi tutto quello che possiedi e lo avrai.  Ubaldo  esitò. Non poteva ridurre la moglie e il bambino alla
di peso e ricondotto in camera di Imelda, dove lo seguì  Ubaldo  col bambino fra le braccia. Appena tutti vi furono
di un bar e dalle donne dipinte da Antonio Donghi e  Ubaldo  Oppi a tutto il Realismo Magico; da Edward Hopper a Grant
suo mestiere di scrittrice, un uomo di nome Ermes, il nonno  Ubaldo  e le sue splendide « rose morenti », ma nel sogno che stava
una comunicazione firmata da! sindaco: le reliquie di  Ubaldo  Milkovich sarebbero state collocate in un ossario perenne

Cerca

Modifica ricerca

Anni


Categorie