Se intorno ad un bastoncino di ferro piegato in modo da rappresentare la lettera U, ravvolgiamo un filo di rame, quel ferro può , a nostro talento
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CHE COSA era avvenuto poi di quel cappello? "U barone" si sforzava di richiamare ad una ad una tutte le impressioni di quel terribile istante. Aveva
- O Marinella, lume di stella, candida e bella, o navicella... "U barone", come si vede, era in vena di poetare. Il vin del Reno, sangue di Muse
vedere, "u barone" sentí che aveva bisogno d'un coraggio insolito anche per ricevere un prete. Nessuno penserà ch'egli avesse paura di veder entrare prete
qualche anno il barone, detto "u barone", lesse dei libri e prese la scienza sul serio: ma non sarebbe stato lui, se avesse per amore della scienza
vincite fatte al club "u barone" avrebbe potuto mandare al Banco di Napoli a riscuotere quasi novantamila lire in tante cedole di Stato al portatore
ha messo in rivoluzione le Sezioni di Pendino e di Mercato, dove il cappellaio è conosciuto, e piú conosciuto ancora prete Cirillo detto u prevete
venuto "u barone". - È venuto? che sia vero dunque quello che mi hanno riferito, che sua eccellenza sia per vendere la villa all'arcivescovo? Quando fu di
nebbia si sciolse, "u barone" si sentí gli occhi pregni di pianto. Martino riprese l'allegro scampanare. - Sono sensazioni! - disse ancora una volta la
voglia di baciargli la mano. - Che cosa fate, don Antonio? - esclamò "u barone" ritirando con raccapriccio la destra, che il vecchio pastore aveva già
caduta sulla grande lastra di vetro del balcone e si è tagliata qui e là. Il pavimento è cosí lucido... - Altro che morfina! Portami il caffè. "U barone
, di orgie, di delitti. Che cosa era rimasto di tutta questa potenza? Nulla, anzi meno che nulla, perché "u barone" Coriolano oggi valeva meno di un
"U barone", tornato a Napoli, per qualche giorno si sforzò di non piú pensare né a prete Cirillo, né al suo cappello. L'uno era ben chiuso in un
migliaio di lire. - A fare? - tornò a dimandare "u barone" che era rimasto colla mano sul foglio e cogli occhi smarriti nel vuoto. - Usilli! - chiamò
coi capo dentro le mani. Da un pezzo "u barone" non vedeva una chiesa, e sentí, nel girare gli occhi intorno e in alto, che quelle sacre pareti
svolazzanti; uno scintillamento insomma di brillanti e di occhi di fate. "U barone", rinnovato e trasformato, aveva fatto una corte spietata alla
questi elementi c'era da mettere insieme un magnifico progetto, purché non si guardasse troppo agli scrupoli e ai pregiudizi. "U barone" sentí il bisogno
non sia venuto niente. Noi dobbiamo vincere il terno secco, o non è che un pugno di mosche. - Dicono che "u governo" levi dall'urna i numeri pericolosi
arrivato "u barone"! II bambino di Menichella del Torchio diceva di aver veduto un prete avviarsi alla villa per il viale degli ulivi. Nessuno aveva
sopra un vecchio arazzo... Poco dopo "u barone" stanco, affranto dalle fatiche, dalle emozioni, dal giuoco, si addormentava sopra un canapè nella sala
lascena dei cortiletto gli ritornava a mente, "u barone" diventava un terribile artista, e declamava il dramma del suo delitto con moti e con parole di
anche Jervolino il segretario e fu sentito in paragone di Martino il campanaro. Jervolino aveva avuto la chiave della villa, ma ora questa l'aveva "u