Tu resterai, tu mi renderai conto dell'opera tua!... Comprendi tu quel che hai fatto? Di', lo comprendi tu?
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impedirgli di spacciare la notizia, di farmi sospettar complice della tua azione criminosa? Si potrà anche credere che io sia stato l'istigatore, colui
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perchè non sai guidarti da te? No, no: appoggiata al mio braccio, troverai aiuto e direzione. Non sarei un uomo, se la tua deficienza femminile non ti
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a casa tua...
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Abbandonerai la tua casa, tuo marito, i tuoi figli? E non pensi a quel che se ne dirà?
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Ma nessuno ha mai inteso parlare una giovane così! Ma se la religione non ti può servire di guida, lasciami almeno scandagliare la tua coscienza
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dimenticato ogni cosa. Ed io sono ridivenuta la tua allodoletta, la tua bambola da esser portata in braccio come prima, con un po' più di precauzione
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Tu dirai che io non avrei mai permesso tal sacrifizio. È vero. Ma che valore avrebbe avuto la mia affermazione in faccia alla tua? Ecco quale era il
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Forse... se non avrai più la tua bambola!
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Così, come ora sono, no; io non posso più essere tua moglie.
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Lo so benissimo. Non mi hai data la tua parola?
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Ti ricordi l'ultimo Natale? Tre settimane avanti, ti chiudevi ogni sera fino a mezzanotte nella tua stanza, per preparare i fiori di carta
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Tu mi parli dall'alto della tua grandezza, Cristina, e non dovresti fare così. Sei orgogliosa di aver lavorato lungo tempo per tua madre.
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Come sei buona! Tanta premura da parte tua raddoppia di valore, perchè tu conosci così poco le miserie e i dolori della vita.
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No, non voglio disturbarti: entrerò piuttosto un momento dalla tua signora.
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Ed ecco perchè la mia bella Norina deve promettermi di non parlarmi in favore di lui. Dammi la tua parola. Che c'è? Porgimi le mani. Così. È deciso
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La tua bambina ti avrà già dimenticata.
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Dimmi, Anna-Maria; me lo son dimandato sovente: come hai avuto il coraggio di affidare la tua bambina a degli estranei?
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Sì, passando per caso davanti la porta di casa tua, volevo pregarti di darmi una mano. Siedi sul sofà. Ecco di che si tratta. Domani ci sarà un ballo
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A te, lo so, non to ne importerebbe nulla, purchè trionfasse la tua volontà. Credi tu che io voglia rendermi ridicolo agli occhi di tutti gli
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A quel che vedo ti sobbolle la tarantella nel sangue. E la tua seduzione si accresce. Senti? Gl'invitati vanno via.
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Mi parve di sentire la tua voce : ed io ho voluto entrare.
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È una gentilezza da parte tua non passare davanti alla nostra porta senza picchiare.
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Basta che tua moglie si mostri quale la vediamo giornalmente.
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labbra, poi, prorompendo, disse: "Parto perché ... amo tua moglie!" "Ella lo sa?" domandò tranquillamente Cagli. "Sí" rispose Gissi, chinando
a quest'età". "Io" risposi trionfalmente. "Ebbene, eccezione che conferma la regola. Ma no; sei un disgraziato anche tu! A quest'ora, con la tua
punto, la tua riserbatezza. Ma da questo al volermi dare a intendere che ti è antipatica, che non la puoi soffrire ... scusa ... - Riserbatezza
. "Sto benissimo" rispondeva. "La tua signora è impensierita" gli dissi una volta. "Per cosí poco?" soggiunse con accento d'ironia e di tristezza. Non
ho dato gli ordini pel pranzo, secondo la tua lista. Saremo una diecina di amici ... o sarete - si corresse - se mai! Gli antichi banchettavano dopo
: - Tuo nonno ha fatto questo! E tuo padre quest'altro! E la tua mamma ... cosí e cosí! ... E le tue sorelle, peggio! E tu sei becco pacifico, ed hai le
Lidia) è come stare in laboratorio. Quel che scopro ogni giorno è strabiliante". "Qualche piccola differenza però tra tua moglie e lei ci dev'essere
a gridare: "No! No! ... Basta!" coprendomi gli occhi con le mani. Tremavo come un bambino, sudavo freddo". "Quella donna aveva contato su la tua
tutto questo? - gli dissi all'ultimo. - Non era meglio che tu avessi continuato la tua vita di godimenti e di amori che la giovinezza e la ricchezza ti
che mentre lui si confondeva con la mula, la povera signora moriva, don Michele rispose: - Va a farti friggere tu e la tua signora! Prèsia insistette
pel padre cappellano, che all'ultimo gli aveva detto: - Va a farti benedire tu e la tua madre badessa! - Insomma, che pretendi? - gli diceva la moglie
tu l'hai in testa, e te l'ha messa tua moglie! - rispose una volta stizzito. E quasi venne alle mani con Taccareddu che, cornuto pacifico, non voleva
il moscadello a goccia a goccia, per risparmiarne mezzo ditino da berselo lui a messa finita. - Versa! Non lo piscia tua sorella! - gli ringhiò
, ora mi sfonda il tetto buttando spazzatura dal finestrino di cucina! Buttati tu, con la tua panciaccia, se hai coraggio! Tutte le sere cosí. I tegoli
non poté trattenersi: - Assassino! Ora vi punsero le corna, dopo quattr'anni? - Meno male - rispose Janu, guardandolo in faccia. - A te, quelle di tua
suo spavento, la tua terribile minaccia ... Feci uno sforzo ... e, improvvisamente, mi sentii slegare. Quanto ho sofferto! - Oh, bene, benissimo! Me ne
una sola volta. - Lo so che la tua è un'arma terribile, che ha già ucciso parecchie dozzine di balene. - Delle centinaia, signore! - disse Koninson con
lenza cessò di filare. - Ehi, mastro Widdeak, sta bene attento! - gridò il tenente. - Il cetaceo apparirà vicino alla tua baleniera. - Lo riceveremo
bianco che ci aveva rubato un fucile. È tuo quell'orso? - No. - Sarà di qualche tuo guerriero. Io so che è entrato nel tuo campo e io conto sulla tua
bravo eschimese dicendogli: - Conservalo in memoria della tua buona azione. Ed ora alziamo i tacchi. Si slanciò dietro la tenda seguito da Koninson