rigato di lacrime. - Sono sciocca a piangere, - essa dice. - Oh, Francesco, perdonami! - Ma che hai? - Nulla.... Ma.... se tu sapessi, Francesco, come ho
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a Francesco. - Sei una bestia. Tu esci forse in giardino col cappello? - A Maurizio sarebbe piaciuto un travestimento completo. È una vera fortuna che
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detto.... - continua Alano. - C' è una signora che vi aspetta, - termina Maurizio. - Allora abbiamo indovinato che eri tu, mammina! - Avevo troppo
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dispiacere - che non avete molta fiducia in me. - Tu avresti detto tutto allo zio Fil, ed egli l'avrebbe mandata via, forse. Non si poteva arrischiar
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cosa, ma qualche cosa di lieto, e sono sceso. » - Mio bel Matù, mio bel gatto, - dice la signora d'Aufran - dunque pare che tu stia dando la caccia ai
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merenda, Maurizio? E tu? - Noi abbiamo già fatto merenda, stai tranquilla: abbiamo avuto ognuno la nostra fetta di pane con la marmellata, e Maria non si
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gravemente - tu sei una bambina, non è vero? - Nicoletta, sorpresa, risponde affermativamente. - E le bambine non sono coraggiose, - continua Francesco
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scuote la testa. - Se tu sapessi come me li tirava la mamma Duflet! E come gridava, se piangevo! - Sbrighiamoci, Francesco; - dice Maurizio con
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Alano. - Non è seccante? L' hai detto tu stessa a Leonia. - Io? - protesta Maria. - Sì, tu. Il giorno in cui la mamma parlò di partire, dicesti a Leonia
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faccenda non progredisce molto. La testa della fanciulla è un intricata cespuglio, e Francesco ha una gran voglia di rinunziare all' impresa. - Se tu
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meno fatica, - insinua Nicoletta. - Non m' importava di durar fatica, - brontola. - Tu dovevi tenere i tuoi capelli. - Sei arrabbiato? - domanda
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naso. - Oh, - esclama essa ridendo di tutto cuore - tu hai creduto che non sapessi nemmeno questo! Conosco tutte le lettere e le sillabe, ma non so
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regolare? Tu scherzi, ragazzo mio. - Alano assicura che non scherza: scherza così poco, che gli par di sentire davvero ciò che ha descritto al dottore
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conveniente che tu dia del tu al Reuccio, perchè egli è figlio di un Re di corona e tu sei figlio soltanto di un Principe, dunque non siete eguali e non puoi
noi dobbiamo fare certi conti. - Anche Mariuccia lo riconobbe subito e si mise a tremare. - Fammi tutto quello che vuoi, basta che tu non tocchi questo
- Comprerei lo stupendo cavallo che oggi due mercanti saraceni offrivano in vendita. Se tu lo vedessi, sorella Costanza, quanto è mai bello ! Credo
, dammela! - Ma tu non sei fratello mio! - rispose l'altro. - Se tu fossi mio fratello te la darei, a te non te la do. Tu sei figlio di un'altra madre
terra e con tutto il fervore dell'anima pregò: - Vergine beata, tu che proteggesti visibilmente l'impresa dell'avo mio e lo aiutasti a liberare
il morso, dice nella sua lingua: - Io, Re potente, so molte cose che nessuno sa. Se tu rinunzi a pregare oggi Maria di Nazareth, se volgi briglia ed
gli disse: - Come, non tremi per il tuo crimine, sciagurato Duca? Così, tu dai l'esempio d'ubbidienza ai miei ordini, tu che sei uno dei grandi
a cena, tu trasformati in gatto, va' nella sala, balza sulla tavola e ruba il pesce dal piatto della bella ragazza. Lei per iscacciarti ti tirerà il
andarci? - A questo ci penso io, - disse il Duca. - Io ho un porco fatato, che vola per l' aria come un' aquila. Stasera tu lo monti, chiudi gli occhi
. - Vorresti esser bello? - Ma sicuro che vorrei. - E perchè non hai parlato? La bocca tu l'hai, e a che ti serve? - A parlare e a mangiare. - Dunque parla e
visto il Mago della grotta? - L'ho visto. - E che t'ha detto? - M'ha detto che tu non ti disperi e m'ha consegnato due bellissime arance, una rossa e
tornarono cento castagni. Fa' come me e tu pure sarai giovane e bella. Qui troverai il danaro per le spese necessarie.» Donna Peppa quella notte non chiuse
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MIO DIO! TU STAVI PARTENDO! TU...
TU E CHI?
SEI TU, SATANASSO?...
VIENI ANCHE TU, COTTON?
CHIUDI LA BOCCA, TU.
ORA CAPISCO! TU STAVI SCAPP...
A PIEDI?!... TU SEI PAZZO!
CHIUDI IL BECCO, TU! SONO TANTI?
SENTITO? SE TU MI AVESSI DATO ASCOLTO...
SONO CONTENTO CHE TU MI RICONOSCA, ASSASSINO!
PERCHÈ NON ME LO ORDINI TU, MILITARE?
SARÀ MEGLIO CHE TU GLI DIA ASCOLTO, DANNY...
HAI SENTITO, KIT?... SPEGAGLIELO TU COME FACCIAMO A SAPERLO!
E TU HAI UN CUORE DI PIETRA, TIZZONE D’INFERNO!
NON È POSSIBILE!... TU NON ESISTI!... È UN DANNATO SCHERZO!... IO RICONOSCO QUESTA VOCE!
IL FERRO NON C’ENTRA! DEVE ESSERE QUALCOSA DI PEGGIO, DAGLI UN’OCCHIATA ANCHE TU...
ANDIAMO, BUDD, SAI CONTARE O NO? CI SEI SOLO TU CHE VUOI TONARE INDIETRO, DANNATO FIFONE!
QUI ATTORNO, DANNY. CREDO PROPRIO CHE TU ABBIA CONDOTTO LA TUA CARIOLA NELL’OCCHIO DEL CICLONE!
TU PARTIRAI, BUDD, RAZZA DI GROSSO FIFONE! SEI O NON SEI LA MIA SCORTA ARMATA, RISPONDI!...
PROVA A FARE UN PICCOLO SFORZO, DANNY! EPPURE LE AVRAI GIÀ VISTE ANCHE TU QUELLE FUMATE...
TU STAI ATTRAVERSANDO UN MOMENTO COSÌ DIFFICILE CON I TUOI AFFARI E IO MI SONO DETTA CHE NON AVEVO ALCUN DIRITTO DI LASCIARTI SOLO PER...
QUANDO SCOCCHERÀ L’ORA, LE RUOTE DELLA DILIGENZA SI METTERANNO IN MOTO CON L’INESORABILITÀ DI UNA CONDANNA DIVINA, E QUESTO SENZA CHE TU DEBBA
DOVRÒ ACCENDERE LA LATERNA PER CERCARE MEGLIO... TU RESTA DI GUARDIA E AVVERTIMI AL PRIMO SEGNALE DI PERICOLO. IN CASO DI NECESSITÀ POSSIAMO SEMPRE
INOLTRE SAPPI CHE SE LA “WELLS FARGO” MI CONCEDESSE L’AUTORITÀ DI ACCETTARE O RIFIUTARE I PASSEGGERI A MIO PIACIMENTO, TU E IL TUO BAGAGLIO NON
PROPRIO COSÌ, IMMENSA SPECIE DI FARABUTTO!... IL VERO REMICK! L’UOMO DI CUI TU E BULDER VI SBARAZZASTE PER USURPARNE IL NOME E SERVIRVENE PER