... O TU NEL NOSTRO?
SIETE?! TU E... CHI?
SCENDI TU A VEDERE!
TU NON TOGLIERAI PROPRIO NIENTE!
E ANCHE TU, VECCHIA NUMERO UNO!
MA NATURALMENTE, PAPERONE! SE LO DICI TU!
TU PORTERAI QUESTO... E QUESTO... E ANCHE QUESTO...
CHE C’È, TOPOLINO? TU NON HAI FAME?
TU NON SEI UN PRINCIPIANTE! SEI UN GENIO!
PIPPO! TU, QUI? VOLEVI FARMI UNA SERENATA, VERO?
MA NON ERI TU QUELLO CHE DETESTAVA L’ARGOMENTO?
ME LA STAVO GODENDO BENISSIMO, PRIMA CHE INTERVENISSI TU!
NEMMENO IO SAPEVO DI AVERE QUELLA MONETA! COME HAI POTUTO, TU...
ALTRO CHE PERDERE TEMPO! SEI TU CHE VIVI FUORI DEL TEMPO!
NIENTE AFFATTO! IO PREPARERÒ I PANINI, LI INCARTERÒ, E PORTERÒ LE COPERTE, PERCHÈ TU POSSA STENDERTICI SOPRA E RILASSARTI!
, e ne ho piena coscienza. È una scorrettezza, un piccolo tradimento: tu non sai che cosa l' autore ti riserba nella prossima pagina non letta, rifiuti
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, perdere una sillaba è perdere l' autobus: il discorso prosegue mentre tu ti arrabatti a ricostruire l' anello mancante. A perturbare la tua
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, tu non manchi di percepire, al di là della scacchiera, un' ombra simbolica. Quella che tu stai vivendo è una morte; è la tua morte, ed insieme è una
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", "tu sais xé qu' un concept"; certi remoti insetti hanno scoperto "que l' air est un espace où qu' on peut sdeplacer"). Spesso lo iato imposto dal
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peschereccio, dentro un globulo rosso, in fondo a una miniera o in un bordello: insomma, in qualsiasi luogo tu abbia visto, o in luoghi sentiti descrivere
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baule, devi accertarti che non contenga mosche o tignole; se tu le rinchiudessi, avresti cacciato, anche senza averne volontà né coscienza, e avresti
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mi ha detto: _ Tu appartieni alla austera generazione di umanisti che ancora pretendono di capire il mondo intorno a loro. Questa pretesa è diventata
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