Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tu

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L'evoluzione della cultura e la stampa quotidiana

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

ordinamenti sociali, ma nuovi per le trasformazioni della nostra vita morale ed intellettuale. O padre Dante, se tu scendessi dal tuo piedistallo e muoveresti

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

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Murri, Romolo 5 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
  • UNIOR
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vita interiore, alla sua coscienza, a sé stesso. Gesù ci ha detto: la salute è in te, tu sei in rapporto immediato con il tuo Dio, che adorerai in

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tu di tristizia l'aer contamini

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cruciato martire, tu cruci gli uomini,

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, ecco è in mezzo a voi; o, se egli non lo dice, gli ascoltatori commossi si levano a chiedergli: sei tu colui che doveva venire o dobbiamo aspettare

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applica cioè agli altri, come a fratelli tuoi, uguali a te nel dovere e nei dritti, quel senso acuto e vigile di giustizia che tu sei solito applicare alla

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CARDELLO

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Capuana, Luigi 7 occorrenze

le mani. Aveva il cuor grosso e gli occhi pieni di lacrime. - Eh! ... di': tu sei il ragazzo del burattinaio che ha ammazzata la moglie, è vero

tu - soggiunse rivolto a un operaio: - va' a chiamare il padrone. Intanto scaviamo più in là. - Quando l'impresario arrivava, era già in vista, a

tu da Pulcinella? - Diventerai burattinaio anche tu? - Chi lo sa? - rispondeva Cardello E il giorno dopo lo seguirono in Piazza del Mercato, mentre

, spalancando gli occhi dallo stupore. - L'ho fatto io, - rispose timidamente Cardello - Come? Tu! Come? - Di mano in mano che Cardello preso animo, gli

avventurarli in un'impresa; e senza capitali, le industrie non vanno avanti: vado a cercarli lassù, in Piemonte. Tu baderai a fare e a far fare quel che

da un vecchio stovigliaio. - Tu, che sei siciliano come me, dimmi la verità. Quei vasetti stagnati ... . - Li abbiamo fatto noi. Belli, eh.? E non

alla poveretta. Due notti appresso la lite fra marito e moglie si era incalorita. Cardello udiva ringhiare don Carmelo: - Devi dirglielo tu

Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli

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Capuana, Luigi 1 occorrenze

tur- ba la mente, impedisce di ragionare. Se un cane ti corre incontro per morderti e tu hai paura, che fai? Chiudi gli occhi, rimani lì impalato, e

Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 1 occorrenze

soglie dell'anima così, come le stelle treman la notte, alle divine porte fin che la pietosa alba le coglie. «Hai visto tu passare le barelle, o pazzo

ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO

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Salgari, Emilio 35 occorrenze

Tu intanto mettere saccoccia questa mohr (6).

scorgerlo, non poté frenare un gesto di sorpresa, esclamando nel medesimo tempo: - Tu! ... - Io, Altezza, - rispose il greco. - Perché hai lasciato

. - Che cosa vuoi tu, signore? - Io so che il tuo padrone è potentissimo alla corte del rajah e vengo a chiedere il suo appoggio per ottenere una

, - disse Tremal-Naik all'importante individuo che aveva la direzione dell'albergo. - Noi ci fermeremo alcuni giorni e tu metterai a nostra disposizione

del rinoceronte che tu mylord hai ucciso. Il suo proprietario doveva essere un animale ben grosso. - E anche molto cattivo, Altezza. - Lo credo. I

ascoltare ciò che doveva dire il loro principe. - Ascoltami, - disse il rajah. - Io ascoltarti, Altezza, - disse Yanez avvicinandosi. - Tu mi hai

stupore. - Tu credi, mylord? ... - Io non credere niente, però fare notare a S. A. che mio bicchiere non averlo vuotato io. Io averlo trovato senza

, Altezza. - Perché? - Non sapere io. Greco non vedermi bene qui. - Tu hai avuto una questione. - Essere vero. Noi uomini bianchi rissare sempre quando non

l'immenso scalone di marmo candidissimo precipitandosi verso Yanez. - Mylord! - esclamò con voce affannata. - È vero che tu hai trovato la pietra di

. - Sii prudente perché le adnara valgono le tigri. - Forse un po' meno delle nostre pantere nere. Proviamo a fare un buon colpo. Tu non sparare per

pistola. - Siamo in quaranta e tutti armati. - Che cosa vuoi tu? - chiese il più vecchio. - Come sei entrato qui, senza il permesso del padrone? - Noi

prova? - Quando tu vorrai, signore. - Tu mi assicuri che la principessa non soffrirà. - Rispondo io pienamente. - Agisci allora. - Il chitmudgar prese

brutto animale ha già distrutto tanto indaco, che seicento rupie non sarebbero bastanti per ricompensare questi poveri contadini. Oh, ma tu lo ucciderai

seguiranno anche fino sulle sponde del golfo del Bengala, se tu lo desidererai. - Scegli tu i migliori; li conosci meglio di me. - Come vuoi, sahib. - Sono

deciso? I miei uomini si annoiano; tu sai che la pazienza non è mai stata il forte delle vecchie tigri di Mompracem. Sono otto giorni che siamo qui a

da Yanez e dai suoi compagni annunciava che la kala-bâgh si era già guadagnata la cena o che aveva fiutati i cacciatori? - Che cosa ne dici tu

alzò prontamente e, favore insigne, scese i tre gradini della piattaforma, stendendo la destra. - Tu, mylord, sei un valoroso, - gli disse. - Io non

dei quattro malesi. - L'hai veduto anche tu? - Sì, capo. - Sono pronti i cavalli? - Sono davanti alla porta signore - rispose uno staffiere. - Vieni

dell'India! Tu hai fatto questo? - Sì, Altezza - rispose Teotokris. - E dove si trova ora? - Nel mio palazzo. - E tu mi accerti che quella

preda ad un terribile spavento, non cessava di gridare al fratello: "Fammi grazia della vita ed io abbandonerò il tuo regno. Sono figlio di tuo padre. Tu

sorprendermi nella tua stanza. - Ma come tu, signore, sei qui? - Taci ora: la porta. - Surama abbassò i due ganci, assicurandola solidamente

seduto dinanzi a Tremal-Naik dicendogli: - Ora tu, che sei indiano e che hai passati tanti anni nelle Sunderbunds, ci spiegherai che cos'è questa tigre

entro la pagoda: - Hai veduto tu, coi tuoi propri occhi, le truppe del rajah avanzarsi verso la jungla? - Ho scorti tre grossi poluar, carichi di seikki

invece di qualche viandante che si difende dai cani selvaggi. - Uhm! - fece Tremal-Naik. - Chi oserebbe inoltrarsi nella jungla, solo, di notte? Tu

il demjadar dei seikki a dirmi tutto quello che io desideravo, e quello è un fiero soldato e non già uno stupido fanatico come sei tu. Segui il suo

bianca sahib. - No, sahib, io essere grande mylord! - Il rajah non riceverà nemmeno un mylord. Non desidera vedere alla sua corte degli europei. - Tu

accortosi a tempo che si trattava d'un parlamentario, abbassò la carabina chiedendo: - Che cosa vuoi tu? - Il rajah mi manda per intimarvi la resa. La

strano. - Ah! - esclamò Sandokan, deponendo la pipa. - Sei tu, Kammamuri? Ben felice di vederti, sempre in salute e sempre fedele al tuo padrone. - I

. - Quell'oppio doveva essere di prima qualità. Ed ora, all'opera, giacché tutti dormono. Ah! Tu credevi, Sandokan, che la mia fantasia si fosse spenta? Vedrai

, incominciando ad ubriacarsi coll'odore della polvere. - Siete pronti? - chiese Sandokan. - Tutti, Tigre della Malesia, - risposero ad una voce. - Tu Kammamuri

? - Non credo. - Come lo sai, tu? - Perché ho lavorato, alcuni mesi or sono, a rifare le volte che minacciavano di crollare. - Sapresti guidarci? - Lo spero

di Siringar. - Alt! - aveva comandato Yanez. - Bindar non deve essere lontano. - È l'indiano che tu hai assoldato? - chiese Sandokan. - Potremo

tu, Bindar? - Penso che quel rumore sia stato prodotto dallo scricchiolìo di qualche trave. - Cerchiamo l'anello, - disse Sandokan. - Se verranno a

il mal occhio contro questo palazzo e anche contro tutti coloro che lo abitano e tu sai quali conseguenze fatali può produrre. - Non sai chi è quel

Surama dov'è? - È a bordo d'uno dei nostri poluar. La faremo subito avvertire. - E tutta questa gente dove l'hai scovata, tu? - Sono i sudditi del padre

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