Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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quanto riguarda il rapporto  tra  arte e gusto e quindi tra critica impostata sul problema
quanto riguarda il rapporto tra arte e gusto e quindi  tra  critica impostata sul problema del gusto o meno, la
alcuni anni fa, di fare una distinzione abbastanza netta  tra  buono e cattivo gusto, tra arte e Kitsch.
una distinzione abbastanza netta tra buono e cattivo gusto,  tra  arte e Kitsch.
modo, simbolicamente, gli artisti creavano un collegamento  tra  la Caduta e la Crocifissione, ossia tra il Peccato
un collegamento tra la Caduta e la Crocifissione, ossia  tra  il Peccato Originale e la Redenzione.
ci sono altri elementi che s’identificano con il rapporto  tra  invenzione figurale e pregnanza visuale, tra accettabilità
il rapporto tra invenzione figurale e pregnanza visuale,  tra  accettabilità della posizione socio-politica e «resa» di
 TRA  LAPITI E CENTAURI
dal continuo incontro, dal conflitto, ma anche dall’osmosi,  tra  «naturale» e «artificiale», tra «tecnologico» e
ma anche dall’osmosi, tra «naturale» e «artificiale»,  tra  «tecnologico» e «fantastico», tra razionale e irrazionale,
e «artificiale», tra «tecnologico» e «fantastico»,  tra  razionale e irrazionale, può derivare, nella nostra età, un
il punto di partenza per quelle ricerche di interazione  tra  le arti: tra pittura scultura e architettura, tra arte e
di partenza per quelle ricerche di interazione tra le arti:  tra  pittura scultura e architettura, tra arte e industria,
tra le arti: tra pittura scultura e architettura,  tra  arte e industria, persino tra arte visuale e poesia, che
scultura e architettura, tra arte e industria, persino  tra  arte visuale e poesia, che soltanto ai nostri giorni
storico dell'arte farà una distinzione molto netta, non già  tra  arte figurativa e arte astratta, o tra pop e op; ma tra
molto netta, non già tra arte figurativa e arte astratta, o  tra  pop e op; ma tra arte pre-concettuale e post-concettuale,
già tra arte figurativa e arte astratta, o tra pop e op; ma  tra  arte pre-concettuale e post-concettuale, ponendo lo
pre-concettuale e post-concettuale, ponendo lo spartiacque  tra  le due categorie artistiche attorno alla metà degli anni
che intendo interessarmi, ossia dei legami intercorrenti  tra  i segni stessi più che di quelli intercorrenti nelle altre
nelle altre due dimensioni pragmatica e semantica  tra  i segni e i significati o tra i segni e i loro fruitori.
pragmatica e semantica tra i segni e i significati o  tra  i segni e i loro fruitori.
Sta di fatto che, nel marasma in cui ci troviamo, a cavallo  tra  la fine dei grandi movimenti del cinquantennio appena
- o a voler credere - che una distinzione sia possibile  tra  valori positivi e negativi, tra opere attuali e desuete,
distinzione sia possibile tra valori positivi e negativi,  tra  opere attuali e desuete, tra imitazioni e invenzioni.
valori positivi e negativi, tra opere attuali e desuete,  tra  imitazioni e invenzioni.
che bene. E molto dimostra nei risultati una congenialità  tra  autore e traduttore. Di rado si può cogliere, da vero, ove
Di rado si può cogliere, da vero, ove sia la commessura  tra  la sfumata distinta ricchezza di Pater e l'arginato
scena mostra lo scambio di anello  tra  Maria e Giuseppe alla presenza del sacerdote; sulla destra
destra è raffigurato il gruppo dei pretendenti sconfitti,  tra  cui spicca in primo piano quello intento a spezzare la
 Tra  quelle più indovinate vorrei citare subito quella di Gino
speculare incantata» raggiunto dalla sua costruzione era  tra  i più sensazionali perché ottenuto con mezzi assai semplici
dunque,  tra  l’opera ancora artigianale, tra il «quadro dipinto», la
dunque, tra l’opera ancora artigianale,  tra  il «quadro dipinto», la «statua plasmata» e la «struttura
del secolo, e forse la figura più interessante,  tra  tutti coloro che hanno saputo trovare, nell'incontro tra
tra tutti coloro che hanno saputo trovare, nell'incontro  tra  astrazione e figurazione, una nuova ragion d'essere
Si ammira tanto che l’ammirazione finisce in uno sbadiglio.  Tra  tanta roba non si guarda più a nulla, e, chiudendo gli
e, chiudendo gli occhi e stirando le braccia, si mormora  tra  sè un inno alla cara ignoranza.
fatto non costituisce ancora la presenza d’un dialogo  tra  creatore e spettatore, tra emittente e ricevente, come
ancora la presenza d’un dialogo tra creatore e spettatore,  tra  emittente e ricevente, come sarebbe auspicabile per il
appare qui, singolarmente chiaro, l'inconciliabile dissidio  tra  critica illustrativa e critica estetica, ch'è quello tra
tra critica illustrativa e critica estetica, ch'è quello  tra  Arte e illustrazione.
un esatto senso delle relazioni (di assoluta divergenza),  tra  l'arte e la realtà, o, per esser più positivi, aver chiara
più positivi, aver chiara nozione del divario che corre  tra  la visione pittorica e la visione realistica quotidiana.
realidad: gruppo di artisti neo-realisti a cavallo  tra  iperrealismo e concettualismo.
DI SAN PIETRO: L’iconografia nasce  tra  il XII e il XIII secolo e mostra l’immagine di San Pietro
e mostra l’immagine di San Pietro crocifisso a testa in giù  tra  due “metae”, gli obelischi che erano disposti nel Circo
bivio a cui si trova l’arte d’oggi (1960),  tra  figurazione e astrazione, tra geometrismo e informalismo,
trova l’arte d’oggi (1960), tra figurazione e astrazione,  tra  geometrismo e informalismo, tra valore «materico» e valore
figurazione e astrazione, tra geometrismo e informalismo,  tra  valore «materico» e valore «gestuale», non sarà certo
come non tener conto della necessaria interdipendenza  tra  l’arte e l’industria, tra l’arte e la scienza, tra l’arte e
della necessaria interdipendenza tra l’arte e l’industria,  tra  l’arte e la scienza, tra l’arte e la linguistica? Come
tra l’arte e l’industria, tra l’arte e la scienza,  tra  l’arte e la linguistica? Come pretendere che l’artista
separazione  tra  arte di storia e arte di genere, come viene posta dai
viene posta dai teorici del Seicento, corrisponde a quella  tra  arte d’immaginazione e arte senza immaginazione. Tutta
modo, a diverse culture nazionali, ma si riconosce che  tra  esse v'è una relazione dialettica e che solo dal loro
di Mauro Reggiani -  tra  i primi italiani a sposare il verbo non-figurativo - si può
una sorta di squillante vivacità araldica che, nei dipinti  tra  il ’48 e il ’52, raggiunse accenti di particolare rilievo.
un rapporto  tra  sesso e religione, tra cammino iniziatico e mistico, esista
un rapporto tra sesso e religione,  tra  cammino iniziatico e mistico, esista da sempre è cosa nota.
sempre è cosa nota. Non solo, è risaputo anche il rapporto  tra  le macerazioni mistiche di tante sante medievali (santa
si spiega perché l’antitesi e la continua tensione  tra  la tecnica estensiva del Bernini e la tecnica restrittiva
restrittiva del Borromini siano anche relazione e scambio  tra  i due protagonisti: una relazione che si constata
altri, che potrebbe essere nient'altro che l'eterno cozzo  tra  l'intelligenza e la incomprensione, tra l'artista e il
che l'eterno cozzo tra l'intelligenza e la incomprensione,  tra  l'artista e il pubblico, quanto nell'angoscia alterna
avvalse di uno stile, per dir così, impediente, quasi che  tra  il pensare e il rendere, tra lo ispirarsi e il realizzare
così, impediente, quasi che tra il pensare e il rendere,  tra  lo ispirarsi e il realizzare dell’artista, sia intercorso
avvinti poi com'essi erano a un senso della composizione  tra  spaziale e plastico, tra Raffaello e Andrea del Sarto e
a un senso della composizione tra spaziale e plastico,  tra  Raffaello e Andrea del Sarto e iconograficamente volta alla
attuale e circa il rapporto - sempre così confuso -  tra  le diverse arti. A dimostrare cioè, in primo luogo, la
e l’adeguatezza a nuove esigenze spaziali di tendenze  tra  di loro molto diverse, anzi contrastanti e di solito tenute
essere indicata come l’esempio d’una futura collaborazione  tra  ambiente antico e arte moderna, tra opere di arte plastica
futura collaborazione tra ambiente antico e arte moderna,  tra  opere di arte plastica e pittorica e costruzione
dopo, un'équipe di pittori toscani o di formazione toscana,  tra  cui Pietro Perugino, Sandro Botticelli, Cosimo Rosselli,
è imperniato fondamentalmente sulla stretta concordanza  tra  la vita di Mosè e quella di Cristo. Ad ogni episodio della
che si svolge nel segno della tradizionale concordantia  tra  Vecchio e Nuovo Testamento, con Mosè indicato come typus
basata sull’amore, rispetto all’Antica Alleanza stipulata  tra  Dio e il popolo ebraico.
che si occupa del significato dei segni, ossia del rapporto  tra  segno e denotatum.
entrati a far parte delle diverse "scuole" occidentali, e  tra  questi posso qui ricordare alcuni dei più noti come Domoto
1952, e ancora Onishi, Murakami, Sugai', Suematsu, nonché  tra  quelli trasferitisi in Italia: Azuma, Toyofuku, Nakaj,
in Italia: Azuma, Toyofuku, Nakaj, ecc., mentre  tra  quelli trasferiti in America si possono ricordare lo
Ohashi, Yamaguchi, Nishida, ecc., e, in un secondo tempo  tra  i concettualisti, Arakawa, e On Kawara.
e di "opere d’arte animate e moltiplicate” ebbero luogo  tra  il '58 e il '60.
opere, ma, limitandomi a descrivere grosso modo quelle  tra  di loro più distinte, ricorderò, tra le altre, alcune opere
grosso modo quelle tra di loro più distinte, ricorderò,  tra  le altre, alcune opere di Gianni Colombo la cui ricerca si
presenza d’un nastro di materia plastica che si svolgeva  tra  due pareti trasparenti.
dei migliori nostri «sperimentalisti filmici» (così diversi  tra  di loro come Baruchello, Leonardi, Patella, Turi e
di questo rapporto sempre ambiguo e sempre sollecitante  tra  elemento visuale e dinamico che - al suo «stato puro» -
È un ornamento come s’usa  tra  noi pittori. Nui pittori ci pigliamo licentia che si
pittori manieristi hanno spesso interpretato l’episodio e  tra  tutti si distingue Rosso Fiorentino con la sua Deposizione
Joseph Beuys, che difficilmente potrebbe essere incluso  tra  i concettualisti puri tipo Kosuth (data la sua folta)
"oggettuale" degli anni Sessanta, e precedente) o  tra  coloro che rigidamente seguirono le prescrizioni del gruppo
tema del rapporto  tra  la narrazione di una sequenza di azioni che si svolgono in
a riguardo. Si tratta, a ben vedere, del rapporto  tra  parole e immagini o, più specificamente, del rapporto tra
tra parole e immagini o, più specificamente, del rapporto  tra  arti visive e arti della parola e della scrittura. Come
al suo interno si svolge una sequenza di azioni distinte e  tra  loro correlate? Gli artisti non si sono mai sottratti alla
da un’affermazione teorica che, proclamando l’analogia  tra  arti visive e letteratura, di fatto metteva la sordina
sta nell’aver compreso che soltanto con il connubio  tra  high-brow e low-brow (tra arte d’élite e arte di massa),
(tra arte d’élite e arte di massa), soltanto con l’osmosi  tra  arte d’élite e arte popolare, sarà possibile un esperimento
nell'opera un disequilibrio di fattura: e, precisamente,  tra  la resa filata delle parti già dette e quella dei panneggi,
e dai soliti caravaggeschi è l'intonazione, acre irreale  tra  il rosso bruciato che più e più s'imbruna e un verdiccio
sulfureo che si distilla lentamente nelle zone liminali  tra  l'ombra e la luce.
 Tra  coloro che fanno ancora spesso ricorso a immagini sussunte
Omero (uno dei tanti suoi curiosi e misteriosi interventi  tra  realtà e finzione) ci riconduce a quella ambiguità
personaggio d’un celebre dipinto. Anche in questo caso -  tra  il teatrale e l’esistenziale - può soccorrere una frase
lasciamolo  tra  i decoratori! «Il decoratore non deve pensare» egli dice;
dipinto di Patinir la Vergine seduta tiene  tra  le braccia il Bambino, accanto un grande albero, mentre San
popolare e diversi sono i pittori che lo interpretano;  tra  tutti emerge Caravaggio con il suo dipinto conservato nella
Psiche è inginocchiata davanti a Proserpina, che ha  tra  le mani il vaso della bellezza e siede accanto a Plutone.
identificazione  tra  erezione e Resurrezione ha radici nell’antico Egitto:
che l’artista abbia voluto così simboleggiare un confine  tra  la “vita attiva” e la “vita contemplativa”, tra il tempo
un confine tra la “vita attiva” e la “vita contemplativa”,  tra  il tempo vissuto e il tempo che resta da vivere.
queste tendenze, che per prime indagarono il rapporto  tra  opera e spettatore in una direzione che oggi definiremmo
in Arte e percezione visiva del 1954, il rapporto  tra  arte e intuizione cognitiva, introducendo nella pratica
d'osservazioni non senza interesse sulle relazioni mutue  tra  disegni e stampe. Peccato che il W. oscilli trappa spessa
disegni e stampe. Peccato che il W. oscilli trappa spessa  tra  l'osservazione del rapporto puramente tecnico e quella del