alla testata di Valle Strino. Il tiro assai efficace danneggiò i trinceramenti stessi e costrinse i difensori ad abbandonarne una parte.
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L’artiglieria nemica ha continuato il bombardamento di Borgo in Val Sugana ed iniziato il tiro su Roncegno, provocandovi incendi; la nostra ha
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Nell’Alto Cordevole il nemico spiegò un grande numero di artiglierie pesanti colle quali iniziò il tiro contro le nostre da Col Toront a Col di Lana.
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Nella conca di Plezzo venne ripreso il tiro contro il forte Hermann, di cui ormai non resta in piedi che la casamatta, dalla quale parte ancora
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tiro dell’avversario.
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eseguì qualche tiro contro Caprile (Valle Cordevole) e Cortina d’Ampezzo (Valle Boite), senza farvi danni.
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Sul Garda nostri battelli armati furono fatti segno al tiro delle artiglierie nemiche, senza alcun nostro danno.
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Sulla fronte Giulia azioni limitate delle artiglierie. Quella nemica tirò su Gorizia senza nostro danno.
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In Valle Astico l’efficace incessante tiro di interdizione delle nostre artiglierie sulla vetta del Cimone mandò a vuoto ogni tentativo nemico per
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Un velivolo nemico, colpito dal nostro tiro antiaereo precipitò nei pressi di Duino.
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arrestati e volti in fuga con gravi perdite da un efficace tiro di sbarramento.
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aerologiche, divenute decisamente avverse, e dal tiro nemico intensissimo e ben diretto, venne brillantemente compiuta e gli obbiettivi furono colpiti
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Il pronto ed efficace tiro d’interdizione, ostacolando l’avanzata delle fanterie, impedì all’avversario di conseguire alcun vantaggio.
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’avversario rispose concentrando violento tiro a granate incendiarie sull’abitato di Ponte di Legno.
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; il nostro tiro provocò lo scoppio d’un deposito di munizioni nemico sul rovescio della Zugna Torta.
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conseguire altro risultato, all’infuori del lieve ripiegamento di un nostro posto avanzato, troppo esposto al tiro delle sue batterie.
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Nella regione del Monte Grappa, la notte sul 18, l’avversario tentò attacchi preparati da violento tiro d’artiglieria contro le nostre posizioni ad
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assalirono posti avanzati presso Manon in Val Daone aprendo intenso fuoco di fucileria e di mitragliatrici. Il tempestivo tiro di repressione delle
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piè’, può replicare il tiro; però se l’avversario lo previene, gridando prima di lui: Bo’ piè’, il tiro è dichiarato buono e non si può ripetere
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, il tiro non è valido e bisogna ricominciare. Tirato che ha il sassetto nella nicchia numero 1, il giocatore salta con un piede dentro la nicchia stessa
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bbaciamane, nun se potè’ ppiù ccontienè’ e je scappò a ddì’: — Ca...! che bbella ggioventù! Quer patrasso pronto je tirò la sottana, ma era troppo tardi
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