sulla testa del fanciullo dicendo: Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. L'acqua della quale si servono dovrebbe essere
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fanciullo pronunciando le parole sacramentali: « lo ti battezzo in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ». Il padre s'incarica pure delle spese
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gelosamente i fanciulli dal cattivo esempio nel tuo focolare domestico, nulla operando che ti possa essere rinfacciato, e tenendo a freno la lingua
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piaceri o per altro ancora; spesso ti avviene di dover temere l'amico più che un nemico, e ciò quando sotto le vane proteste d'amicizia, si celano vanitose
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all'acquisto di vesti che ti rendono lo scherno delle insidiose, e che indosso, per sentita abbiezione, struggere ti dovrebbero, quale la camicia di
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coll' intrigo togliere all' onesto commerciante per il solo motivo che ti dà fastidio, il suo ben essere, la sua buona fortuna, gl' avventori e
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al suo posto recandoti direttamente al luogo che ti è destinato; devi sempre rimanerti nella scuola col capo scoperto e senza far rumore, non devi
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- Sfuggi gli eccessi; bada di non ti sdegnare delle offese con tanto calore, quando ti sembra che meritano: Tranquillità - Non ti turbare nè per inezie, nè
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. Non ti fare a lui vaso di Pandora, o coll'accondiscendere agli affettuosi inviti suoi, non gli imporre a scotto novelli acquisti di futili cose
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Mario! sò che le ore in cui ti attendevo mi èrano le più lunghe, e le più brevi quelle in cui ti avevo al mio fianco; sò che, quando apparivi
. - Mi ami dunque? - ridomandò Mario. Ambo le palme gli stese con amico trasporto il Beccajo, e disse: - Non c'è ragione perchè non ti debba ... - Mi
disperazione. Ma già la fanciulla avèa riacceso i grand'occhi, e con un filo di voce, che parèa un sospiro: che ti ho fatto? - chiedèa. Brillò la trèmula voce
che ti voglia far torto. Aspetta soltanto che la divisione ... - E tu aspetti? - interruppe Gualdo insultante; e, di colpo, aggrappato un fucile
... Ma errò. Egli si vide perduto, lasciò cadere il fucile e si volse, cercando la fuga. - Ferma! - vociò terribilmente il Beccajo - ferma! o ti
, che ti sorride negli occhi e sul labbro. - Oh il buon Dio! - sclamò Forestina, battendo palma con palma - E come si fà a ringraziarlo? - Pregando. - E
un'infinita letizia, un orgoglio male dissimulato, ma quell'orgoglio che non ti offende, perocchè, in parte, è tuo. E poi lo sguardo volgèa al bambino, e lo
sprofondando nella di lui consapèvole ànima diventò di rimpròvero, e: oh vieni con noi! - esclamò - ti vorrem tutti bene. Io te ne voglio già, io. - E