storico è «the transcribing not of the world not of mere fact, but of his sense of it, he becomes an artist, his work fine art». Non, dunque
Pagina 16
dei suoi «Venetian Painters», che tocca di «Venetian Art and the Provinces» 9. ***
Pagina 329
O. SIRÈN, Leonardo da Vinci, The Artist and the man. Revised with the aid of William Rankin a. others. New Haven, 1916 (in: 'L'Arte', 1917, p. 58-59).
Pagina 347
compositivi triangolari, piramidali, ecc. A dimostrare la presenza del secondo basterebbe scegliere una frase fra mille: «The highest pitch of animation
Pagina 348
proposito della Cena (p. 105): «Now that we have discussed the genesis of Leonardo great work and have gained some idea of its formal beauty we are prepared
Pagina 349
A. KINGSLEY-PORTER, The Chronology of Carlovingian Ornament in ltaly («Bunl. Mag.», marzo 1917) (in: ‘L'Arte’ 1917, p. 295).
Pagina 374
L. CUST, A French Artist in Italy in the 18th Century («Burl. Mag.», aprile 1916) (in: ‘L'Arte’, 1917, p. 295).
Pagina 374
L'autore di The Arts in Early England, è persona adatta a convincere altrui della necessità di non perder di vista l'elemento estetico nella
Pagina 374
Le osservazioni del B. B. sono originate da due libri: quello di E. A. Parkyn : «An Introduction to the Study of Prehistoric Art» (London, 1915), cui
Pagina 374
M. CONWAY, The Bamberg Treasury («Burl. Magazine», ottobre-novembre 1914) (in: 'L'Arte', 1917, p. 295).
Pagina 375
B. BERENSON, The Study and Criticism of Italian art («Third series», London, Bell, 1916) (in: ‘L'Arte’, 1917, p. 297).
Pagina 376
G. DE NICOLA, Notes on the Museo Nazionale of Florence, I: G. Francesco Rustici («Burl. Mag.», marzo 1916) (in: ‘L'Arte’, 1917, p. 301).
Pagina 382
G. DE NICOLA, Notes on the Museo Nazionale of Florence. II: A series of small bronzes by Pietro da Barga («Burl. Mag.», settembre 1916) (in: ‘L'Arte
Pagina 383
R. FRY, The Sir Hugh Lane Pictures at the National Gallery («Burlington Magazine», aprile 1917) (in: 'L'Arte', 1917, p. 303).
Pagina 386
L. CUST, Manet at the National Gallery («Burlington Magazine», marzo 1917) (in: 'L'Arte', 1917, p. 303).
Pagina 386
di Renoir in base al classicismo di Ingres di Le Sueur o di Poussin; neppure perché accettiamo la definizione di Cézanne come «the most plastic painter
Pagina 387
R. FRY, Pictures lent to the National Gallery («Burl, Mag.», maggio 1917) (in: 'L'Arte', 1917, p. 359).
Pagina 390
L. CUST, The Frescoes in the Casa Borromeo at Milan («Burl. Mag.», luglio 1918) (in: ‘L'Arte’, 1918, p. 237).
Pagina 416
R. POLAND, The Almsgiver, painted in the style of Velazquez's First Period («Art in America», febbraio 1918) (in: 'L'Arte', 1918, p. 239).
Pagina 418
Degustato quel poco di Manet che ha fornito i neri carichi e morbidi di La tasse de thé, del piccolo ritratto di una figlia dell'artista e di Le pied
Pagina 425
di Coleman; ma anche «The Roman Campagna» è ormai troppo diluita nell'acquerella «alla The Studio».
Pagina 431
B. I. GILMAN, Museum Ideals of Purpose and Method (Printed by order of the Trustees of the Museum of Fine Arts, Boston at the Riverside Press
Pagina 442
C. J. HOLMES, Recent acquisitions for public Collections: VI. Bernardo da Parenzo. The National Gallery («Burl. Mag., dicembre 1918) (in: ‘L'Arte
Pagina 444
A. KINGSLEY PORTER, The Rise of Romanesque Sculpture («Amenican Journal of Archaeology»), vol. XXII (1918), 4 (in: ‘L'Arte’, 1919, p. 124-25).
Pagina 447
suggerito con mezzi di linea e di spazialità piuttosto che con elementi positivamente classici e formali («A Sienese Painter of the Franciscan Legend»).
Pagina 56
Accademia della crusca
