, specialmente nel secondo viaggio in Italia (1648). Rembrandt ha dietro di sé lo scetticismo religioso di Bruegel, con la sua tesi amara che il mondo
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la tecnica non è data a priori nella natura-modello creata da Dio, ed è un'attività puramente umana, cade la tesi classica dell'arte-mimesi: l’arte non
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Contro questa grandiosa tecnica dell’immagine e questa relazione ciclica dall'immaginare al fare si instaurerà, nel secolo successivo, la tesi del
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Guicciardini con la sua tesi della politica dell’utile, del “caso per caso", senza ideali; ma se anche il “particolare”, l'individuo che bada ai casi proprii
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conferma proprio il fatto che la natura morta cerchi, al principio, giustificazioni religiose e allegoriche. Le tesi proposte in questo senso dallo Sterling
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. Per il D’Ors, invece, il Barocco è addirittura una categoria dello spirito, il perenne impulso vitale del dionisiaco o dell’irrazionale. Dalle due tesi
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straordinariamente ricca ma apparentemente confusa del secolo precedente. Cade così la tesi, già confutata, che il Barocco sia una fase di depressione o addirittura
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, non è soltanto tra due tesi, ma tra due modi di comportamento nella vita. È una scelta morale e l’ordine naturale della creazione, posto che si creda
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a fondo il proprio programma e la propria finalità. La tesi della forma razionale dell’universo, rivelata dalla scrittura e teorizzata dalla
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chiusa. Ma questa tesi avrebbe portato acqua al mulino protestante; allora si afferma che la rivelazione è chiusa, ma che spetta ai cristiani portarla a
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terrena e la vita ultra-terrena. è la tesi della comunicazione o della “scala” che Francesco di Sales opponeva alla tesi protestante dell'incomunicabilità
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dimostrare la tesi aristotelica del “ piacere dell’imitazione”, il Guercino intende l’imitazione come mezzo di suggestione emotiva. Immagina un cocchio
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