PIANTE, IL CLIMA, IL TERRENO. CAPITOLO I. LA VITA DELLE PIANTE 1. Struttura delle piante: Radice . . . . » 9 2. Fusto. Gemme. Foglie » 11 3. Fiori. Frutto
13. Guerra alle malerbe. 1. Come darai tu la caccia alle piante parassite che minacciano le tue raccolte? Si netta il terreno coi lavori di
Pagina 100
14. Strumenti per nettare il terreno. 1. Il rinettamento del terreno si fa a mano con una piccola marra o zappino, fig. 11, e col sarchiello, fig.12
Pagina 101
malerbe, e smuovono internamente il terreno, senza sconvolgerne la superficie.
Pagina 102
si ricorre al maggese. Il maggese è un lavoro destinato a lasciare il terreno improduttivo, per un tempo più o meno lungo. È completo il maggese, se
Pagina 103
smuove anche meglio. DOMANDE: 1. Con quali strumenti a mano si netta il terreno? - Con quali da tiro? - Che cosa è la zappa a cavallo? - L'estirpatore
Pagina 103
Riassunto. I lavori sono necessari a rendere il terreno soffice, e netto dalle male piante. Meglio, e più profondamente, si smuove il terreno, e più
Pagina 106
LO STALLATICO 1. Necessità di restituire al terreno quel che esso dà alle piante. 1. Smuovendo la terra, e nettandola con opportuni strumenti, tu
Pagina 107
2. Quel che si deve restituire al terreno (Questa prima conoscenza delle materie che servono alla nutrizione delle piante, parrà un po' difficile per
Pagina 111
vigna, si portano via le sostanze nutritive che queste piante hanno preso dal terreno. Quindi perchè la terra si conservi feconda, ossia capace a nutrir
Pagina 113
impermeabile, affinchè il sugo del letame non si perda, per infiltrazione, nel terreno. Questo fondo sia leggermente inclinato da una parte; e nel punto
Pagina 119
interesse del valore del terreno e imposte . . . . . . . . . . . . . . . . L.135 Semente . . . . . . . . . . . . . . . . » 50 Lavori del terreno
Pagina 122
Riassunto. Ad alimentare le piante coltivate, il terreno ci rimette del proprio, e bisogna restituirglielo: altrimenti ne soffrono le coltivazioni
Pagina 125
1. Necessità di concimi in aggiunta allo stallatico. 1. Tutto il letame che si produce in un podere non basta a restituire al terreno quanto i
Pagina 127
, comunemente si fa lo stabbio delle pecore sul terreno stesso che si vuole ingrassare. Ma conviene sotterrare subito gli escrementi, perchè lasciandoli
Pagina 137
basta lo stallatico che vi si produce. Esso non può restituire integralmente al terreno quanto esso diede alle piante che vi furono coltivate. Quindi
Pagina 142
6. Nutrizione dal terreno. 1. Mentre le foglie prendono il nutrimento dall'aria, le radici ne succhiano altro dal terreno. Ed ecco in qual modo. Il
Pagina 17
propaggine, la margotta, il pollone, l'innesto, ecc. Si dice tàlea un ramo che si taglia dalla pianta madre, e si infigge nel terreno. Questo ramo
Pagina 19
4. L'acqua nel terreno e nell'aria. 1. Dove cade il seme, là sorge la pianta, e vi passa tutta la vita. Gli animali girano a cercarsi il nutrimento
Pagina 30
1. Necessità di studiare il terreno. 1. Chiamasi terreno coltivabile quello che è proprio alla coltivazione, ossia che lavorato convenientemente dà
Pagina 40
2. Composizione dei terreni. 1. Cominciamo a considerare il terreno come stanza delle piante. Esso le alloggia bene, o male, secondo che è più o meno
Pagina 41
avanzi di materie animali e vegetali scomposte, e lasciate nel terreno dalle piante che vi si coltivano, e dai concimi che vi furono applicati
Pagina 43
10. Suolo e sottosuolo. 1. Lo spessore del terreno, o suolo coltivabile, varia da pochi centimetri soltanto nelle terre cattive, ad un metro e più
Pagina 51
11.Non fermarti alla scorza. 1. Il giudizio che puoi fare d'un terreno non è sicuro, finchè non ne avrai osservata la giacitura, o il posto, la
Pagina 53
12. Ogni pianta ha il suo terreno. 1. Ogni pianta ha un terreno prediletto, nel quale dà i migliori, e i più abbondanti prodotti. Coltivate in
Pagina 55
coltivazione. Di qui la necessità di studiare la natura delle terre, prima di accingersi a coltivarle. Qualunque terreno presenta, fra i suoi componenti
Pagina 57
1. La buona stanza delle piante. 1. Hai studiato la vita delle piante, le vicende delle stagioni, e la natura del terreno. Fin qui fosti osservatore
Pagina 58
2. Ammendamenti. 1. Si chiamano ammendamenti, o correttivi, i miscugli, le aggiunte, o le sottrazioni, che si fanno in un terreno, per correggerne i
Pagina 60
un terreno argilloso, o sabbioso, poco profondo, abbia un sottosuolo di natura contraria. In questo caso, con lieve spesa; lo si può correggere, a
Pagina 62
i terreni argillosi ed umidi. La marna si dispone a piccoli, e spessi mucchi sul terreno, nell'autunno; si lascia tutto l'inverno esposta all'aria, e
Pagina 63
5. Spietramento. Spianamento. Colmata. 1. Un terreno ingombro di ciottoli, o sassi, è malagevole ai lavori, e produce poco. Si migliora levando le
Pagina 64
6. Risanamento delle terre umide. 1. L'umidore soverchio è gravissimo difetto. Rende il terreno freddo, inerte, impermeabile all'aria; ritarda i
Pagina 66
8. Irrigazione. Sua utilità. 1. L'aridezza del terreno nuoce alle piante, non meno dell'umidità eccessiva. L'acqua abbisogna alle piante in tutti i
Pagina 70
propriamente detta; facendo scorrere un velo d'acqua sul terreno. Questa maniera si adopera pei prati, e specialmente per quelli continuamente irrigati
Pagina 71
1.Necessità dei lavori. 1. Le piante coltivate trovano buona stanza in un terreno sano, fresco, soffice, e netto da malerbe. Hai visto come si renda
Pagina 75
. La radice è la parte che s'addentra nella terra. Essa serve prima a fissare la pianta nel terreno, e poi a nutrirla. La sua forma varia nelle diverse
Pagina 8
guardare alla profondità del suolo arabile, e specialmente alla natura del sottosuolo. 2. Se il terreno coltivabile è buono e profondo, smòvilo pure
Pagina 80
4. Forma, numero e tempo dei lavori. 1. La superficie del terreno lavorato si dispone a porche, o a spianate. Le porche sono aiuole strette, convesse
Pagina 82
. Cominciamo da quelli che si adoperano a smuovere il terreno: essi sono la vanga, la zappa, e l'aratro. La vanga, e la zappa si dicono strumenti a mano
Pagina 84
. DOMANDE: 1. Con quali strumenti si lavora il terreno? 2. La vanga come lavora il terreno? 3. Qual lavoro fa la zappa? - In quali terre la zappa
Pagina 85
rivolta, come la vanga, le rovescia sul fianco; non smuove ugualmente bene il terreno; non ne ragguaglia la superficie. Ma l'aratro ha il vantaggio di fare
Pagina 86
9. L'aratro chiama l'erpice. 1. L'aratro smuove, e rivolta la terra; ma la lascia in zolle, e a superficie diseguale. Nel terreno semplicemente arato
Pagina 91
deve tracciare il suo solco distinto. DOMANDE: 1. L'aratro basta da solo a preparare bene il terreno? - Quali strumenti si adoperano per rompere le
Pagina 92
2. Ma tu osservi: «Perchè, dopo avere smosso il terreno, quanto meglio si è potuto, si rassoda di nuovo col rullo? Non è forse questo un fare e
Pagina 94
(fig.10), che schiaccia le zolle, sminuzza il terreno, lo comprime, e lo uguaglia.
Pagina 94
11. Nettezza del terreno. 1. Suppongo che tu abbia smossa la terra profondamente, rivoltandola bene, rompendone le zolle, ragguagliandone la
Pagina 96
12. Le erbe cattive. 1. Nel terreno, preparato con tanta cura, insieme alle piante buone che vi hai seminate, ne vedi comparire altre cattive, ed
Pagina 98
qualche tempo la terra lavorata, prima di seminarvi; perchè i semi attecchiscono male, se li affidi a un terreno lavorato di fresco. Ti giova seminare
Pagina 135
presentano un terreno propizio all'istruzione militare o altre
Pagina 1683
La Commissione non sospinse tant'oltre le sue ricerche. Noi ci inoltriamo adunque in un terreno tuttora inesplorato. Ad ogni modo coteste opinioni
Pagina 1736
Accademia della crusca
