su una delle più dibattute applicazioni all’Estetica della | teoria | dell’informazione, nella sterminata bibliografia che la |
Le due vie -
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dell’informazione, nella sterminata bibliografia che la | teoria | medesima ha suscitato, perché indizia l’impossibilità di |
Le due vie -
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di Johann Wolfgang von Goethe che nel 1810 scrisse la | Teoria | del colore, cercando di integrare i due diversi punti di |
Leggere un'opera d'arte -
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vista. Determinante è poi lo scritto di Eugène Chevreul, la | Teoria | dei contrasti simultanei, che si rivelò assai utile ai |
Leggere un'opera d'arte -
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con essa. È uno stile che possiamo identificare nella | Teoria | delle Vergini nella Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo a |
Leggere un'opera d'arte -
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leggermente, senza approfondire – se no la storia diventa | teoria | fra le mani – di come i piani di Michelangelo s'increspino |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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sussunzione dell’arte nella | teoria | generale dell’informazione rappresenta indubbiamente una |
Le due vie -
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rappresenta indubbiamente una ripresa della | teoria | dell’arte come segno. La teoria dell’informazione, infatti, |
Le due vie -
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una ripresa della teoria dell’arte come segno. La | teoria | dell’informazione, infatti, è concepita in relazione a chi |
Le due vie -
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momento teorico, dell’invenzione formale. La relazione di | teoria | e prassi era già stata superata dal Borromini con la |
Da Bramante a Canova -
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termine al secondo; ma il Guarini va oltre ed instaura una | teoria | della prassi, ponendo la tecnica come metodologia del |
Da Bramante a Canova -
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noteremo un alone rosso. Piuttosto originale è ancora la | teoria | elaborata da Vasilij Kandinskij, nel suo libro Lo |
Leggere un'opera d'arte -
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alla “lettura” di un’opera d’arte fu quello fornito dalla | teoria | della pura visibilità, messa a punto da Konrad Fiedler |
Leggere un'opera d'arte -
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viene ad essere legittima solo nella formulazione della | teoria | matematica della informazione, in cui si può prescindere |
Le due vie -
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di trasmissione di messaggi. Possibilità a cui la | teoria | dà le premesse per le realizzazioni tecnologiche. Visto da |
Le due vie -
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In base al metodo matematico-statistico con cui la | teoria | è elaborata, si capisce meglio come allora vi si possa |
Le due vie -
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| teoria | economica della divisione del lavoro è entrata nell’arte; e |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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storia delle idee estetiche in generale (conseguenza della | teoria | eminentemente letteraria del Croce); e di questo nuovo |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ad un altro stile per gli altri generi; giacché codesta | teoria | eclettica, la quale consigliava di fare i teatri arabi, le |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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a cui facemmo già esplicito riferimento per costruire la | Teoria | del restauro3, che tratta dell’opera d’arte in quanto viene |
Le due vie -
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giova ostentare un ostracismo ad ogni qualsiasi | teoria | o principio che ricordi una gloria passata? Vorreste voi |
Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri -
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derivano dalla mescolanza di due colori primari. La | teoria | ruota attorno al concetto che i colori secondari si |
Leggere un'opera d'arte -
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della qualità in quantità, che sta alla base della | teoria | economica dell’informazione, e l’indagine semantica |
Le due vie -
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un. fondamento obbiettivo nella natura, Ruskin erige a | teoria | della forma una poetica nata, come quella del «pittoresco», |
Da Bramante a Canova -
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«pittoresco», in netta contraddizione ad ogni preesistente | teoria | della forma. È dunque comprensibile che Ruskin si |
Da Bramante a Canova -
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vero e di falso, ma di utile e nocivo: non si può fare una | teoria | delle immagini come si può fare una teoria della forma, ma |
L'Europa delle capitali -
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si può fare una teoria delle immagini come si può fare una | teoria | della forma, ma si può fare una politica delle immagini ed |
L'Europa delle capitali -
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suscitata dagli studi di telecomunicazione, nascesse tona | teoria | dell’informazione, la possibilità di interpretare l’opera |
Le due vie -
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di servilismo imitativo. Il Porter anzi, con la sua | teoria | degli influssi reciproci, ha concluso che nei primi decenni |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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chiare. La storia dell’arte è, infatti, una specie di | teoria | di stanze nella quale ogni tanto arriva qualcuno che apre |
Le tre vie della pittura -
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l’interpretò come il Canova non voleva, e cioè come una | teoria | delle proporzioni, un astratto principio d’ordine e di |
Manuale Seicento-Settecento -
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dall’annuncio del tradimento, per mettere in pratica la | teoria | degli affetti. Egli descrive un vasto ambiente, reso in |
Leggere un'opera d'arte -
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trattato, infatti, era proprio di spiegare e divulgare la | teoria | e la pratica prospettica messe a punto da Brunelleschi, cui |
La storia dell'arte -
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un’opera il cui destino è quello di accrescere l’infinita | teoria | di scoperte che animano l’imperscrutabile corso dell’arte. |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
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si accenna alla cerchia Goethe-Tischbein, nella quale la | teoria | e la pratica si svolge verso un'accentuazione di soggetti |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Il nome, ovviamente, è tratto dalla fisica e accenna alla | teoria | di Bohr e ai principî di «indeterminazione» postulati da |
Il divenire della critica -
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immediato, sul terreno della riflessione letteraria, nella | teoria | dei formalisti russi. Si deve considerare ancora lo |
Pop art -
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Basterebbe, per tutte, la famosa e in parte famigerata | teoria | d’orsiana circa il ricorrente fiorire di modi barocchi |
Il divenire della critica -
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I medici raccomandano per l’igiene del corpo la | teoria | dei risarcimenti: nel bilancio dei visceri e delle membra |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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del pragmatismo, nello sviluppo sistematico della | teoria | dei segni, perseguito da Charles Morris. È evidente, |
Le due vie -
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«spettatori atterriti» (T. III, cap. XIII). Anche la | teoria | delle proporzioni non è più la teoria della corrispondenza |
Da Bramante a Canova -
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cap. XIII). Anche la teoria delle proporzioni non è più la | teoria | della corrispondenza dell’equilibrio visivo delle forme |
Da Bramante a Canova -
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tempo in dimenticanza e risollevato dal Wittkower, che la | teoria | delle proporzioni, essenziale per l’architettura del |
Le due vie -
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(se preferiamo dare un’interpretazione sussunta dalla | teoria | dell’informazione): la presenza nel messaggio d’un «rumore» |
Il divenire della critica -
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agli eroi omerici e, quasi quasi, di inventare una | teoria | «on the entomological sublime»? I personaggi di Fuseli non |
Da Bramante a Canova -
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a cavallo tra XIX e XX secolo, dando luogo soprattutto alla | teoria | dell’artista come «antenna sensibile», capace di captare |
La storia dell'arte -
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più elette. Il torto del Taine è stato di esagerare la | teoria | detta dell'ambiente, anzi di non assegnare alle |
Saggi di critica d'arte -
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che il Taine le aveva allontanate d’intorno, quella | teoria | non racchiuda una verità fondamentale. Il Francia ha avuto |
Saggi di critica d'arte -
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del personaggio o il suo “temperamento”, anche se la | teoria | dei temperamenti e della loro origine astrologica è ormai |
L'Europa delle capitali -
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senza che si debba discutere a questo luogo la sua | teoria | del particolare come categoria centrale dell’estetica, |
Le due vie -
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una prassi artistica che vale per se stessa e non per una | teoria | da cui dipenda; anche il Borromini ha un carattere aspro, |
Manuale Seicento-Settecento -
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ovvero la poesia è come la pittura, l’accento della | teoria | artistica cadde sulle analogie piuttosto che sulle |
La storia dell'arte -
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bene sottolineare però che, nella trattazione della | teoria | dei segni, Morris non si partì dalle opere d’arte, ma |
Le due vie -
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proprio dal fallimento della | teoria | dell’arte come segno, come messaggio, come comunicazione, |
Le due vie -
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sogno al nipote più sfortunato, quel Lotario al quale in | teoria | toccò la corona e la striscia centrale che lungo la riva |
L'arte di guardare l'arte -
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cioè della discussione politica. L'applicazione della | teoria | del discorso politico all’arte è nuova, ma l’idea dell’arte |
L'Europa delle capitali -
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Eyck probabilmente ebbe a modello. Quali? Poiché è nota la | teoria | delle relazioni fra la scultura borgognona e i fratelli Van |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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