BADA A TE, YAMA!.. BADA A TE!
NO!.. VERRÒ CON TE!
SAI COSA VOGLIO DA TE?
CHI TE LO HA DATO?
DORMI ALLORA!.. TE LO COMANDO!
L’INDIANO CHE MI AVEVA GUIDATO DA TE.
SÌ, YAMPAS. L’ESTREMITÀ NERA DEL SEGNO ERA PUNTATA CONTRO DI TE.
TU PRENDI! IO ASPETTATO TE IN MOMENTO CHE NESSUNO VEDE.
PER QUESTA VOLTA TI È PERDONATO L’ERRORE, MA SE DOVESSE RIPETERSI SOTTO DI TE SI SPALANCHERANNO GLI ABISSI PIÙ PROFONDI.
IO TI DO CINQUE PEDATE, TESTA ROSSA. IL DENARO PER TE L’HO GIÀ DATO A QUELL’UBRIACONE DEL TUO PADRONE.
PER VENIRE DA TE HO DOVETO LEVAR DI MEZZO UNA DELLE SQUAW DI YAMPAS, E NON PASSERÀ CERTO MOLTO, PRIMA CHE SCOPRANO LA MIA FUGA!
D’ORA IN POI, PER TE E PER QUANTI MI CONOSCERANNO, IO SARÒ YAMA... UN NOME CHE L’INFERNO STESSO MI HA DATO... IL NOME DEL DIO DELLA MORTE!
TU E QUELLI CHE VERRANNO CON TE DOVRESTE STARE BENE IN GUARDIA. SOPRATTUTTO NELLE ORE BUIE. L’UOMO E LA DONNA, MA SPECIALMENTE L’UOMO, SONO PROTETTI
DETTO DI VOLER RESTARE CON ME, DOVRÒ FARE DI TE UNA VALIDA COLLABORATRICE.
insieme due stati d' animo così contraddittori? Cercherò di spiegarlo a te ed a me stesso. Mi rattrista perché si tratta di racconti legati ad un tempo
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trovano adesso degli equipaggiamenti in regola con la legge, pratici, quasi eleganti, e che se li paghi a rate non te ne accorgi neanche. Sbirciò la
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giorno erano più fitti. _ Allora? _ Allora ... vedi, non so ancora, non te lo posso ancora formulare con esattezza, il mio pensiero, ma io ... io credo
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hai raccolti, cosa te ne fai? Li fai friggere? Giorgio simulò un brivido di ribrezzo, e disse: _ Non mi ci far pensare, che è ora di pranzo. Mario
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una voglia pesante, brutale e idiota; e senza speranza, perché con una donna parli, almeno dentro di te: anche se è lontana, se non è tua o non lo è
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fama proprio con gli errori e le colpe, o piuttosto le disgrazie, di lui Masoero: girala come vuoi ma è così, quello che per te è tossico fino per
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qui, docile, disponibile, tuo servo. Se tu avessi un' idea, colerebbe da te a me facile come l' acqua, belle parole, importanti, giuste e in ordine
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, me, e te stesso. Se non ce l' hai, dico Rabelais, te lo impresto; ma compralo, credi a me, è un vademecum indispensabile per ogni uomo moderno. Renaudo
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prima o poi ci sarebbe cascato. Alberto, io se fossi in te lo renderei a chi te l' ha regalato. Nel frattempo Claudio era riuscito a recuperare il
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fatto anche delle foto: alla base te le mostro. È un viaggio guidato, ti spiegano tutto, anche la faccenda dei detector che sentono l' acetone nell
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punteruolo e un amuleto, e un piccolo alce per mio figlio, che ci giochi e impari a cacciare. Ho anche notato che, facendo le cose, te ne vengono in
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cristallo, né nel vaniloquio dello spirito di Pitone: sono già scritte, stanno nascoste nei libri della Legge, a te basta scegliere, cioè leggere
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che si lamenta, e tu se non capisci non te ne accorgi, e intanto lui soffre. _ Si lamenta di che cosa? L' acqua non gli manca, e lo trattiamo preciso
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Accademia della crusca
