in casa con l'aiuto dello chauffeur, la signora d'Aufran va a salutare suo cognato. Parla un po' con lui, pur sapendo che, essendo egli tanto distratto
parla sempre. Lei è tanto carina così, i suoi capelli le fanno come una corona intorno alla testa. - Ascolta, Maurizio, io starò molto meglio coi
? Maurizio? Mano? - « No, no, » fa Nicoletta con la testa. Che cosa può cagionare tanto dolore alla fanciulletta? Francesco cerca nei suoi ricordi del
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il fischio di Alano sì fa aspettare tanto. Francesco è inquieto e Nicoletta ha paura. Infine, dopo qualche minuto, si sente il segnale. Francesco
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cominciato la settimana scorsa e che ha tanto cercato. Ma essa tiene in mano quel calzerotto come un carbone ardente e lo contempla con occhi da pazza
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Maurizio - bambine, no. - Ma questa è tanto infelice! Vorreste rimandarla via? - È qui?... - domanda Alano. - Si annoierà con noi, - dice Francesco
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conclusione è inaspettata: - Allora non sono ancora tanto vecchia! Il Maurizio doppio, il calzerotto e i piatti che ritornavano nella credenza quando
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Maurizio, - dice Nicoletta, mostrando, i piedi - e una camicia di lui. - I miei figli sono dei babbi molto buoni, davvero! E dire che detestavano tanto
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dalla mamma Duflet? - fa osservare Nicoletta. - Avevamo troppa paura.... - - Vedrai invece quante cure avrà per te.... È tanto buona!... - Mentre
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tasca, e un'albicocca. Gli occhi di Nicoletta brillano. - Che felicità! - dice la fanciulla. - È tanto che non ho mangiato della roba così buona! - E
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- continua Maurizio - la nostra mammina è tanto giovane, che pare una bambina; così dice il comandante Grey. Ma quando sarò grande la guarderò io
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, ma è sufficiente perchè Nicoletta mangi comodamente. La fanciulla mangia il pollo, prendendolo con le dita, e Maurizio la invidia: è tanto più buono
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d'essersi messo il calzino tanto cercato, nella tasca dei calzoni. - Forse - dice tranquillamente Alano, mettendosi le scarpe - l' avrò preso per un
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non sai leggere e non ti divertirai tanto. Se vuoi, t' insegnerò a leggere. - Oh, sì! - dice Nicoletta. - La mamma voleva farlo, ma era sempre malata
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all'orecchio di Francesco, mentre lo serve. - È tanto dispiacente perchè non lavorate abbastanza.... - Lo vedrai, - dice Francesco - ma non prima che sia
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. - Leonia alza le spalle. - È un capriccio, e dovrà ben passare! - Sicuro, - replica Maria, ridendo. - E tuttavia amano tanto la mamma e non pensano che
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in condizioni di badarci tanto. Via, Leonia, vado a finire di preparar la tavola. Riempitemi bene il vassoio. - State attenta, Maria, - dice Leonia
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ed essa viene a vedere perchè fanno tanto fracasso; ma crede di aver sognato quando trova Francesco nello «studio» che dipinge, e Alano e Maurizio che
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; teneva tanto alla sua bambola! - Maurizio alza le spalle in aria impotente. - E il comandante Grey? - geme Maria. - Non m' importa niente del comandante
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tanto male al cuore. - Non hai fame? - No, affatto. - Va bene. Sai, il dottore ha detto: « Dieta fino a stasera, e stasera una minestrina leggera». È
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subito a riportarla da mamma Duflet con un gran sermone.... e sarà di nuovo come prima.... La mamma forse ci aiuterebbe.... ma non ritorna tanto
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- ma la povera mammina è così dispiacente, e vediamo che soffre tanto quando noi siamo cattivi, che cerchiamo di esser buoni. Ora conosci la casa
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da mostrarmi? - Maestà, non ne ho, ma ho una figlia a casa, tanto buona e tanto bella che si strozza per Vostra Maestà. - Sì? - disse il Re, e battè
neppure amici perchè era tanto brutto che gli dispiaceva di farsi vedere. Questo Principe dunque non sapeva a chi lasciare i suoi fendi e per questo
giorno non ebbe più pace e smaniava sempre. Finalmente prese la determinazione di andare lei stessa a Palermo dal Re, e tanto disse e tanto fece, che
sudditi di suo padre, coloro sui quali un giorno doveva regnare? Però era tanto il desiderio che aveva di vedere da vicino l'originale del magnifico
le sorelle piangevano e ridevano dalla gioia, e chi la baciava di qua, chi di là. Lentamente Maricchia scese dal letto e disse: - Sposo mio, ho tanto
tanto buona e tanto bella che sempre piange per Vostra Maestà. - Nel sentire queste parole, il Re dette una guardataccia tale al mercante, che il
signori della Corte stabilirono d'andare a caccia in un bosco lontano lontano, e tanto dissero e tanto fecero che indussero il Reuccio ad unirsi a loro
faccende. Dunque il Re cercava sempre donne di servizio e ogni tanto domandava a' suoi camerieri: - Dite, ce l'avreste una ragazza giovane, sana e
Ruggiero non aveva avuto fin allora da tutte le donne che sguardi di sprezzo e parole di scherno. Figuriamoci se gongolasse, vedendosi trattato tanto
sedeva pensoso presso una fontana, con fare mellifluo, gli disse: - Fratel mio; la tua tristezza mi ha tanto amareggiata, e in queste ore trascorse nel
dire nulla a nessuno. - Ma come è mai possibile che un tanto signore sposi mia figlia? Io sono poverissima e non ho altro che le braccia per lavorare e
pezzi di vetro che gli si conficcheranno nel viso e lo faranno tanto soffrire. Siccome è intollerante del dolore, non vorrà più tornare dalla bella
e i cortigiani non facevano che ridere, applaudire e cantare. Il Principino solo pareva un cadavere tanto tremava notte e giorno per l'amico. S'era
darà sempre aiuto, perchè è tanto buono e riconoscente! Del resto la figlia nostra non potrebbe tirare avanti la bottega! e lui lo farà bene, avendo
per farmi patire tanto? Ma non ha cuore di madre la mia? - Aveva appena terminato di proferire questa domanda, che lo stanzino fu illuminato da un
baffi ed era tutto pelato, gli si poteva dare tanto diciotto quanto cinquant'anni. Quanti ne avesse davvero lo sapevano soltanto la nonna e la madre
non aver figli e da tanto piangere aveva tutti gli occhi cispellosi, e con lei piangeva la principessa Elena, dama di Corte, che neppure aveva figli
tanto grato quanto di questo dono! - E arzillo saltò dal letto e fu lui che propose: - Facciamo nel cortile la festa di ballo? - Facciamola ! - gridò la
. - Vengo - rispose Mariuccia. Ma invece di chiamare le cameriere e farsi vestire, si mise a gridare: - Povera me! Povera me! Dopo tanto aspettare
della cattedrale, fece fare un mosaico che lo rappresentava in atto di offrire il tempio alla Vergine. Il Re non aveva figli, ma non si crucciava tanto
Al tempo dei tempi, quando in Sicilia regnava Ruggiero II il Normanno, venne a morte il Principe di Morvagna. Costui era tanto avido di danaro, che
- Peccato che debba morire! È tanto giovane! E rimedio non c'è? - No,comare; deve morire perchè deve morire. - Le due colombe volano una verso
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strappava i capelli, si percuoteva, abbracciava la statua dell'amico, lo chiamava coi nomi più teneri e ripeteva sempre: - Infelice! Aveva fatto tanto
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il bando non diceva che i pretendenti dovessero esser nobili, sicchè furono tutti ammessi al banchetto del primo del mese e tutti sgranarono tanto
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Reginuzza non solo si fece amare dal marito e dal suocero, ma anche da tutto il popolo. Soltanto la Regina l'odiava a morte, e tanto più prese a odiarla
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TANTO PEGGIO PER LUI, ACCIDENTACCIO! IO NON SO CHE FARCI, HO UN ORARIO DA RISPETTARE! YUUUU-UUP! AVANTI, MARMOTTE! YAAA!
DIECI A UNO, QUELLA NIDIATA DI SERPI STAVA CERCANDO DI UNIRSI ALLA BANDA DI PICCOLO LUPO, PERCIÒ NON CREDO CHE LI RIVEDREMO SPUNTARE TANTO PRESTO.
METTERESTE PIEDE SU QUELLA CARROZZA, TANTO PER PARLARCI CHIARO!!
Accademia della crusca
