zeppa di gente, che una presa di tabacco - diceva Giovan- ni tabaccone - non avrebbe potuto cadere in terra, vede il pavi- mento nudo in larghi spazii
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volto con un faz- zoletto a fiorami pavonazzi, sudicio di tabacco, esclamò: "Maestro son disperato". Il vecchio lo guardò sorridendo amorevolmente
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sospettato tradimento di Raffaele, o Farfariello, lla smarriva la testa, mancava spesso alla Fabbrica del Tabacco, perdeva la giornata, o lavorava così
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curarsi della sua giornata, poiché alla fabbrica del tabacco avevano fatto vacanza: pazientemente ella sopportava tutto l'urto di quel pomeriggio
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tabacco giallastro. - Volontà di Dio, che ci volete fare! Non vi disperate, fino all'ultimo vi è speranza. - Lo so io, perché mi dispero! - gridò don
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, avendo cessato di fumare, di prender tabacco, di bere vino, avendo impegnato la sua cartella di pensione, essendo malamente complicato in equivoci
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