guarita, sta qui detto.» La scrittura della monachina gentile era pic- cola serrata, a punte e svolazzi. «Gu-a-r-rrri-ta.» La Co- lomba si beveva le
dei piatti contro il mento, e ancora il ragazzo a dispor le posate, e Berto a ta- vola con la eterna celia in bocca, parve aver impresso al tempo un
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