(Igiene d'Epicuro) e nei Quadri della natura umana ho parlato in lungo e largo, per traverso e per obbliquo, in superficie e in profondità, del
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Diguazzate e imbianchite sei animelle di vitello; lardellatele su tutta la loro superficie e riponetele in una tortiera con sugo e fatele cuocere
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togliere la densa schiuma che a scapito della bontà del brodo si va formando alla superficie; per cui consigliamo di non mettere la carne nella pentola
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Le lingue debbono essere dapprima ben lavate, mondate ed imbianchite; poi si inlardano per tutta la loro superficie e si pongono a cuocere in un vaso
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amaretti spolverizzati. Fattone un'impasto omogeneo, cuocetelo in uno stampo unto, con fuoco sotto e sopra, fino a che la superficie prenda un bel colore
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bel colore rosolato alla superficie.
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una certa qual lucentezza, ed intanto unitevi tre uovi interi, uno alla volta. Togliete allora la pasta dal mortaio, infarinatela alla superficie
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un piatto, non si ravvicinano che lentamente; infine, soffiando sulla sua superficie, vi si deve formare una pellicola rugosa.
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Se si adopera zucchero raffinato, e se il succo è ben chiarificato, non si formerà schiuma alla superficie del siroppo, tuttavia, se qualche bolla si
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Prendete 24 bei limoni maturi e fregate la superficie d'un cedro o di tre limoni contro un pezzo di zucchero in pane, che rascherete sopra un piatto
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si intingono parecchie volte nella gutta-perca liquida e pura sino a che sulla superficie degli stessi non vi si formi uno strato color bruno. Si
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superficie si elevano numerose papille (Fig. XX). Queste hanno diverso sviluppo nelle varie Fig. XX. parti della mucosa; sviluppo massimo sulla
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ghiandole mucipare; queste ultime sono raccolte più numerose in alcune regioni, come alla superficie interna delle labbra e delle gote, sul palato molle
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e sulla sua superficie comincia a formarsi una pellicola rosso-chiara di carmino precipitato, lascia raffreddare, aggiungi 15 cent. cub. d’alcool
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verranno esaminate quali sono, stemperandone dei pezzetti, presi alla superficie e nel profondo, nella soluzione sodica o nella glicerina. Per togliere o
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venisse a contatto del pelo, sia all’estremità di questo, sia anche alla sua superficie, quando, nell’allestire il preparato microscopico, per caso
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L’ anchylostoma duodenale ha uova ovali, a superficie liscia, a guscio sottile, a doppio contorno, lunghe 58-65 µ, larghe 38-40- 44 e più µ. Nelle
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basale di alcuni autori). La superficie della mucosa è liscia; essa porta papille soltanto in corrispondenza delle corde vocali vere, e di una sottile
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, quanto l’orlo della superficie libera munito del ciuffo di ciglia; queste ultime, talvolta, sono ancora mobili al momento dell’esame, sicchè colle
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Per applicare un obbiettivo ad immersione si deponga innanzi tutto per mezzo d’un bastoncino di vetro una goccia d’acqua distillata sulla superficie
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trattenuta alla superficie dalle bolle d’aria, con cui è commista. Non di rado, specialmente nella bronchite cronica, e più ancora nelle caverne
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Nella broncorrea sierosa lo sputo, abbondantissimo, è sieromucoso, tenue, schiumoso assai alla superficie, e tiene sospesi scarsi fiocchi bianchicci
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stratificato, nel profondo da epitelio vibratile parimente stratificato. Alla sua superfìcie sboccano ghiandole racemose di varia specie. - Nel muco
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La superficie esterna delle grandi labbra è rivestita da pelle con ghiandole sebacee e sudorifere, e peli; la loro superficie interna, invece, ed il
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sferici, di un diametro variante fra i 5 ed i 12 µ (Tavola 1.a, fig. 3 a, b), di color bianco, a superficie leggermente granulosa, sicchè il loro contorno
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Alla superficie dell’orina, massime se concentrata, si forma spesso una pellicola costituita da granuli varî, bacterî, grassi e cristalli
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seconda della loro posizione. Lo strato più profondo è a cellule ovali, posanti sulla mucosa con una larga superficie piana, la quale appare fornita di
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superficie possono aderire tanto globuli sanguigni rossi, quanto leucociti e cellule epiteliche renali o loro nuclei (fig. 72 c). Questi medesimi elementi
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I tumori villosi ed i cancri a superficie villosa danno talvolta delle villosità ancora ben conservate, cioè costituite da un cordone centrale di
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così grosse che erano visibili ad occhio nudo, e si raccoglievano in goccie alla superficie del liquido (lipuria) a un di presso come ciò succede quando
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pure sotto forma di fini granuli, ovvero di globi scuri, dalla cui superficie partono in direzione raggiata numerose e fine punte (fig. XXXV). Si
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rombici ed aghiformi di ematoidina, e buona quantità di grasso in gocciole, che, lasciando riposare l’orina, si riunivano alla superficie, e si
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’azzurro d’indaco, i cui cristalli (che possono trovarsi tanto sulla pellicola che si forma alla superficie dell’orma, quanto nel sedimento) si riconoscono
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albuminoidi (cilindri granulosi) o con aderenti alla superficie cellule epitaliali renali; in minor copia ed incostanti i cilindri di globuli rossi ed i
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2.o Colla grossa pipetta si schizzetta dell’acqua nel lume del tubo esterno, in modo da lavarne la superficie interna ed eziandio la superficie
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tubo che è bagnata di soluzione sanguigna. Non lo si deve immergere tutto, affinchè l’acqua non penetri nel tubo stesso, e vada a bagnare la superficie
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al foro di quest’ultimo. Lo specchio da una parte è piano, dall’altra concavo; la superficie concava dà una luce più intensa, quale si richiede pei
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difetti dell’immagine frapponendo fra la lente inferiore dell’obbiettivo e la superficie superiore del vetrino coproggetti una goccia di liquido, più
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Già nello stato normale la superficie delle sierose è lubrificata da un po’ di liquido chiaro e tenue. La quantità di questo può crescere assai per
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leucociti, e poche cellule endoteliche (ben conservate o in degenerazione grassa) staccatesi dalla superficie della sierosa.
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Alla superficie interna della cisti idatica si sviluppa una membrana (membrana germinale) dalla quale prendono origine gli scolici. La membrana
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Alla puntura esce un liquido puriforme, grigio-rossigno scuro; lasciato a sè, alla sua superficie si raccolgono degli ammassi di adipe giallognolo
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Il pus viene eliminato alla superficie, o si raccoglie in cavità, oppure è infiltrato nei tessuti. Nei primi due casi esso si distingue facilmente
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seconda della sede e della violenza dell’infiammazione onde ha origine il pus, della natura della superficie suppurante, degli altri processi morbosi cui
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rossastro, a superfìcie liscia, leggermente faccettati, a spigoli arrotondati. Ambedue al microscopio si dimostrarono calcoli biliari, constando d’un ammasso
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si scarica o in un follicolo pilifero (fig. XIII) o alla superficie della pelle. Ogni cul di sacco (fig. XIV) è limitato esternamente da uno strato
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papille, e, attraversata generalmente a spirale l’epidermide, va a sboccare alla superficie di questa. Sono limitate da una membrana connettiva; questa
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, moltiplicandosi, formano delle croste di color giallo zolfo, scutulari, colla superficie inferiore convessa, la superiore concava; sotto di esse la
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49. Prescindendo da quelli che stanno solo alla superficie della pelle (pulex, pediculus, ecc.), e da quelli che non sono proprî dei nostri climi
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accumulano sulla superficie della pelle e se ne staccano spontaneamente o ne vengono allontanati meccanicamente o colla lavatura. La produzione epidermica dà
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