vicino e farci coraggio), c' era la famiglia Delpiano, composta solamente d' una giovane vedova, buona come un angelo, e del suo figlioletto Vittorio
creditori e conservare intatto il suo nome onorato, aveva finalmente veduto la propria onestà ricompensata dal buon successo di certe sue grandi
raso, stava rincantucciato in un angolo della gabbia, appuntando il musino irrequieto e gli occhietti sbigottiti verso il suo padrone. - Svelto, Ragù
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delle scale, perchè era scesa un istante a comprar qualcosa per la colazione dei padroni in una bottega lì accosto, Moschino, che, secondo il suo
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- Pietà! pietà! - singhiozzava nel suo linguaggio. - Mi straziano, mi divorano! Ah, orribile! orribile!... - Moschino tremava come una foglia al
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le loro ricerche riuscivano senza frutto. Moschino si scosse dal suo torpore sonnolento, quasi mortale; fece uno sforzo supremo e cominciò a muoversi
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suo solito. Quanto a Bellino, così giuochino com' era, ebbe soltanto un successo di leggiadria, per il candore di neve della sua veste e per gli
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tenere del nuovo padroncino; ma pensava sempre a tutto ciò che aveva lasciato, e il suo musetto s'era fatto ancor più sottile e malinconico; aveva gli
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e l' altra, e tossì forte. La Lilia e il suo innamorato misero un piccolo grido di paura, balzando come due molle. Il loro primo istinto sarebbe
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proprio corpicciuolo d'un biancastro lurido tra quella mano infida e il musetto del suo disgraziato maritino. - Non intendo che sacrifichiate nulla
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, non avrebbe certo fatto la spia; tanto più che Rosicalegno prometteva di presentarsi a fare il dover suo. - Verrà? Non verrà? - pensava la Lilia con
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! - diceva la Rita al suo nuovo amico. - Bravo Mimmì! Mimmì è bravo! - gridavan tutti, divertendosi a vedere quel povero zotico addomesticarsi così presto e
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di Dodò, chi il musivo furbacchiolo di Moschino. Anche Mimmì, che nel suo genere era un bel topo, fu giudicato assai grazioso con quella collana
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anche più bisogno di lei. Ragù si mosse lentamente dal suo giaciglio, e venne al piattino, dove appoggiò le manucce rosate, assaporando con voluttà
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Caciotta, tutta contenta d' esser tanto bella agli occhi del suo sposo, gli sussurrava alla sua, volta, perch'era anche una gran buona topina
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, andò a far l' imbasciata al cuoco, e la signora s' avviò verso il suo salotto da lavoro.
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agli occhi - Dio mio, come mi sento bene! - E nel suo umile cuore di topa non sapeva trovar parole per ringraziare la Provvidenza che non abbandona nè
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seguìto l' esempio suo; e Rita e Nello non potevano accostare una mano alla tavoletta bassa dov' era collocata la canestra che faceva da nido, senza che
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ch' è nato negli agi, quando la nostra infelice esistenza s' è cangiata in un paradiso! - diceva a volte la Caciotta a suo marito, vedendo Dodò
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, come per attestare la superiorità del suo sesso. Rita, che in questo era costretta a dar ragione all' altro, rimbeccava subito: - Ma nemmeno tu sei un
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ciascun individuo di quella bizzarra famiglia di topi. Ninì, fra tutti, era davvero la più seria e malinconica. Fin da piccolina non ischerzava mai di suo
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soggiunse, volgendosi a Rita, che era felice di veder il suo grave babbo occuparsi dei sorcetti con tanta bontà: - Come gli dici tu, Rita, quando lo
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più intelligenza degli altri topi, e a poco a poco, sapendo che il suo linguaggio non poteva essere inteso da' bambini, se n'era fatto uno di gesti, per
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restavano scompigliate; e il padrone che non poteva stizzirsi e non aveva pazienza di ricominciare, rideva ammirando l' intelligenza del suo topino
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, sentenziava Dodò. - Questione di gusti, - mormorava Moschino, ridendo in cuor suo della dabbenaggine del fratello. E ripigliava: - E cosa impari, di bello, ne
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lavorare nel suo studio o in quello della contessa, facendo conti, ricevendo creditori, scrivendo lettere, gettando su la carta progetti di nuove
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che faccia spiccare la logica del suo agire, la conseguenza delle sue manifestazioni.
mondo nuovo, un’era novella che assomigli a tempi migliori. L’era d’oggi pare anche a noi, come a Fichte, un’ombra che si aggira gemendo sopra il suo
ragione sociale del movimento e suo carattere religioso
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Dico questo per ridurre al suo vero carattere la portata dell'espressione da me scritta e accettata da più di trenta
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unificatrice di Roma, e nel suo continuo decrescere arrivò sino alla Italia presente nazione a sé, che non è più Roma, ma ogni singola parte e tutta
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Così si spiega come mai il meridionale crei i poeti e i filosofi insieme, la percezione estetica e l'intuizione metafisica, e il suo popolo sia così
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che Dio, e Maometto è il suo profeta]." La carovana si era arrestata. Tutti gli uomini e anche Esther, che doveva pure fingersi mussulmana, si erano
vostra condotta possa crearmi dei seri imbarazzi." Consegnato poi il suo cavallo ad un servo, condusse il marchese ed i suoi compagni in una vasta sala
dinanzi, onde poter scambiar qualche parola coi suoi compagni di viaggio e osservare il paese. Dopo il suo cammello venivano gli altri, su una lunga fila
ed il suo compagno videro improvvisamente apparire, sull'infuocato orizzonte, una linea imponente di minareti e di torri, le quali spiccavano
viene fatto prigioniero dai negri di Sacheatan e muore fra le braccia di Sander, un compagno devoto. Suo fratello Riccardo, guidato da un servo che
suo potere e che essa non avrebbe osato abbandonare il suo rifugio, raggiunse Ben e Rocco i quali avevano sollevato l'uomo che era stato assalito dal
suo lungo fucile rabescato. "Se non è stato un leone, sarà stata qualche pantera," aggiunse Esther. "Queste caverne devono servire di rifugio a non
sabbie, aspettando che qualche cammello si sbandi per alleggerirlo subito del suo carico, o che i cammellieri si addormentino per saccheggiarli
sua storia. "Da un Tuareg suo amico aveva avuto l'assicurazione che il colonnello era stato condotto a Tombuctu da una banda di predoni, gli stessi
ricominciare il fuoco, quando il suo cavallo s'impennò bruscamente mandando un nitrito di dolore, poi cadde sulle ginocchia posteriori, sbalzando di sella
parecchie miglia verso l'est, formando un bastione grandioso. Esther aveva ripreso il suo posto sul cammello, riparata dalla tenda; il marchese, Ben e
grande deserto e che se volesse farebbe un solo boccone di Tombuctu e del suo sultano," rispose fieramente il marchese. "Conosci tu la Francia?" "E tu
quindi preso subito il suo partito. "Andiamo a cercare il colonnello e se è ancora vivo, liberiamolo," si era detto. E senz'altro si era messo
Quel piccolo edificio, che i fuggiaschi avevano occupato senza nemmeno prendersi la briga di chiedere il permesso al suo proprietario, si componeva
." "E che noi andremo a scuoiare," aggiunse Rocco. Salirono sui loro cavalli e mentre Esther, adagiata sul suo cammello, seguiva i beduini ed il moro
ci conoscevamo. Già, quell'uomo sarà caduto anche lui ed il suo cadavere sarà stato dilaniato dagli avvoltoi." Poi lasciandosi cadere sulla sella che
voci." "Non aveva sospettato di quel El-Melah?" "No," rispose Esther. "Solo stamane ho saputo che egli era una delle guide del colonnello e che il suo
questione sorta fra mussulmani?" "Aveva appena pronunciato quelle parole che il povero olandese cadeva al suolo trafitto. "Il suo compagno, Ary Jacobs, che