Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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stili che Kandinskij riduce al  suo  comun denominatore non figurativo sono davvero
ora fauve, ora «classici», quella sua carica animale, quel  suo  sempre acceso e stupefatto amore per l’uomo e per il suo
suo sempre acceso e stupefatto amore per l’uomo e per il  suo  respiro; in Kandinskij prevale invece il dogma della
e il male, esprime un giudizio che, pur entro i limiti del  suo  sperimentalismo avanguardistico, trova consenzienti
assai distanti fra loro. Kandinskij invece esprime nel  suo  non figurare programmatico una sorta di sublime
esprime, se così possiamo dire, tutto il pessimismo del  suo  ottimismo.
supera in efferatezza il Caravaggio: Giuditta svolge il  suo  compito in maniera sadica (nel suo volto possiamo leggere
Giuditta svolge il suo compito in maniera sadica (nel  suo  volto possiamo leggere un’espressione di compiacimento),
diremo del Ghiberti, il quale col  suo  stile eminentemente purgato e biblico, seppe fermare
perfino l’ammirazione del Buonarroti, e, con un genio tutto  suo  proprio arricchì l'arte di luce più bella più vera
È una delle prime sante cristiane e il  suo  principale attributo è l’agnello, che richiama il suo nome,
e il suo principale attributo è l’agnello, che richiama il  suo  nome, ma può essere rappresentata anche con la palma del
restituzione di Shakespeare al Manierismo, all’eufuismo del  suo  tempo. Né più risoluto e moralmente forte è il suo
del suo tempo. Né più risoluto e moralmente forte è il  suo  atteggiarsi di fronte ai grandi problemi del suo tempo.
forte è il suo atteggiarsi di fronte ai grandi problemi del  suo  tempo. All’interrogativo del nuovo secolo che s’apre tra
a proposito del Dova attuale, è quello del tono che il  suo  dramma assume a seconda dello stile o meglio del grado di
stile o meglio del grado di esemplarità e di chiarezza del  suo  «messaggio» in rapporto alla pittura.
il più vecchio de' Palma fuor che in una copia di un  suo  assunto sacro, mentre sulle tracce di non so quale suo
un suo assunto sacro, mentre sulle tracce di non so quale  suo  modello sarà calcato il N. S. Risorto, fattura alquanto
così la natura in tutto il  suo  significato.
capolavoro giunge, a  suo  modo, nelle Forme Uniche.
corpo e il  suo  supporto immagine per una comunicazione non linguistica
che forse più degli altri si allontanò dalla maniera del  suo  tempo, trattando una pittura così detta romantica, e di uno
trattando una pittura così detta romantica, e di uno stile  suo  proprio. Il suo dipinto che rappresenta la morte di Maria
così detta romantica, e di uno stile suo proprio. Il  suo  dipinto che rappresenta la morte di Maria Stuarda, quello
la zona dell'ombra che correva inevitabilmente al  suo  segno; in Preti affiorare necessario della forma a suo
al suo segno; in Preti affiorare necessario della forma a  suo  luogo, larghissime ragnatele di luci pulsanti tra gli
il punto di arrivo di Levi non si motiverebbe fuori del  suo  punto di partenza. Potremo concludere che il suo viaggio
fuori del suo punto di partenza. Potremo concludere che il  suo  viaggio figurato di Calabria costituisca un serio e felice
come Giorgione crea il  suo  capolavoro assoluto - la Venere di Dresda - con solenni
per via di un telajo architettonico, anche Tiziano nel  suo  primo periodo amplia le superficie di Bellini e si ritrova
qui non è ancora che un simulacro della pittura. Il  suo  fondamento visivo è ancora essenzialmente plastico-lineare.
tanto essa pareva sconveniente agli esteri d'ufficio, nel  suo  secolare négligé!
il pittore raggiunge senza sforzo, con la ricchezza del  suo  canto nativo, del suo temperamento, l’immagine, più
senza sforzo, con la ricchezza del suo canto nativo, del  suo  temperamento, l’immagine, più patetica che drammatica, piú
Ma non si coglierebbe la probità artistica di Spazzapan, il  suo  profondo disinteresse all’arte concepita come prodotto fine
a se stesso, da vendere o da esporre, se si astraesse dal  suo  metodo di lavoro, che fu insieme il suo modo di vivere. È
se si astraesse dal suo metodo di lavoro, che fu insieme il  suo  modo di vivere. È per questa ragione che le opere sue
il discorso di Spazzapan ha un senso, assume i confini del  suo  vasto e reiterato fantasticare.
il Dittatore, che non è guerriero, Gli diè il  suo  nome e il confermò per zero.
indossa un abito molto sfarzoso; intorno tutto ci parla del  suo  gusto, del suo amore per la letteratura, del suo potere (la
molto sfarzoso; intorno tutto ci parla del suo gusto, del  suo  amore per la letteratura, del suo potere (la lettera,
parla del suo gusto, del suo amore per la letteratura, del  suo  potere (la lettera, l’anello col sigillo e la ceralacca sul
e la sua figura Jiři Kolař, Albers, 1962 imponendo con il  suo  lento procedere in un cammino più prossimo a quello della
(o della messa in scena). Beuys si vale molto abilmente del  suo  corpo con azioni pubbliche dove il suo gestire, il suo
molto abilmente del suo corpo con azioni pubbliche dove il  suo  gestire, il suo chinarsi, il suo partecipare con
del suo corpo con azioni pubbliche dove il suo gestire, il  suo  chinarsi, il suo partecipare con comportamenti vari
azioni pubbliche dove il suo gestire, il suo chinarsi, il  suo  partecipare con comportamenti vari all’azione, aiuta la
sacerdote laico che, con le sue parole mira a persuadere il  suo  uditorio di alcuni principi etico-estetici e
giunto a Michelangiolo, T. dimostra che il  suo  platonismo di tendenza plastica (curioso! quel platonismo
e proprio nel Rinascimento!) doveva fatalmente cozzare col  suo  senso cristiano di tendenza pittorica e che perciò, volendo
del movimento rotatorio michelangiolesco Rubens costruì il  suo  Giudizio Universale, conservato nella Alte Pinakothek di
mediti: così Keith Amatt, nella ormai famosa sequenza del  suo  autoseppellimento, del suo scomparire entro una buca
nella ormai famosa sequenza del suo autoseppellimento, del  suo  scomparire entro una buca scavata nel terreno, ha saputo
dalla dimensione cronologica; mentre Joseph Coleman, nel  suo  scandire parole, dette secondo un particolare ritmo e con
che riprendere la prospettiva dove la trovasse portata al  suo  sviluppo migliore: in Piero.
la città vale, nel  suo  insieme, come un organismo monumentale, è comprensibile che
precisa tra l'abitante della città, quale che sia il  suo  ceto e il suo censo, e l’abitante della campagna.
tra l'abitante della città, quale che sia il suo ceto e il  suo  censo, e l’abitante della campagna.
dall’epoca paleocristiana simbolo del corpo di Cristo e del  suo  sacrificio per la redenzione dell’uomo.
fratello di San Pietro, è raffigurato con il simbolo del  suo  martirio, una croce a forma di X.
manualmente; come intelletto soltanto, inferiore; anche a  suo  padre.
- diceva Piero dei Franceschi nel  suo  Trattato della prospettiva - la pictura non è se non
assoluta veniva offerto dalla sala di Romano Notari col  suo  Processo spaziale religioso dove l’artista umbro, valendosi
spaziale religioso dove l’artista umbro, valendosi del  suo  caratteristico linguaggio pittorico, tonale e vagamente
ed abbandonato il  suo  senso della composizione di cui soltanto Caracciolo
Mattia Preti, gli artisti operanti a Roma si rivolsero al  suo  stile plastico come quello che speravano di raggiungere con
perché sviando a scopo puramente gradevole o illusorio il  suo  senso della identità della sostanza pittorica lo svuotava
della identità della sostanza pittorica lo svuotava del  suo  significato creativo.
s'avvia il Pellizzari verso la fine del  suo  primo volume, studiando nell'ultimo capitolo (il V) le
in verità che regge i corpi, ma qualcosa ch'è sorto dal  suo  affinamento progressivo, sorretto dagli schemi eterni del
sussiste per noi la china del monte, o ricomponiamo il  suo  profilo sfilato dalla fitta griglia di una pioggia
dell'arte di Giambellino in quanto ci dimostrino il  suo  passaggio al senso pittorico e lo svolgimento ch'egli
col 1616, cioè, io credo, poco dopo il  suo  ritorno da Roma, comincia la serie copiosa degli affreschi
a diverse ed egualmente grandi correnti artistiche. Nel  suo  stesso sviluppo paiono predominare volta a volta problemi
a volta problemi diversi ora di forma ora di colore: ma il  suo  fine ultimo è di unire l'una e l'altra cosa.
presto strappato alla Scultura, rapito alla gloria del  suo  paese! Le statue di Arnolfo e del Brunellesco ti dicono
Le statue di Arnolfo e del Brunellesco ti dicono quanto il  suo  intelletto comprendesse i grandi precetti della Scultura
come oggetto da adattare a determinati meccanismi nel  suo  rapporto ergonomico con la macchina; e altresì ad una
di veri e propri elementi oggettuali a sé stanti, sia nel  suo  aspetto più sottile d’una mercificazione del prodotto e
più sottile d’una mercificazione del prodotto e d’un  suo  divenire a sé stante svincolato e disintenzionato dal suo
suo divenire a sé stante svincolato e disintenzionato dal  suo  vero telos. E avevo accennato, appunto a questo proposito,
aveva lo Scattola, che per lunghi anni abitò a Milano. Il  suo  Bernardo Palissy, il suo Ritorno dal ballo, il suo Episodio
per lunghi anni abitò a Milano. Il suo Bernardo Palissy, il  suo  Ritorno dal ballo, il suo Episodio del quarantotto, la sua
Il suo Bernardo Palissy, il suo Ritorno dal ballo, il  suo  Episodio del quarantotto, la sua Vittima dell'oro e
altri lavori facevano testimonianza della finezza del  suo  spirito di osservazione, della rettitudine morale del suo
suo spirito di osservazione, della rettitudine morale del  suo  animo e del suo bel garbo nel riprodurre il vero. Il terzo,
osservazione, della rettitudine morale del suo animo e del  suo  bel garbo nel riprodurre il vero. Il terzo, Guglielmo
sociali e di vieti pregiudizii: è moralista elegante. Il  suo  pennello ora satirico, ora sentimentale, ha non di rado
sue qualità pittoriche viene dalla soda e bella cultura del  suo  spirito: la quale cultura non è meno necessaria al pittore
scrittore e non ispremere vanamente il miglior succo del  suo  cervello.
Piero del Borgo tuttavia, col  suo  sintetismo prospettico, a stendergli così la trama degli
due occhi, simboli che non hanno nessuna relazione con il  suo  martirio ma che riguardano il suo nome e il contatto col
nessuna relazione con il suo martirio ma che riguardano il  suo  nome e il contatto col divino. In alcune rappresentazioni
tagli di Lucio Fontana vengono da lontano, dal  suo  paese d'origine, l'Argentina. Dove la lama si intreccia
invece di definirli nitidamente, indusse molti critici del  suo  tempo ad accostare il pittore americano al gruppo degli
il pittore americano al gruppo degli Impressionisti, con  suo  grande e giustificato dispetto. Whistler, infatti, non ci
«Innalzò la torre centrale che porta il  suo  nome nel Castello Sforzesco di Milano». E non ci crede
- davvero - ogni opera di scultura ormai dovrebbe avere il  suo  environment, il suo ambiente peculiare? (Lo prova una
di scultura ormai dovrebbe avere il suo environment, il  suo  ambiente peculiare? (Lo prova una mostra di scultura
mancare nell’ambiente di Agnetti, troppo «apocalittico» nel  suo  tentativo di dar forma ad una visione essenzialmente
il concetto di diffusione culturale perde anche più del  suo  poco valore. Ma il problema tuttavia varia nei due casi.
risolversi in due parole. La scuola francese, appunto pel  suo  carattere nazionale, è così intimamente connessa con la
bisogna prima rammentar brevemente la sua origine ed il  suo  cammino.
Hegel la morte dell’arte era una deduzione del  suo  sistema più che derivazione dell’apprezzamento, pur
pur tendenzialmente negativo, dell’arte del  suo  tempo. «Tenendo presente — ha osservato Piero Rafia — il
Rafia — il criterio di importanza gerarchica con cui nel  suo  sistema tutte le attività culturali si ripresentano nelle
rileva il Morpurgo-Tagliabue, «l’estensione dell’arte e il  suo  passaggio in pensiero è da intendersi come un processo