Nella notte del 31 accennò anche ad un attacco efficace contro le nostre posizioni sulle pendici del Rombon, limitandosi però a dirigere su di esse
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, nonostante le vive parziali resistenze dell’avversario che dovette essere snidato di vetta in vetta e infine dalle due erte guglie del Chiadenis sulle quali
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Il nemico intensifica da qualche giorno il lancio sulle nostre linee di manifestini incitanti alla diserzione e di diari di guerra contenenti
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Nella conca di Plezzo i nostri assalirono e fugarono drappelli nemici appostati sulle pendici del Monte Rombon e penetrati nei loro ricoveri vi
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Nel settore di Tolmino durante la notte sul 6 l’avversario, dopo violento fuoco di artiglieria e di fucileria, attaccò le nostre posizioni sulle
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Anche ieri sulle falde del Monte San Michele vennero presi qualche centinaio di fucili austriaci, materiali telefonici e di equipaggiamento.
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sulle proprie vicine trincee.
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Sul Carso nella notte sul 12 il nemico avventò sulle nostre linee un gran numero di bombe ad alto esplosivo. Il rapido intervento delle nostre
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Sono confermate le notizie di gravi danni arrecati dalla nostra scorreria del 14 contro le opere di difesa nemiche sulle posizioni dominanti la conca
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Velivoli nemici apparvero su Tolmezzo e sulle conche di Plezzo e di Caporetto e un’altra squadriglia tentò una nuova incursione su Udine, ma
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Piccoli combattimenti nella giornata del 26 ebbero luogo a Dosso Casina; sulle pendici settentrionali dell’Altissimo Monte Baldo, a Malga Secondo
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direzione di Peteano, rafforzandosi poi rapidamente sulle posizioni raggiunte.
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Sulle pendici settentrionali di Monte Cimone (Valle dell’Astico) nostri nuclei assalirono di sorpresa gli approcci del nemico e li distrussero con
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Nel tempo stesso nostri riparti di bersaglieri eseguivano una ardita incursione di carattere diverso sulle posizioni austriache di Monte Gradiza e
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Sulle pendici settentrionali del Cauriol, i nostri alpini impegnarono ieri l’avversario in brillante combattimento, infliggendogli gravi perdite
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Nella zona della Tofana con attacco di sorpresa, favorito dalla nebbia, i nostri alpini espugnarono un forte trinceramento nemico sulle pendici della
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Velivoli nemici lanciarono bombe sulle nostre posizioni di Valle Sugana, ferendo due soldati.
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In piccoli scontri sul Lagazuoi (Vallone di Travenanzes), sulle pendici di Cima Bocche, (Valle Travignolo) e sullo Sleme (Monte Nero), ricacciammo l
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Furono anche compiuti progressi sul terreno a nord della vetta, del Pasubio e nell’Alto Posina, sulle pendici meridionali di Corno del Coston.
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Piccole azioni di fanterie sulle pendici di Monte Zebio (Altopiano di Asiago) dove respingemmo un tentativo di attacco, e nel Vallone di Travenanzes
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Settore di Salonìcco: Sulle pendici meridionali dei M. Belas, rilevanti forze bulgare appoggiate da intenso fuoco di artiglieria attaccarono i nostri
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. Nel pomeriggio del giorno 19 respingemmo un tentativo di attacco nemico sulle pendici settentrionali del Colbricon.
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Continuano i tiri delle opposte artiglierie su Cortina d’Ampezzo e Misurina da parte del nemico, sulle stazioni di Toblacco e di Sillian da parte
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Nella passata notte un nostro dirigibile, sfuggendo con abile manovra alla ricerca dei proiettori nemici giungeva di sorpresa sulle stazioni di
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Lotta assai vivace sulle pendici nord del Monte San Gabriele e ad oriente di Gorizia dove il nemico, con ripetuti e violenti contrattacchi, tentò
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Bainsizza, sulle pendici nord di Monte San Gabriele, e a nord‒ovest di Tivoli (est di Gorizia).
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Sulle batterie nemiche del bosco di Panovizza e della Selva di Ternova e sulle retrovie del Carso i nostri velivoli hanno ripetutamente portato la
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e sulle pendici occidentali del monte degradanti verso Salcano, le attaccò da est e da sud.
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nemico, consigliava ai nostri il ritorno sulle posizioni di partenza.
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Nella regione di Monte Nero il nemico fece brillare una potente mina sotto le nostre posizioni sulle quali concentrò poscia violentissimo fuoco d
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In regione Tonale le artiglierie spiegarono azioni particolarmente intense. Alle precise raffiche delle nostre batterie sulle sue posizioni, l
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ferroviari. Altre operazioni di bombardamento vennero eseguite nella giornata sulle prime linee e sulle retrovie dell’avversario, da aviatori nostri e
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attaccato dai nostri, dovette ripiegare dopo aver subito perdite rilevanti. Sulla Zugna Torta, in Vallarsa e sulle pendici nord del Monfenera, i nostri
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Sulla fronte montana efficaci concentramenti di fuoco delle nostre artiglierie sulle prime linee e sulle retrovie nemiche.
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sulle posizioni avversarie del Sisemol, annientandone in vivace lotta il presidio; distrutte poscia le sistemazioni difensive nemiche rientrarono nelle
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Nostri nuclei esploranti impegnarono vivaci lotte con posti avanzati nemici sulle pendici del Nozzolo (Giudicarie) e a sud–est di Mori (Val Lagarina
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Sulle pendici settent. del Monfenera una nostra pattuglia piombata di sorpresa su un nucleo avversario, lo fugò e gli prese qualche prigioniero.
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mitragliatrici. Il nemico, sorpreso e disorientato, aprì un violento fuoco di sbarramento sulle proprie prime linee, cagionando sensibili perdite ai
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Una piccola guardia nemica venne annientata sulle pendici nord del Monte Tomba. Catturammo qualche prigioniero.
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Nelle Giudicarie una nostra pattuglia fugò a colpi di bombe a mano nuclei nemici in ricognizione sulle pendici del Monte Nozzolo.
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occupata: Monte di Bucin, Vrbjani, Malo. Il nemico oppose tenace resistenza sulle pendici orientali dei Monti Dragjsec e Baba, ma fu attaccato con grande
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È comunemente un contadino marchigiano. Porta sulle spalle un fascio di scope e di spazzole, ed in mano delle serte d’agli: — Lo scoparoo, ajaroo!
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Lacero, con il sacco sulle spalle, si fermava ad ogni tratto di strada, poneva la mano all’orecchio, e con voce gutturale, gridava: — Aèoo! Grida che
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Si fa da due o anche tre fanciulli, avvolgendosi in sulle mani del filo e l’un dall’altro ripigliandolo in varie figure, come per esempio: la cùnnola
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Due fanno a pari e caffo. Il perditore, ogni volta che sbaglia, riceve dall’altro un tuzzo, cioè un forte colpo dato sulle spalle, prima con la punta
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I giocatori, disposti in fila uno dietro l’altro, a una certa distanza, s’incurvano alquanto, appoggiando le mani sulle ginocchia; meno quello che
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chiamiamo comunemente sordino), i gatti, già in vedetta o sulle porte delle botteghe o sugli usci delle case, gli si fanno attorno e si precipitano con
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Espone la sua merce sopra alcune scalette di legno, nei quartieri più popolari, e grida a squarciagola: — Curete pompieri che vva a ffocoo! E sulle
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"Giuoco di società. Una persona bendata va in giro assidendosi, or qua or là, sulle ginocchia di questo o di quello. Proferisce col solo sibilo dei
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dilettissimi, astenetevi dalle bestemmie e pensate: 1o Che Dio vi vede; 2o Che Dio vi giudicherà su tutte le vostre parole, e specialmente sulle bestemmie
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