Posa il lume sulla tavola, appoggia il fucile alla parete, e siede lì accanto sulla scranna, curvo, a gambo larghe, colle mani ciondoloni fra le
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lasciandosi cadere sulla scranna, più morta che viva.
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buttandosi sulla tavola, col capo fra le mani.
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al marito che appare sulla soglia, guardingo, o col fucile spianato.
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Siede sulla panca.
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Questo: che se mi pare d' aver male a una gamba voglio esser creduto sulla parola.
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Generalmente, una striscia luminosa divide l’acqua dalla sua sponda e dai corpi che emergono sulla sua superficie.
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davanti a un occhio (l’altro sia chiuso), e a una certa distanza dal medesimo; segnando sulla carta colla matita, le distanze principali delle linee che
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Riassumendo, concludiamo: il disegnatore deve sempre tenere la tavoletta, sulla quale avrà fissata la carta, in quella posizione, in cui l’asse del
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Dai punti A, B, D, C, abbassate delle perpendicolari sulla linea di terra, e, in a, b, d, c, avrete la proiezione di questi punti. Dopo aver
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Copiate i gessi coi colori all’olio, sulla carta preparata nel modo che abbiamo, a suo luogo, descritto.
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Disponete sulla tavolozza i colori seguenti: biacca, ocra chiara e ocra scura bruciata, rosso inglese, terra verde bruciata, oltremare e nero avorio.
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Modo di montare la carta sulla tavoletta.
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Passate sulla parte inferiore colla garanza rosa e bianco Chinese, che otterrete maggior profondità, brillantezza e vaporosità.
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Con garanza rosa e poco cobalto, disponete le nuvolette che cavano sulla zona gialla.
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Montate la carta sulla tavoletta e con costanza esercitatevi nell’acquerellare il cielo, seguendo i suesposti esempi.
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Sulla strada e sul terreno, ma sopratutto sulle grandi masse di pietre, nel finire conducete il pennello carico di colore quasi secco.
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Si minia sul raso, sulla seta, sull’avorio ecc.; e in ispecie, sulla pergamena.
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Dopo aver ben teso sulla tavoletta e fissata con puntine la superficie su cui si vuol dipingere, lucidato sulla carta trasparente il disegno e
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Dopo aver svolto un disegno corretto e ricalcato sulla superficie sulla quale il fiore vuol essere miniato, fermate diligentemente il contorno con
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mollezza nella forma del disegno, si presta benissimo per dipingere fiori, tanto sulla carta, quanto sul raso o sulla seta, per ventagli.
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La superficie sulla quale si vuol dipingere, per mantenerle l’elasticità del tessuto, deve essere montata sulla tavoletta a cornice.
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leggerissima lavatura di tinta neutra, bruna, o del colore che si desidera. Il fondo di caffè, per esempio, allungato con acqua e passato sulla carta
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Si dipinge sulla tela, sul legno, sul metallo, sul cartone, sulla semplice carta, sulla seta, ecc., ecc.
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I sopradetti oli servono per diluire i colori sulla tavolozza; consigliamo però di preferire quelli rettificati.
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Una velatura non è perfettamente eseguita se non quando produce sulla pittura l’effetto di una vernice colorata. È sempre meglio di applicare le
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Stendete il vostro disegno sulla tavoletta, sul disegno un foglio di carta trasparente (1), e fissateli bene con quattro puntine.
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Osservazioni sulla natura e rappresentazione dell’acqua.
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Tordi sulla graticola. Gli uccelli dimezzati per lungo, immersi nell’uovo già tramenato con sale, pepe e burro fuso, s’involgono nel pan grattato e
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Costolette all’italiana. Dopo averle salate si cospargono con olio e pepe e poste sulla graticola s’arrostiscono su brage viva.
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stende indi sottilmente sulla pasta spianata; arrotolato poi su sè stesso, lo strucolo si cuoce, tagliato a pezzi e spalmato di burro al disopra, sulla
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si lascia levare in un luogo caldo. Di poi si frullano 6 tuorli, 2 cucchiai di zucchero, un po' di sale e 4 deca di burro fuso, versandolo sulla
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Cialde cotte sulla lamiera.
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lungo, che adagiato sulla lamiera, si spalma a metà cottura coll’uovo. Freddo, lo si taglia a fette sottili, che si ripongono sulla lamiera a biscottare.
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, manipolando l’impasto sulla tavola e formandone dei panetti oblunghi, che posti sulla lamiera si cuociono al forno.
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Sulla stessa tavola sono disegnate quelle specie di pesci di cui il presente manuale tratta del modo di prepararli.
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Si spinge lo spumante oltre un cornetto in retta linea sulla carta in forma di chifel, cospargendoli fittamente con mandorle trite; si scuote la
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Un composto, preparato come il precedente, si passa oltre un cartoccio, formandone a piacere lettere e numeri sulla lamiera unta di cera, lasciandoli
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S’impastano sulla tavola 28 deca di zucchero con raschiatura di limone ed arancio, 35 deca di mandorle trite e la neve di 2 chiare. Nel lavorare l
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Oppure: Si sbattono sulla bragia 14 deca di zucchero e 2 chiare, e mescolatovi 14 deca di nocciuole pestate finissime, si foggiano delle pallottole
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, si versa la massa sulla tavola, tagliandola a pezzetti grossi quanto una noce, formando di questi tanti bastoncelli lunghi un dito e larghi come il
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Per rinfresco si presenta: limonata calda e fredda, senza spicchi d’aranci, bomboni. — Sulla credenza del vino, birra e tè.
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Pasta grattugiata. Si pone la farina (15 deca) sulla tavola da tagliatelle e la si sala un poco. Indi si fa nel mezzo del mucchio una fossetta, in
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Michonnet con dolce violenza riconduce Adriana, le ritoglie lo scialle, e la fa sedere sulla poltroncina che è presso la toilette; là ella scoppia in
L’uscio si apre lentamente; una forma bianca appare sulla soglia; Adriana sorride.
Adriana sopraffatta dal dolore, si lascia cadere sulla poltrona che è presso il tavolino a sinistra.
Mentre Adriana è risalita verso il fondo per chiamare i valletti, la Principessa rimane esitante sulla soglia.
Michonnet si discosta,asciungandosi furtivamente una lagrima; Adriana risale verso gli amici; questi depongono l'astuccio chiuso sulla scrivania.
Adriana, sforzandosi di essere amabile, guarda compiacentemente i regali, indi li passa a Michonnet, che li depone sulla scrivania
Adriana sta per cadere; il Principe e l'Abate l'adagiano sul canapè; ella chiude gli occhi e si abbandona sulla spalliera.