rotti, distaccati, risuonavano sotto i passi: una rovina lenta e continua. - Un giorno o l'altro bisognerà rifare ogni cosa! Chiusa nella sua camera
Pagina 11
risuonava ancora all'orecchio l'accento simpatico e per lui nuovo della sua voce melodiosa. - Non dev'essere delle nostre parti; anche il nome lo dice
Pagina 138
. Per questo, quando ad agosto, dopo che la signora andò in campagna, finalmente essi si maritarono, Salvatore era innamorato di sua moglie ancora più
Pagina 158
fingeva d'essere al buio e se in sua presenza il discorso cadeva su quell'argomento, cominciava a parlar d'altro. Egli pensava sempre all'avvenire, al
Pagina 166
aprivano ancora. - Vengo!.. vengo... - si sentiva la voce della serva. Salvatore salì le scale, barcollando, ed entrò in camera, dove trovò sua moglie levata
Pagina 172
la sua antica proprietà, e non si raccapezzava. - È qui? La casa era sfondata, il tetto e i muri divisorii abbattuti come da un terremoto, ingombrando
Pagina 180
guanti chiari, sospirava di sodisfazione. - Come fa per spendere a questo modo? - domandava il trattore dinanzi alla sua porta, mentre sorvegliava i
Pagina 198
, credendo d'aver frainteso. - Il figlio della baronessa?.. della baronessa Scilò?.. Alzava la testa, cogli occhi sfavillanti di sodisfazione; sua
Pagina 205
Intanto i suoi guai crescevano, egli ricorreva al prestito, cercava di rubare a sua moglie, metteva tutto quello che aveva al lotto, ma Vincenzina
Pagina 214
Don Antonino stava accosto al palazzo del barone Lanzaria, per sorvegliare la sua proprietà - dicevano le male lingue - e vedere se Raffaele, il
Pagina 220
speranza! Chi vuoi che ti paghi? quell'ubbriacone di don Antonino, o quella piagnucolosa di sua moglie? Sarebbe più facile che ti pagasse l'altra poco di
Pagina 238
Vedendo la sua casa ridotta a mal partito, la principessa aveva finalmente deliberato di rifarla da cima a fondo. - Mi occorrono dieci mila lire
Pagina 27
metter senno. - Voi siete un uomo d'oro! A don Gesualdo non pareva vero di far contenta sua moglie con la querela; egli non aveva nessuna voglia
Pagina 63
lavoro, il rispetto a sua madre, la paura dell'occhio del mondo. Anna Laferra lo aveva ridotto in quello stato. - Alfiuccio, bada a quel che fai! - gli
Pagina 83
La Camera di commercio, a sua volta, deliberando o li 3 novembre, fece domanda di una ferrovia da Iyrea-Biella-Borgosesia a Torre Boccione, e, ciò
L'interesse vercellese esige che la Prealpina trionfi sulla sua rivale.
Nel terzo ed ultimo atto il conte di Riverolles la moglie attendono il notaio. Ma questi, non potendo venire, ha spedito in sua vece il suo primo
Pinguet, che è giovane e vanitoso, racconta la sua avventura, senza però entrare in particolari compromettenti.
Teatro Vittorio Emanuele. — La Compagnia equestre Anastasini e Biasini annuncia per questa sera la sua rappresentazione d'addio.
Cairo, 19 (Ag. Stef.). — Il Principe di Napoli incominciò la sua visita alle principali curiosità della città e dintorni.
Banca Nazionale. /@@ Il Consiglio superiore, in sua adunanza di ieri, fissò in L. 43 il dividendo sulle Azioni della Banca pel 2° semestre dell'anno
Sua moglie Francine — Francillon nell'intimità — è una donna nervosa all'eccesso, capricciosa, esaltata e discretamente civettuola; ama
Il conte Luciano di Riverolles, giovane, elegante e ricco, fa parte di ciò che è convenuto qualificare di high-life parigina. Riceve in casa sua una
sua amministrazione, anzi, gli stessi che avrebbero dovuto o potuto esserne i difensori espressero parole di biasimo» .
Cairo, 19 (Ag. Stef.). — Il khedive telegrafò al re Umberto annunciandogli l'arrivo del Principe di Napoli, manifestandogli la sua massima
terza (vicino alle ferrovie Nord) saranno consegnate a misura che l'Autorità militare ne farà, a sua volta, consegna al Municipio.
napoletano, rivolse un saluto a quella larga rappresentanza del lavoro che tanto contribuisce con la sua operosità all'ampliamento di Napoli.
; La seconda quando sarà consegnata la seconda zona e in proporzione della sua estensione; La terza due anni dopo il pagamento della seconda.
Appoggiò la sua asserzione, enunciando una legge biologica, oramai fuori di contestazione, che la progenie dei mostri, così come quella degli
La sua storia è lunga e risale fino al 1860, nel quale anno un gruppo di cittadini cospicui si accordava per chiedere al Municipio la realizzazione
L'egregio comm. Gioda portò seco la più gradita impressione di questa sua visita, e ciò, mentre torna a precipua lode del Municipio, torna pure ad
Francine s'accorge, dopo un momento di riflessione, che s'è. tradita da se stessa o che il suo grido è la confessione della sua innocenza. Il marito
L'egregio funzionario espresso al bibliotecario la sua soddisfazione pel modo veramente celere con cui vengono distribuite in lettura le opere
Vi avrà annunziato il telegrafo che S.B. (leggete Sua Beatitudine) Azarian I, patriarca armeno cattolico, partirà per Roma per portare ai cardinali
il ministro Robilant. Ridiscesa la Commissione o reso conto della sua visita, i dimostranti si posero a gridare: — Alla Consulta! Alla Consulta! e la
Intanto — continua la Giunta — il signor Marsaglia, a garanzia del contratto, depositò al Municipio L. 800,000. La sua Società eseguisce a suo spese
sua approvazione, nella quale si proponeva che, a vece delle linee fino allora richiesto al Governo, ,ne venisse propugnata una nuova di pianta lungo
A questo punto l'ex-sindaco Bellinzaghi pronunziò un discorso importante in appoggio alla Giunta, avocando alla sua amministrazione il merito della
letterati e alla sua Corte vivevano e scrivevano, per tacer d'altri, Volfango Goethe e Federico Schiller, si diede una rappresentazione degli Adelfi, di
con tanto gusto poche ore prima. E ripensando a tutte queste cose, e facendo nella sua testina un piccolo calcolo a mezz'aria, venne finalmente a
Bisogna dunque sapere che, appena usciti fuori di quella foresta, dove stavano di casa Pipì e la sua famigliola, si trovava subito un gran lago
e di grilli, vide a poca distanza un giovanetto seduto a piè d'un albero, che se ne stava tranquillamente fumando la sua pipa. A quella vista, Pipì
due notti, sentì uscire dalla tasca della sua giacca una vocina soffocata, che pareva venisse di sottoterra, la quale disse con tono di piagnisteo: "Ho
domanderete: "In qual modo, dunque, il signor Gigino mostrava questa sua gran passione di farsi credere un giovinotto?" Ve lo dico subito: la sua
appena ne' sei anni, sebbene a occhio ne dimostrasse di più, a causa della sua personcina alta, sottile e veramente aggraziata. La contessa passava molti
nella sua camera, si pose a spazzolarlo e a strigliarlo, come se fosse stato un cavallo. Quel povero cappello in alcuni punti era diventato bianchiccio
ve la racconterò in quattro parole. Bisogna dunque sapere che quando questo bambino fu portato al fonte battesimale, la sua mamma avrebbe gradito
Il suo nome era Tommaso: ma, in casa e fuori di casa, lo chiamavano Masino. Masino aveva tutti i difetti, che può avere un giovinetto della sua età
voleva tornarsene subito a casa sua, dal suo babbo e dalla sua mamma. Lo zio Giandomenico si provò a sconsigliarlo e a farlo restare ancora per qualche
in viaggio, non senti bisogno di mangiar qualche cosa?" A dirla schietta, lo scimmiottino non aveva l'ombra della fame: ma tentato dalla sua gran