il Flandrin e molti altri. Dai primi e dai secondi risultò poi la storica, che finalmente ci dette con Delaroche una terza forma dell’arte francese.
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romanzi storici di Walter Scott commovevano l’Europa e la poesia anch’essa diveniva storica; egli vide che la pittura era per forza trascinata a
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Ma oltre a ciò, v’è da fare ancora un’altra considerazione sull’indole generale di questa pittura storica, di cui egli è il fondatore. In che cosa il
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personaggi; la fedeltà storica, maravigliosa sino negli abiti che l’artista aveva fatti cucire e portare, onde non sembrassero nuovi e portati dal
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tutti i mezzi che l’arte gli offeriva, a rappresentare uomini e cose nella loro realtà storica. Ma questo studio vincolava spesso la sua fantasia
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, storico o no che fosse il soggetto, l’artista era libero da ogni scrupolo di verità storica, e il suo proprio regno era l’ideale in cui la sua fantasia
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le sue eloquenti e fantastiche lezioni di estetica il signor Taine. Libero da ogni altra necessità storica, fuori quella di dare a ciascun personaggio
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La ritirata di Napoleone I nel 1815, è forse il quadro in cui il Meissonnier, superando se stesso, si è innalzato alla vera grandezza storica. La
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. Comunque sia di ciò, la scuola storica del Gallait, il quale aveva riscosso tanti applausi a Londra, non è comparsa nell’Esposizione di Parigi. Due sono i
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portata nella pittura storica o anche nella pittura ideale, si comprenderà meglio la ragione e l’importanza degli sforzi presenti dai risultati che se
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moderna, la scuola storica fra noi; ma i suoi seguaci cercano la cifra della sua arte, e cadono nello chic che è un po’ il difetto della pittura milanese
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scena storica d’uguale importanza, fra quelle dei nostri pittori moderni.
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nuovo, nè di grande importanza storica. Ma lo studio delle varie espressioni di queste tre donne, che ascoltano ed ambiscono l’amore del poeta, sebbene
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Par troppo vi sono uomini i quali sembrano invidiosi della rinomanza storica dell'efesino Erostrato,
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