Nel tempo stesso nostri riparti di bersaglieri eseguivano una ardita incursione di carattere diverso sulle posizioni austriache di Monte Gradiza e
storia
Pagina 250
Va attorno nelle ore stesse del suo collega l’acquavitaio, e su per giù, con lo stesso tono di voce, dice: — Caffè, per un soldo!
storia
cipolle cotte su la bbracia e ppoi pistate, che ffa lo stesso affètto.%4
storia
. Oppuramente fàtevece un bell’impiastro d’erba palatana, che vve farà gguarì’ lo stesso; abbasta che cce lo tienete appricato pe’ ddua o ttre ggiorni e
storia
cucisse l’occhio pe’ ddavero. Oppuramente, abbasta a ffasse toccà’ l’orzarolo da una donna gravida, pe’ gguarì’ lo stesso.
storia
de zùcchero. C’è invece chi in cammio der zùcchero, ce mette l’ojo de mmànnola dorce, che è lo stesso. Quanno ha bbullito, de quélo sciroppétto che
storia
arimasto er nome de Mazzamurèlli che vorebbe a ddì’ lo stesso che vvicolo de li spirili folletti (Gesummaria!) o de li farfarelli che ssìeno.
storia
Monticelli; ma ppe’ mme, co’ lo stesso affetto de le Madonne. Ce stiedi una mmatinata sana a ffissallo; ma er miracolo nun fui degno de vedello.
storia
propria destra, tenendo piegati uno o più diti, e nell’annunziare allo stesso tempo il numero di quelli che (fra la destra dell’uno e dell’altro
storia
, lo stesso come s’aùsa p’er Natale e p’er Capodanno. Ma da quarche ttempo a ’sta parte, piano piano, ’st’usanza che qui pare che sse ne voji annà
storia
al lécco. Gli altri giocatori, l’uno dopo l’altro, lanciano la loro, sempre con lo stesso scopo; e chi si avvicina di più al lécco vince. Questo
storia
il pegno. Quando la mamma vede che non può trarre in fallo un giocatore, passa avanti e fa lo stesso con un altro, anche, se lo crede, cambiando
storia
sprennore e s’intese dì: "Va a ttar posto e indove troverai che ccià ffioccato, facce fabbricà una cchiesa". E vvarda combinazione! Lo stesso insogno
storia
’na poveretta che cce se veste pe’ llei pe’ tutt’er tempo der vóto, e l’invotizzione vale lo stesso perchè è vvarsa a ffa’ ffa’ un atto de carità.
storia
stesso e ricominciare il giuoco. Così lo descrive il Belli in una nota de’ suoi Sonetti romaneschi.
storia
sei, o tre, o dieci; il numero delle dita alzate) Nun penavi tanto: Mazza-bbubbù, Quante corna stanno quassù?". E lo stesso compagno, o un altro
storia
aspirano la semmola sternutando maledettamente. Lo stesso giuoco, ora caduto affatto in disuso, si fa anche indicando semplicemente il mucchio sotto il
storia
pija subbito un pizzico de quello stesso sale che ss’è sversato e uno se lo bbutta de dietro a le spalle. Quanno disgrazziatamente comparisce in cielo
storia
Veramente li romaneschi lo chiameno Scannabbécchi: ma è llo stesso. Guasi da piede a la salita de Montecavallo, a ddritta de cchi la scénne, prima de
storia
tempo questi documenti intimi della psicologia di un popolo. * * * Molti di questi stessi rimedi furono consigliati a me stesso da alcune vecchie commari
storia
lo spinge a maggior distanza, o chi con meno colpi gli fa percorrere un determinato numero di lunghezze che si misurano con lo stesso bastone, è
storia
funicella chiamata sparacina, che, sfilandosi dalla mano del giocatore serve a far roteare lo strumento stesso. Questa funicella ha un’estremità a guisa di
storia
ggiocatore; come ppuro nun è permesso de dà’ dda bbeve a ggente fôra der giôco, er vino der giôco stesso; chi lo facesse commetterebbe un’amancanza forte e
storia
ricominciare daccapo. Il Belli, senza dare il titolo di questo stesso giuoco, così lo descrive: "Fra gli altri sollazzi puerili, usa in Roma il seguente
storia
particolarmente i romani, hanno delle cantilene che presso a poco sono dello stesso carattere delle voci spagnuole. Si direbbe — egli osserva — che l
storia